LA VITA A VILLA JARJAYES

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I mesi si susseguirono rapidi uno dopo l'altro.

Il progetto della scuderia aveva preso piede ed i primi profitti riempirono il cuore di tutti di gioia e soddisfazione.

A questo si aggiunse una lieta notizia. Rosalie scoprì di aspettare un bambino e tempo dopo diede alla luce un bellissimo maschietto che chiamarono François in onore di Oscar alla quale chiesero di essere la madrina.

Lei ne fu felice anche se ad André non sfuggì quel velo di malinconia che attraversò il suo azzurro quando prese in braccio la creatura per la prima volta.

Robert aveva confermato loro che Oscar era definitivamente guarita dalla tisi mentre non espresse alcuna certezza in merito alla possibilità di poter diventare madre. Nessuno poteva saperlo le ribadì ma Oscar era sempre più convinta che Luigi Carlo e Maria Teresa sarebbero rimasti i loro soli ed unici figli.

D'altronde lei ed André tutte le notti e a volte anche in pieno giorno vivevano momenti di amore intensi e travolgenti senza prendere alcuna precauzione ed ormai era trascorso più di un anno dall'ultima volta che aveva avuto le sue perdite mensili.

André era un uomo eccezionale: non le aveva mai fatto pesare tale situazione ed anzi faceva il possibile per alleviarle quei momenti di tristezza che inevitabilmente si presentavano.

I genitori di Oscar erano rientrati a palazzo Jarjeyes così come le sue sorelle presso le loro case ma non mancarono occasioni per ritrovarsi nuovamente tutti assieme.

Non ci fu un Natale o un compleanno che non trasformasse la casa in Normandia in un punto di ritrovo e di caotica baraonda.

Ed un occasione estremamente speciale fu l'ottavo compleanno di Luigi Carlo. In quel mese di ottobre si festeggiò anche la ripresa dei rapporti commerciali coi Paesi Bassi e con la Spagna che avevano subito una pesante battuta d'arresto in seguito all'instabile situazione politica della Francia dopo la Rivoluzione Francese.

Alain e Gerard erano appena rientrati dopo diverso tempo trascorso in Inghilterra a mercanteggiare sull'acquisto delle materie prime e Rosalie annunciò l'arrivo di un fratellino o una sorellina per François, che aveva compiuto da poco tre anni.

L'aveva comunicato a tavola durante il pranzo domenicale dove erano soliti riunirsi tutti. Ovviamente la notizia era stata accolta con esclamazioni di gioia e solo André colse nello sguardo della sua sposa quel velo di malinconia che oscurava ogni volta il suo splendido azzurro.

Ma lei come sempre non lo diede a vedere ed alzò il suo bicchiere per brindare alla lieta notizia.

Nessuno aveva mai osato chiedere nulla al riguardo forse perché tutti avevano compreso che quella malattia che con tanta forza e tenacia aveva debellato l'aveva menomata nella parte più intima della sua femminilità.

Solo una volta Alain si era permesso un'allusione al riguardo di diventare zio ma lo sguardo freddo e determinato di André lo aveva fatto desistere da ogni ulteriore commento.

"Oscar... vieni..." le sussurrò all'orecchio André con aria sospetta.

"Ma... Non vuoi mangiare la torta?"

"No... Ho voglia di un altro tipo di dolce!" le disse con tono di voce basso e suadente cercando di non farsi sentire dagli altri.

"André sei tremendo!! Ah, ah!!" gli rispose sussurrando grata al suo uomo che le permise con una scusa di lasciare quella confusione.

Adorava la sua famiglia e gli amici che ormai erano diventati parte di essa ma la baraonda che ne conseguiva a volte mal la sopportava.

E quel pranzo era uno di quei momenti. Inoltre negli ultimi giorni non aveva proprio appetito e ad ogni pasto ringraziava il suo André che faceva sparire nel suo piatto tutto quello che lei avanzava nel suo.

La rosa ed il lillà 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora