Rea era gelosa.
Non lo aveva sperimentato spesso come sentimento, visto che non aveva avuto nella sua vita tutti questi uomini. Lo aveva provato rare volte nel mondo dei mortali, quando andava al mercato la mattina con suo marito e le donne del villaggio fissavano l'uomo con fin troppa insistenza con la speranza che andasse a trovarle la sera.
Il sentimento leggero che aveva provato a quei tempi non aveva nulla a che fare con la gelosia bruciante che provava adesso.
Ares era tornato dopo due settimane dal suo viaggio, completamente disinteressato dell'ansia e preoccupazione della mora, che non l'aveva lasciata un singolo dal momento in cui l'uomo era stato via, una volta tornato, l'uomo aveva ripreso le sue attività senza prestare grande attenzione alla mortale.
la sera stessa la divinità aveva dato un banchetto per il suo ritorno, con invitati che la piccola mortale non conosceva nemmeno e persone che non erano interessate alla sua presenza, ma la tolleravano solo perché tutti erano convinti che fosse incinta di un bambino in realtà inesistente. Quindi per Rea non fu affatto difficile farsi consolare dalla bottiglia di vino che aveva vicino al tavolo, sicura che comunque nessuno avrebbe fatto caso a lei, mentre guardava le donne che erano sedute sul grembo della divinità della guerra.
Erano tutte così devote ad assisterlo.
Alcune gli massaggiavano le spalle mentre altre si appoggiavano al petto su cui la mortale stessa si era accoccolata innumerevoli volte. Vederlo con i propri occhi fu un forte impatto, soprattutto dopo un po' di tempo in cui l'alcol aveva cominciato a fare effetto. La vista era offuscata e la musica la sentiva spesso ovattata o non la sentiva affatto. Per una non bevitrice come lei, dopo sono mezza bottiglia era già ubriaca.
Non si fece tanti problemi ad alzarsi dal tavolo a cui era seduta ad ignorare ogni servo che la guardava preoccupato, mentre oscillava tra i corridori della grande residenza e a uscire all'esterno in cerca di aria fresca.
La divinità trovó Rea all'esterno completamente in stato di ebbrezza a cavalcioni del destriero dell'uomo, con il busto piegato in avanti e le braccia intorno al collo del cavallo. Sembrava in una conversazione fitta col cavallo, che pascolava tranquillo nel recinto ogni tanto nitriva infastidito per odore del vino proveniente dalla mortale. La prima cosa che pensò l'uomo che la sua donna fosse completamente impazzita. Cercò di mantenere la calma e di non spaventarla ulteriormente.
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War God // Kim Taehyung
FanfictionAres, il detestabile dio della guerra si tramuta in umano per sedurre una ragazza che l'ha completamente stregato con la sua bellezza. Il problema sorge quando scopre che la ragazza è l'unica atea di tutta la Grecia, e quindi non solo non crede nell...