La divinità da quando aveva scoperto della gravidanza della sua umana era entrato in modalità genitore apprensivo.
Non aveva più staccato gli occhi dalla sua donna e si preoccupava costantemente che mangiasse come si deve, che non si affaticasse troppo, il che era alquanto difficile visto che alla mora non sembrava piacerle stare un attimo ferma, l'aveva beccata più volte piantare fiori in giardino, in ginocchio con le mani e la tunica completamente sporche di terra nonostante il giardino fosse pieno di ogni tipologia di fiore, alla piccola umana piaceva in qualche modo sporcarsi le mani di terra.
Nonostante l'uomo l'aveva ripresa più volte lei continuava a fare ovviamente come le pareva, ignorando le sue lamentele, che avvenivano spesso quando erano a letto insieme, e la divinità iniziava la sua ramanzina sul fatto che ora doveva stare più attenta e che non si doveva affaticare troppo e altre cose che l'umana non ascoltava, quando si girava verso la donna per vedere se lo stesse ascoltando, la trovava molto spesso addormentata tra le sue braccia.
Il povero dio sperò che suo figlio non fosse spericolato come la madre, altrimenti avrebbe avuto i capelli bianchi molto presto, anche se tecnicamente era un immortale.
Ares teneva ancora i suoi incontri con i mortali e spesso Rea gli teneva compagnia, era diventata un po' un abitudine, e i mortali l'avevano notato, che se era presente la mora il dio era più distratto, ma più incline ad aiutarli.
I più furbi avevano cominciato a portare doni alla piccola mortale, in modo da portarsela dalla loro parte, chi aveva provato con gioielli preziosi, non molto graditi dalla mora, si sapeva che gli unici che gradiva erano quelli regalati dal marito, niente le faceva brillare gli occhi di una collana o dei orecchini nuovi comprati dal uomo esclusivamente pensati per lei.
Spesso Ares si sedeva sul letto e guardava la moglie che indossa i gioielli che le aveva preso, con viso completamente stregato dalla donna, in modo da essere certo di essere l'unico che glieli toglie una volta a letto.
Altri avevano tentato con fiori in vaso ed effettivamente quelli furono accettati dalla mortale, nonostante Ares non sembrava particolarmente entusiasta, ma non disse nulla né vieto alla mora in qualche modo di accettare i doni.
Spesso la donna gli si sedeva in braccio ed ascoltavano insieme le richieste dei mortali, spesso la mano del dio le accarezzava la pancia ancora non evidente, se i poveri mortali riuscivano ad attirare l'attenzione della donna e non l'annoiavano a morte, Ares gli aiutava, se invece la donna si addormentava, come succedeva la maggior parte delle volte, i sfortunati mortali erano pregati di cercare aiuto altrove.
Per un periodo le giornate furono tranquille e la donna si calmò da ogni ansia o preoccupazione, la gravidanza le donava rendendola più bella che mai, splendente di energia pura.
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War God // Kim Taehyung
FanfictionAres, il detestabile dio della guerra si tramuta in umano per sedurre una ragazza che l'ha completamente stregato con la sua bellezza. Il problema sorge quando scopre che la ragazza è l'unica atea di tutta la Grecia, e quindi non solo non crede nell...