Non potendo bussare, dato che le sue mani erano occupate dal vassoio, alzò il tono della voce.
"Oscar... sono io. Ti ho portato le medicine..."
La porta si aprì e la visione celestiale che si presentò al suo occhio accelerò i battiti del suo cuore.
Quasi non si accorse di Rosalie che, ridacchiando, augurò loro la buonanotte e sgattaiolò fuori dalla stanza.
Oscar era seduta sulla poltroncina accanto al camino. Il bagliore del fuoco scoppiettante si rifletteva sulla sua chioma, regalandole riflessi dorati.
Era avvolta in una camicia da notte di seta bianca che le arrivava ai piedi. Il morbido tessuto le accarezzava le forme evidenziando la sua magrezza, un candido scialle le copriva le spalle. Le mani erano morbidamente abbandonate in grembo, sull'anulare della mano sinistra brillava la sottile conchiglia che le aveva donato a testimonianza del suo impegno d'amore.
André deglutì la saliva che gli si era bloccata in gola: era la prima volta che la vedeva con vesti femminili. Fatta eccezione per quella volta che si era vestita da donna per il conte di Fersen.
Ma quella era una storia che apparteneva ad un'altra vita che preferì non ricordare.
"André non stare lì impalato. Vieni a sederti qui accanto a me." Gli rivolse uno sguardo carico d'amore che lui ricambiò con un gran sorriso.
"Ti ho portato l'infuso..."
A quelle parole storse il naso ma riacquistò subito un'espressione gioiosa quando intuì cos'altro c'era sul vassoio.
"Mmmh però sento anche un delizioso profumino! E' quello che penso!?"
"Cioccolata per soddisfare la tua golosità. Ed un fiore per venerare la tua bellezza. Ed infine l'infuso per curare i tuoi polmoni..."
"Come rovinare tutta la tua poesia!!!" rise lei mentre prendeva la tazza dalle sue mani. Le dita si sfiorarono e un brivido scosse entrambi.
Non parlarono. I loro occhi lo fecero per loro... Amore, complicità ed attesa.
Appena finì di trangugiare l'infuso si lasciò del tempo per riprendere fiato dai colpi di tosse che inevitabilmente avevano scosso il suo petto.
"Un po' di cioccolata?" la invitò lui.
"Solo se la dividi con me!!"gli sorrise
Prese il vassoio e lo appoggiò a terra. Si alzò dalla poltroncina che aveva trascinato poco prima al fianco di lei, le tolse la tazza vuota dalle mani e la invitò ad alzarsi. La strinse forte tra le sue braccia e la trascinò giù con lui sul tappeto.
La fece accomodare tra le sue gambe offrendole sostegno col suo torace. Allungò la mano verso il vassoio e afferrò la tazza con la cioccolata. Soffiò per raffreddarla e gliela offrì.
"Come ai vecchi tempi, ricordi!?" gli sussurrò lui all'orecchio.
"Si... ma allora eravamo solo... amici. E' così deliziosa. Addirittura più buona di come la ricordavo. O forse sei tu a renderla così..."
Lui affondò il viso tra i suoi capelli e ne aspirò il suo profumo.
"Sei così... buona! Ti mangerei tutta!" e le mordicchiò l'orecchio.
"Ehi!! Ti ho offerto di condividere la cioccolata... non me!" rise ma all'improvviso si fece seria.
"André..."

STAI LEGGENDO
La rosa ed il lillà 2
Fiksi PenggemarSequel de 'La rosa ed il lillà', la grande storia d'amore di Oscar ed Andrè