Era così intento a correggere i movimenti del bambino che quando, all'improvviso, la voce della sua Oscar riecheggiò nella stanza sussultò.
"Luigi Carlo è ora di fare una pausa. André prendi!" gli disse lanciandogli al volo una spada.
Lui fu pronto di riflessi e l'afferrò al volo guardandola visibilmente sorpreso.
"Ehi... cosa pensi di fare!?"
"Direi che è passato fin troppo tempo... Muoio dalla voglia di misurarmi con te... come una volta...!"
"Ma... Oscar... Lassonne non mi sembra ti abbia dato il permesso di..." cercò di obiettare.
"Lassonne! Lassonne! Che ne sa lui di come mi sento io!? Non tossisco quasi più e mi sento bene. Anche lui è convinto che manchi davvero poco alla mia guarigione... E poi che male mi può fare sgranchirmi un poco le gambe!?" asserì lei sguainando la spada.
André rise divertito e si arrese di fronte alla cocciutaggine della sua Oscar.
"D'accordo... ma se ti senti troppo affannata o sentì dolore a respirare..."
"Su, dai, poche scuse. E poi ti ricordo che tutte le notti mi sottoponi ad un duro allenamento!!!"
"Oscar! Non ti facevo così spudorata!!! Ah, ah, ah!!!"
"Poche chiacchiere soldato Grandier!! In guardia..."
Luigi Carlo non capì molto delle loro parole ma l'eccitazione per quello che stava accadendo era tale che, per una volta, preferì non fare domande.
Le lame si incrociarono, si studiarono, pungolarono appena per capire il ritmo dell'avversario.
Poi, all'improvviso, tutto cambiò.
La tensione crebbe mentre i loro corpi reagirono in modo diverso a quel duello improvvisato.
Oscar spingeva sul suo avversario, stuzzicava ed affondava; André non le permetteva di oltrepassare la sua soglia di guardia limitandosi però, unicamente, a parare le sue stoccate.
"André!!! Non stai combattendo... Sei sulla difensiva!!" lo spronò lei col fiato corto e la pelle madida di sudore.
"Ti ricordo che il nostro è un semplice allenamento..." ribatté lui scartando all'improvviso sul lato per evitare un affondo di Oscar.
Si guardarono a lungo mentre lei, con un rapido movimento del polso, riuscì a disarmarlo spingendolo con la schiena al muro.
Luigi Carlo era estasiato e battendo le manine per la gioia di quello spettacolo inaspettato si avvicinò a loro.
"Aspetta tesoro... Torna a sederti... La sfida non è finita, vero André!??"
Oscar lo fissò maliziosa mentre con la punta della sua spada infilò l'elsa di quella di lui.
"Co... cosa intendi!?"
"Che il vero duello inizia ora!! Non puoi tirarti indietro..." poi, abbassando il tono della voce per non farsi udire dal bambino, aggiunse:
"... a meno che non vuoi rinunciare ai nostri allenamenti... notturni!!!"
Lui strabuzzò l'occhio, sorpreso a quelle parole.
"Ah, ah!! Quindi usi le tue armi femminili per ricattarmi?"
"Se è l'unico modo per convincerti a batterti con me sul serio, sì!!"
"Ah, è dunque così che la metti!? E va bene, mia dolce e astuta sposa!!!" le disse mentre con un movimento rapido si rimpossessò della sua spada.
"In guardia!!" lo sfidò lei ridendo.
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La rosa ed il lillà 2
FanfictionSequel de 'La rosa ed il lillà', la grande storia d'amore di Oscar ed Andrè