|16|

55 8 0
                                    

Ares guardava il suo piccolo diavolo che li dormiva placidamente addosso senza il minimo rimorso o pentimento, si era subito addormentata dopo l'amplesso usandolo spudoratamente come cuscino, come spesso faceva quando erano nel mondo mortale

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Ares guardava il suo piccolo diavolo che li dormiva placidamente addosso senza il minimo rimorso o pentimento, si era subito addormentata dopo l'amplesso usandolo spudoratamente come cuscino, come spesso faceva quando erano nel mondo mortale.

Era passato un po' di tempo da quando l'aveva vista dormire addosso a lui, troppo tempo. Aveva dato il tempo necessario alla donna di accettare il suo vero aspetto e la sua vera natura, il dio si disse che era tempo che la donna tornasse a stare al suo fianco come doveva andare dall'inizio.

Quando la donna gli si stinse ancora di più addosso l'uomo la copri meglio con il lenzuolo mentre le accarezzava la schiena nuda con la mano al disotto del lenzuolo. L'avrebbe lasciata dormire un altro po' mentre le ancelle preparavano il bagno caldo, le avrebbe alleviato il indolenzimento causati dal rapporto avuto la sera prima.

Il dio continuò ad accarezzarla piano con movimenti pigri ma attento ad ogni respiro della donna, sempre in allerta al minimo fastidio che poteva disturbare il sonno dolce della mora.

Quando ormai l'acqua fu pronta mandò via i servitori per potersi prendere personalmente cura della sua donna.

Iniziò a svegliarla piano senza spaventarla. Sorridendo al mugolio di fastidio che emise non appena le baciò la guancia, quando inizio la chiamare il suo nome vicino all'orecchio la donna aprí gli occhi e lo guardó con uno sguardo misto assonata e confusa.

Prima che la donna potesse pronunciare qualcosa l'uomo le mise tra le mani un ciotolina con dentro una medicina per sbronza, la sua piccola doveva aver un grande mal di testa. Se lo portò alle labbra con una fiducia quasi cieca e lo sorseggiò piano a causa del sapore amaro.

Quando glielo restituì l'uomo le scostò di dosso le lenzuola esponendo il suo corpo nudo all'aria e al suo sguardo bramoso, che sembrava non essere mai sazio della moglie, se avesse avuto meno riguardo per lei, l'avrebbe già stesa sul letto e si sarebbe riemerso nelle carni calde della donna. Cercando di recuperare tutte le notti in cui aveva dormito da solo nel suo enorme letto.

Ma si limitò a baciarle i capelli e a prenderla tra le braccia fino a portarla come una principessa alla vasca fumante d'acqua che aspettavano solo i arti indolenziti della fanciulla.

Era stranamente docile tra le braccia dell'uomo probabilmente ancora assonata, tanto da permettere all'uomo di prendersi cura di lei senza lamentarsi nemmeno quando l'uomo, dopo averla immersa nell'acqua calda prese a lavarla con un canovaccio in modo delicato.

Iniziando dalla schiena delicata alle spalle, petto su cui indugio più tempo del necessario distratto dai capezzoli rosa della donna, che lo distrarono con il loro indurimento ogni volta che ci passava sopra, la pancia e infine delicatamente in mezzo alle gambe dove cercò di essere più delicato possibile, anche se dall'espressione che la ragazza aveva sul volto non provava nessun dolore né fastidio ma il dio continuò ad essere delicato. 

War God // Kim TaehyungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora