capitolo 5

413 16 2
                                    

Pov Emma

Io: grazie mille, è scusa per l'ora

Operaio: tranquilla signorina, se ci sono problemi mi chiamate

Lo saluto e se ne va.
Dimitri questa non te la lascio passare, prima il ragazzo, ora il ristorante.

Nonna: tesoro, perché non vai a riposarti, ci pensiamo io e il nonno.

Io: no nonna, andate a casa vi rilassate un po', ci penso io davvero

Nonno: dai Rita, ci sistemiamo un po' e poi li diamo il cambio, ok?

Nonna: va bene, ma per qualsiasi cosa...

Io: ti chiamo lo so. Tranquilla nonna

Se ne vanno, avevano bisogno di riposare, stavano troppo scossi.

Bene mettiamoci a lavoro.

Inizio con il lavare un po' a terra e mentre asciuga, vado in cucina a lavare un po' di roba, esco i vasi e i porta cenere fuori, sistemo i tavoli e sedie e poi mi posso sedere due minuti.

Si sono fatte le 8 è decido che è il caso di fare visita a un coglione, quindi lasciò un biglietto per i nonni e chiuso il ristorante, tanto tra un po' arriveranno.

Mi incamminò nella zona più vecchia della città, è già si iniziano ha vedere tutti gli ubriaconi e spacciatori, qui la polizia arriva e se ne va senza controllare.

Arrivo alla piazza e finalmente lo vedo seduto a ridere e fumare

Ma ora lo faccio ridere io.

Mi avvicino e come mi vede non ha neanche il tempo di parlare che li tiro un ceffone incredibile.

Io: prova solo un altra volta a minaccia i miei nonni o il ristorante, che ti faccio pentire di essere nato, sarai anche il boss del cazzo, ma ricorda che non sei nessuno.

Sto per andarmene quando mi sento afferare dal braccio.

Mi gira e me lo trovo appiccicato

Pov Dimitri

Sto tranquillo con i miei amici al bar, mentre mi raccontano come era la faccia della stronza quando ha visto il locale.

Ma poi vedo i ragazzi fare una faccia strana e guardare dietro di me, ma non ho il tempo di girarmi del tutto che mi arriva un schiaffo in faccia.

Si sente un silenzio in tutta la piazza, ma viene spezzato dalla responsabile dello schiaffo

Emma:prova solo un altra volta a minaccia i miei nonni o il ristorante, che ti faccio pentire di essere nato, sarai anche il boss del cazzo, ma ricorda che non sei nessuno.

Ma possibile che anche se mi ha umiliato, è così eccitante.

Sto per rispondere, ma si gira per andarsene

È no piccola questa non te la lascia stare.

La prendo dal braccio e la giro appiccicatandola a me .

Io: dove pensi di andare, devi pagare per lo schiaffo

Emma: lasciami, sei un coglione

Mi sono stancato di ste offese davanti i miei uomini la prendo e la metto sulla spalla.

Io: ragazzi ci vediamo dopo

Emma: mettimi giù coglione, oraaaa

Li tiro un sonoro schiaffo sul culo e si ammutolisce.

Ora ti faccio vedere io ragazzina, ora non mi scappi più.

Anime fragili, che amano senza amarsiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora