"Eccovi, finalmente!!!" li apostrofò Augustin.
"Caro... sii paziente!!" lo ammonì Margherite che sentì il proprio cuore accelerare i battiti quando li vide arrivare così uniti ed innamorati.
Augustin attese che si sedettero per riprendere da dove si era interrotto.
"Bene. Ora che ci siamo tutti ho il piacere ed il dovere di dire qualche parola in qualità di padre della futura sposa.." si schiarì appena la voce e proseguì.
"Cercherò di essere breve per non annoiarvi troppo. Tempo fa credevo la mia vita finita... e credo di parlare anche per te cara..." disse volgendo il viso verso Margherite la quale annuì con gli occhi lucidi.
"... e per te cara Nanny..."
Anche la donna era visibilmente commossa ed allungò una mano a cercare quella del nipote.
"Eravamo convinti di dover trovare delle tombe sulle quali piangere e mai, e sottolineò il mai, avrei pensato di ritrovarmi qui, un giorno, a brindare alle vostre nozze ed ad augurarvi un gioioso e sereno futuro assieme."
Alzò il calice di vino verso di loro invitando gli altri a fare altrettanto.
"Siate felici figli miei e tu, Oscar, se puoi, perdonami..."
Incredibile. Quell'uomo così burbero, abituato a farsi comandare ed a non accettare compromessi sulle proprie decisioni, stava facendo ammenda.
Lei percepì le sue emozioni e, condividendole, si alzò in piedi voltandosi verso di lui.
"E per cosa!? Per avermi resa la persona che sono!? Libera di esprimere le mie opinioni!? Oppure per avermi permesso di rincorrere i miei ideali senza vergognarmene!? Forse credete di avermi fatto un torto crescendomi come un uomo ma in realtà mi avete fatto un favore... E se nella mia educazione è mancata, diciamo, quella piccola sfumatura legata alla mia femminilità... beh... c'è sempre il tempo di recuperare, che dite!??" e con un gesto abbastanza esaustivo indicò se stessa.
"Oh figlia mia. Non credo in queste parole perché, per me, non è così ma sappi che sentirle dalla tua voce sono un balsamo per le ferite del mio vecchio e duro cuore!" le disse portandosi una mano al petto.
L'azzurro dei suoi occhi brillò di emozione mentre l'attirò verso di sé e la strinse tra le sue braccia. Un applauso esplose attorno a loro a ricordare l'affetto che univa gli uni agli altri.
Augustin alzò appena il viso dalla nuvola di capelli biondi in cui era sprofondato ed incrociò lo sguardo di André.
"Vieni qui anche tu... birbante che non sei altro!!" lo avvolse nel loro abbraccio.
"Birbante!? Io signore!? E perché mai!?" chiese lui con aria innocente.
"Hai atteso vent'anni ma ti sei accaparrato il mio bene più prezioso!!!" gli disse con tono di falso rimprovero anche se André capì benissimo a cos'altro alludesse in realtà!
D'altronde se anch'io mi fossi ritrovato nei suoi panni e avessi sorpreso mia figlia in <certi> atteggiamenti... beh non l'avrei presa proprio bene!!!
"Senza nulla togliere a voi tutte, figlie mie!!! Sappiate che ognuna di voi occupa un posto speciale nel mio cuore..."
"... ma Oscar occupa quello più grande!!! Ah, ah, ah!!! Ma non preoccupatevi padre. Nessuno ve ne vuole a male... Dopotutto con tutto quello che ha dovuto subire nostra sorella per la vostra ossessione di avere a tutti i costi un erede maschio beh... Direi che si merita questo e il di più!!!" esordì Josephine.
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La rosa ed il lillà 2
FanfictionSequel de 'La rosa ed il lillà', la grande storia d'amore di Oscar ed Andrè