Questo è fatto. Anche questo possiamo toglierlo. E anche questo via.
Ho deciso di affrontare il prossimo punto. Anche se devo ammettere non è tutta farina del mio sacco ma è scaturito quando Fergus mi ha pungolato sul fatto che, anziché stare su una brandina in un ripostiglio a piangermi addosso e sfogarmi con lui, sarei dovuto uscire a cercare lei e cercare soprattutto alleati, se possibile della mia età.
Ho pensato di tenere questo punto nel mezzo nella mia lista di buoni propositi. Come prendere la rincorsa verso qualcosa che per me risulta particolarmente difficile.
È capitato spesso e probabilmente capiterà anche in futuro. Perché se in passato farmi dei nuovi amici è stato facile vista soprattutto la ristretta cerchia di figli di papà che potevo frequentare a New York, qui mi si schiudono ampie possibilità velocemente annullate dalla mia, neppure troppo inconscia, mancanza di fiducia nel prossimo.
Tutto ciò fa sì che si inneschi un meccanismo fatto di timore, di paura, le parole sbagliate al momento sbagliato e tutto ciò mi costringe ad essere qualcuno che non sono, a farmi apprezzare per una persona che non esiste e quindi, in definitiva, ad affondare un'amicizia prima che nasca.
Mi ripeto che l'ho sempre saputo che è un qualcosa su cui avrei dovuto lavorare già da parecchio tempo. Ma questo nuovo corso, se da una parte mi aiuta a guardare con ottimismo a dove sono arrivato, non cancella certo ciò sono stato finora è che sono sempre stato. E odio ammetterlo ma molta della fama che mi sono guadagnato con i miei atteggiamenti era semplicemente figlia della paura che avevo di espormi, del timore di rendermi anche ridicolo ma, semplicemente, più umano di quanto sia mai stato. Per questo il "Bad Boy" è un archetipo che mi hanno cucito addosso più di una volta e senza la mia approvazione.
Sono seduto all'ombra del solito albero. Sulle mie ginocchia un foglio. Vari punti su cui lavorare, obiettivi da raggiungere. I primi tre già spuntati.
Lasciarsi andare , cambiare casa, rompere con il passato. Tutti e tre riconducibili ad un solo e unico proposito positivo.
Piccoli passi, tessere di un puzzle molto più ampio che si va componendo e di cui inizio a comprendere nel nome: vita.
Mi perdono dicendomi che nessuno e mai nato già sapendo, che le ampie falcate sono per chi non ha paura di cadere ma che poi, in definitiva, accade prima o dopo.
Ricalco con la penna il numero 4.
Mi accorgo di aver scarabocchiato lungo tutto il bordo del foglio dove le lettere non arrivano. C'è una moto stilizzata, una casa, qualcosa che dovrebbe sembrare una pinta di birra.
Cristo, non sono mai stato bravo a disegnare anzi decisamente pessimo!
Quello che mi colpisce, però, è la quantità di W sparse quella. Alcune dritte, altre capovolte, altre sovrapposte.
Continuo a fissare tra di esse il numero 4.
"Farsi nuovi amici".
Mi guardo attorno chiedendomi quanto mai può essere complesso immerso in questo formicaio di persone, mai tranquillo, mai sopito del tutto. Tutti però persi nei propri libri, nei propri pensieri e nelle proprie emozioni. Mi chiedo se ci sia qualche sfigato che stia facendo i miei stessi pensieri, che sia in cerca di un amico, di qualcuno con cui parlare di una ragazza sconosciuta, che scrive lettere in un osservatorio astronomico, che bacia al buio e che si fa chiamare con una sola lettera.
D'improvviso mi rendo conto di quanto tutto questo sia pazzesco e divertente al tempo stesso. Se me lo raccontassero non ci crederei, mi dico cercando di mettermi nei panni dell'amico che non ho.
Gruppetti, più o meno folti, si raggruppano nel prato attorno a me. Qualche cenno nella mia direzione di qualche confratello non proprio d'accordo con la decisione di cacciarmi dalla Gamma Lambda ma che, quando c'era da agire, non ha fatto niente.
La disperazione e la volontà di cambiare non possono però certo farmi dimenticare quel poco di dignità e di orgoglio che mi è rimasto. Anche se questa situazione è solamente la quintessenza della terra bruciata che sono riuscito a farmi attorno in questi mesi.
Con la nuca colpisco la corteccia del tronco su cui mi appoggio maledicendomi per non aver salvato neppure un piccolo briciolo di rapporto umano.
<< Numero 4, sarà difficile spuntarti! >>
Piego il foglio sperando di poter andare avanti con la mia lista, cercando quantomeno di non lasciare indietro troppi punti incompiuti. La numero 5 è tornare a frequentare le lezioni.
Mi alzo in piedi nel momento in cui qualcuno alla mia destra esclama il mio nome.
<< Aiden! Aiden! >>
<< Francesca? >>
Si avvicina trottando allegramente verso di me accompagnata da un ragazzo dal fisico asciutto e dai capelli lunghi.
<< Ciao Aiden! Come stai? >>
L'espressione sul mio viso accigliato e sorpreso deve valere più di una risposta.
<< Ho saputo quello che è successo qualche settimana fa. Ho voluto lasciarti del tempo per riprenderti prima di chiederti come stessi. >>
Riavvolgo il nastro di tutto ciò che è successo a partire dal nostro incontro decisamente piacevole fino a quel vortice sempre più stretto e sempre più rapido, a tutta quella forza centrifuga che ci ha fatto allontanare e scagliato in direzioni opposte. Ora le rapide sono terminate e, nonostante il mio orgoglio e la lista mi impongano nuove amicizie, mi chiedo se il passato siano fondamenta solide su cui ricostruire ciò che in questi anni ho distrutto.
<< Però ti vedo bene... ti vedo diverso. Sappi che noi non abbiamo mai creduto alle voci. >>
<< Noi? >> chiedo spostando il mio sguardo su un ragazzo alla sua destra e un passo dietro di lei.
<< Cielo perdonami! Lui è il mio amico Karl! Stavamo proprio parlando di ciò che è successo e di quanto le persone parlino tanto e pensino poco. >>
Il ragazzo si avvicina a me con un ampia falcata, un sorriso incredibilmente ampio che quasi avvolge l'intero ovale, o almeno così a me appare.
Agita i suoi lunghi capelli, scomponendosi e dando l'impressione di un ragazzo spontaneo e semplice.
Esattamente il mio opposto.
<< Molto piacere! Fran mi ha parlato molto di te ed ero curioso di conoscerti! >>
<< Piacere mio Karl e grazie di non aver creduto a ciò che avete sentito! >>
<< Figurati, so benissimo quanto può essere stronza la gente e quanto è difficile farsi degli amici in questo posto! >>
Ripensandoci forse proposito numero 4 non sarà così difficile da spuntare.© Giulio Cerruti (The_last_romantic)
Angolo dell'autore:
Lasciate anche solo una stella per coronare i miei sforzi o, se vi va, commentate consigliandomi costruttivamente come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!
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Confessioni Di Un Badboy | Completa | Prima stesura
Teen FictionL'aria è fresca qui in California. Mi guardo attorno senza riconoscere nulla. Dio, com'è bello! Niente New York, niente famiglia, niente passato, qualche segreto. Cazzo. Mi siedo sul cofano e accendo una sigaretta. Solo lei, una macchina e i miei...