UNA NOTTE MERAVIGLIOSA

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Sorseggiarono la bevanda guardandosi negli occhi, lasciando che i propri sentimenti parlassero senza parole.

Appena riposero le tazze, André si alzò e invitò lei a seguirlo.

"Ora questo non serve più..." le disse, riferendosi all'abito, con voce calda e talmente bassa da farla rabbrividire.

Armeggiò con i lacci del corpetto del vestito e della gonna aiutandola a toglierseli. Oscar rimase solo con la biancheria intima ed il sottogonna e mentre si sfilò anche quello lui si tolse la giacca e l'appoggiò sulla poltrona lì accanto.

"Sei... bellissima!"

Lei gli sorrise appena, completamente soggiogata al suo fascino.

André riprese ad armeggiare con i nastri che trattenevano il corsetto e quando anche l'ultimo incrocio fu sciolto Oscar lo trattenne sul davanti.

"Lascialo cadere a terra..." le sussurrò alitandole sulla spalla e non appena lei esaudì la sua richiesta le riempì la schiena di piccoli baci.

Rimanendo dietro a lei lasciò scorrere le sue dita sotto l'elastico delle culottes e sciolse i laccetti che trattenevano le calze di seta.

Fece scivolare gli indumenti lungo le lunghe e bellissime gambe lasciandola completamente nuda.

Lei non poté vedere l'espressione del suo viso e se ne rallegrò perché, nonostante non fosse il primo momento di intimità tra di loro, si sentì in imbarazzo.

André indugiò con lo sguardo sui suoi glutei alti e sodi per poi abbassarsi a sfiorarne la pelle morbida e profumata con la bocca.

Lei sussultò mentre tutto il suo corpo reagiva al calore delle sue labbra.

"Girati!" le disse con tono deciso e lei ubbidì senza recriminare come se, per una volta, non le costasse fatica obbedire anziché comandare.

Era consapevole che il suo corpo era tutto tranne che bello ma l'ammirazione che lesse nello sguardo di lui la lasciò senza fiato. La timidezza prese nuovamente il sopravvento e cercò di coprirsi con le mani.

"Non farlo mai... di fronte a te hai l'uomo che ami, il tuo sposo... Non ci saranno mai segreti o pudori tra di noi..."

"Amore... è tutto così... strano per me. La mia femminilità è un qualcosa che ancora non so come affrontare..." ammise lei abbassando lo sguardo.

"Sono qui io... a guidarti, ad insegnarti... E penso già di avere la soluzione..."

Lei lo guardò interrogativa per poi scoppiare letteralmente a ridere alla sua risposta.

"Ci vuole tanto allenamento... E direi di iniziare da subito!!!"

La catturò tra le sue braccia mordicchiandole la spalla.

"D'accordo... Ma l'allenamento è pur sempre un duello... vediamo chi lo vince!!" lo sfidò lei.

Tesoro la tua audacia è già una vittoria! pensò mentre la sua Oscar armeggiava con i bottoni della camicia.

Lui si lasciò fare beandosi del calore delle sue mani sulla pelle.

Gli accarezzò la pelle tesa degli addominali e seguì il contorno dei muscoli del ventre fermandosi appena sopra il rigonfiamento della stoffa dei pantaloni.

"Aspetta solo te amore mio!" la incoraggiò.

E con dita un poco tremanti ed impacciate lo liberò in una volta sola dell'ingombro della biancheria.

Si ritrovarono nudi uno di fronte all'altra e questa volta fu Oscar a bearsi della vista del corpo statuario del suo sposo. Indugiò con lo sguardo sul suo membro che era teso e violaceo per il desiderio e sentì la sua intimità bagnarsi sempre più di lava incandescente.

La rosa ed il lillà 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora