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Essere un dio nell'antica Grecia era veramente fantastico, la maggior parte del tempo stavi nella tua residenza sull'olimpo con una modesta schiera di servitori a bere vino e a mangiare prelibatezze

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Essere un dio nell'antica Grecia era veramente fantastico, la maggior parte del tempo stavi nella tua residenza sull'olimpo con una modesta schiera di servitori a bere vino e a mangiare prelibatezze.

Essere un dio la maggior parte del tempo è noioso.

Nessuna occupazione stimolante.

Nessuna famiglia da sfamare ne un lavoro in cui spaccarsi la schiena.

E se un dio era annoiato faceva una sola cosa: dare noia ai umani.

Non c'erano regole su cosa fare o meno, potevi uccidere, andare a letto con le loro donne,essere egoista o crudele senza dover rendere conto a nessuno.

L'unica regola era di non innamorarsi di un umano.

Un dio non sa cos'è l'amore. Possono essere tante cose come: passionali, lussuriosi o tante volte anche sadici ma amarsi tra di loro è tutta un'altra faccenda.

L'amore era una cosa prettamente mortale, una leggenda urbana in un posto mistico come l'Olimpo.

Era una regola non scritta. Tutti sapevano fino a dove spingersi quando si trattava di umani.

Quando c'erano dei sentimenti profondi come l'amore la situazione volente o non si complicava, nascevano invidie e cattiverie e spesso finivano in tragedia.

Era divertente usarli come marionette, fargli litigare tra di loro, istigarli a tradire il proprio compagno, esasperali fino al limite del possibile.

Ucciderli se si aveva voglia.

Quando si parla di divinità Ares il dio della guerra non era certo uno dei più amati, spesso i suoi santuari e templi stavano abbandonati per mesi, frequentati solo dai fanatici di guerra e soldati in cerca di gloria.

Era la divinità meno socievole di tutto l'Olimpo.

Non partecipava mai ai banchetti organizzati da Zeus ogni cambio di stagione, le rare volte in cui partecipava, lo faceva solo col intento di rovinare la festa alle altre divinità.

Si presentava sporco di sangue o con il corpo di qualche vittima in battaglia, facendo azioni come: lasciare la testa mozzata cadere sul tavolo del proprio genitore, provocando il disgusto dei presenti e l'ira di suo padre.

Effettivamente far perdere le staffe al genitore era il suo hobby preferito.

Suo padre faceva discorsi su discorsi su come dovevano essere trattati bene gli umani, avere rispetto ed misericordia verso chi gli venera, e altre stronzate quando lui stesso seduceva col inganno le loro donne o portava alla morte i loro eroi.

Per Ares suo padre era un gran ipocrita.

Non si era mai interessato a lui fin da quando era nato, definendolo fin da subito un essere crudele e sanguinario, non degno di essere suo figlio.

War God // Kim TaehyungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora