Capitolo 11

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JUNGKOOK POV


Corsi come un pazzo per minuti in cerca della stanza numero 88 al secondo piano. Sentivo il cuore pesante, mi sentivo schiacciato, mi sentivo in colpa. 

Mi veniva da piangere, perchè avevo rovinato tutto anche con lei? Non sapevo perchè ma ci tenevo che per una volta qualcuno mi amasse davvero. A lei piacevo per com'ero? Per colpa mia forse non l'avrei mai saputo.

"Lisa, apri." sussurrai battendo sulla porta. Guardai dentro lo spioncino e incontrai un' occhietto arrossato dal pianto.  "Lisa fammi entrare." Lei chiuse lo sportellino dello spioncino e se ne andò in lacrime singhiozzando.  

Passai i minuti seduto a terra cercando un modo per parlare a Lisa finchè non vidi una figura scendere le scale.


JENNIE POV

Jungkook era sull' orlo delle lacrime seduto davanti alla porta dell' appartamento mio e di Lisa, sussurrava di tanto in tanto delle parole alla porta come: "Voglio dirti come stanno davvero le cose, fammi entrare." "voglio solo sentire la tua voce che dice che non è successo niente". 

"Jeon?" chiesi e il ragazzo si girò.

"Jennie, è importante, mi dai le chiavi di casa tua?" chiese Jungkook con le mani giunte e gli occhi arrossati. "Certo Kookie." risposi addolcita passandogli il mazzo di chiavi. Lui mi regalò un radioso sorriso. Lo osservai ancora un po' dalle scale, ora ne avevo la prova, forse lui non lo sapeva ancora ma si vedeva da un chilometro che il suo amore per Lisa era vero.

Tutta la gelosia accumulata nei mesi si sciolse come neve al sole, perchè dovevo essere gelosa di loro? Lisa era pazza di lui e Jungkook non era di meno, era giusto così.

Il mio pensiero andò a Tae, al mio TaeTae, io lo amavo ancora, lui? Forse mi amava troppo, o forse ero io... pensato questo scesi le scale e mi rifugiai nell' appartamento di Namjoon, c'era bisogno di una bella sessione di psicologia.


LISA POV

sentii scricchiolare la porta e spaventata mi avvicinata. Jungkook era appoggiato al cornicione della porta e appena mi trovai davanti a lui corse verso di me per abbracciarmi. 

"Stammi lontano." dissi freddamente cercando di levarmi quel cucciolo di dosso ma non ne voleva sapere, mi stringeva forte le braccia al collo e quasi sentivo il suo cuore pieno di ansia battere. 

"Ti ho detto di andartene!" urlai scaraventandolo più lontano che potevo. Vidi a rallentatore la scena e Jungkook che cadeva in ginocchio per terra. Il suo labbro inferiore tremava e aveva gli occhi arrossati. "N-no." sussurrò tirandosi su e abbracciandomi di nuovo, delicatamente questa volta, avrei potuto allontanarlo con un soffio ma tutto d'un tratto non lo volevo più mandare via.

"Ora ti devo spiegare come stanno le cose." disse il ragazzo sciogliendo la stretta e accucciandosi sul divano accanto a me. "Quello era solo l'inizio, quando ero stupido e usavo tutti per i miei scopi. Lisa sono cambiato grazie a te, non mi lasciare da solo, so che ti ho fatta soffrire ma non succederà più, torniamo indietro, all' inizio. A me piaci davvero."

Mi guardò negli occhi intensamente e posò le labbra sulle mie.


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