capitolo 12

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Pov. Emma

Siamo quasi arrivati a casa dei nonni finalmente.
Non vedo l'ora di mettermi nel letto e dimenticare questa serata.

Da quando sono entrata in macchina Dimitri non ha parlato, fissava solo la strada e stringeva forte i pugni sul volante.

Credo che lo fatto arrabbiare sul serio, forse ho esagerato un pochino, ma infondo avrò anche un po' di ragione.

Arriviamo davanti a casa mia, sto per aprire lo sportello quando sento la sua mano prendere la mia.

Mi giro e mi guarda attentamente, come se volesse leggere cosa sto provando ora , ma poi si schiarisce la voce e parla , finalmente dopo tanto tempo.

Dimitri: domani non ci sarò per tutta la giornata, ma ti farò controllare, attenta a ciò che fai Emma, perché stavolta ho chiuso un occhio, ma la prossima volta non lo farò, chiaro?

Lo guardo dritto negli occhi e mi accigliò alle sue parole, non sono il suo cagnolino faccio quello che voglio.
Gli tolgo la mia mano dalle sue grinfie e esco sbattendo la portiera ed entro in casa il più velocemente possibile.

Mentre sto salendo le casa per andare a letto, mi sento chiamare, cavolo è il nonno

Nonno: Emma, come mai ti ritiri a quest'ora?

Cazzo che gli dico ora
Pensa Emma pensa

Io: scusa nonno non ho guardato l'ora e poi il cellulare si era spento, non preoccuparti non accadrà più, ok?

Nonno: lo spero, mi sono preoccupato, ora a letto, buonanotte tesoro

E mi dà un bacio in fronte e torna in camera, mentre io mi dirigo nella mia camera.

Mi cambio e mi faccio una doccia, mentre mi sto sciacquando mi soffermo sul succhiò e mi torna in mente me e Dimitri, ma cosa mi è preso in quel momento, posso essere stata così stupida da cedere ha lui .

Mi riprendo e mi asciugò e mi metto il pigiama , finalmente nel mio pigiama caldo, mi lascio nel letto e per la stanchezza e la morbidezza del mio materasso stavo per prendere sonno fino a quando non suona il telefono, sbuffo e lo prendo.

Messaggio d numero sconosciuto

Questo è il mio numero, segnatelo e ricorda che mo che ho tempo ti farò pentire di avermi sbattuto la sportella in faccia bimba.

Buonanotte 😉

Ok, ora voglio sapere come ha avuto il mio numero.
Ahhh che nerviiii.
Meglio che non ci penso e vado a letto va .
È mi addormento sognando quelle bellissime e dannate labbra ancora su di me .

Pov Dimitri

Io: allora è tutto chiaro?

Erik : si tranquillo, sono tutti hai loro posti .

Annuisco, mi metto la pistola al suo posto e ci incamminiamo nell'auto.
Ieri ho detto ha Emma che non si sarei stata oggi, purtroppo devo pensare prima al lavoro.

Finalmente quel coglione di Franco ha parlato ma voleva metà della somma.
Ma sono riuscito ha scendere è avrà il 30%, meglio di nulla no.

Stiamo andando al magazzino dove il camion della robe dei carissimi Signori Greco farà una pausa li.

Erik: Dimitri, ascolta, ma tutta questa gentilezza di Franco non è un po' strana? C'è ha voluto solo il 30% non è da lui

Infondo non ha tutti i torti c'è, franco ha accettato subito l'accordo, ma vabbè , prima il bottino e poi penserò a quel vecchio.

Io: ci penserò dopo a lui .

Finalmente arriviamo alla fabbrica
Mmm, non mi convince, troppo silenzio.

Io: Erik avvisa tutti di fare attenzione, c'è troppo silenzio.

Annuisce e avvisa gli altri, mi inzio a incamminiamo e do gli ordini e ci dividiamo.

Io, Erik e Enzo stiamo davanti, do loro il via e faccio aprire la porta .
Aperto il capannone trovo un camion, ma non c'è nemmeno un uomo.

Erik: ma non c'è nessuno??

Non so che rispondere, quindi entro e ci guardiamo intorno.
Troppo silenzio, troppo facile
Arriviamo dietro al camion e vedo un liquido gocciolare....

Aspetta,  ma è sangue, ma che cazzo.
Apro il camion e c'è una puzza di morto.
Erik sale per controllare intanto dico a gli altri di stare attenti se fuori ci sono movimenti.

Erik: ehmm capo abbiamo un problema

Che c'è ora, salgo su accendo la mia luce e....

Porca puttana, quello è il signor Greco.
Ma cosa????
Sono arrivati prima di noi?

Io: ma che cazzo vuol dire

Erik: Dim ?

Mi giro e annuisco ancora confuso della situazione

Erik : forse dovresti leggere questo

Mi porge un foglietto

Caro il mio Dimitri, sei finito nella mia trappola, sai pensavo fosse più difficile, ma sei un idiota proprio come tuo padre, mi raccomando mandami una cartolina dal carcere

Franco

Che cazzo !?!?

Dal trasmetitore: capo, pattuglia in avvicinamento, dovete uscire subito

Erik: cazzo quel figlio di puttana lo ha fatto apposta, ora ti accuseranno di omicidio.

Porca , non ci voleva, devo andarmene ora.

Io: usciamo, dobbiamo andarcene, adesso.

Scappiamo il più velocemente possibile, raggiungiamo le macchine e torniamo a casa, questa non ci voleva, i Greco sono una famiglia molto importante qui, si saprà in due secondi che è morto e chi è stato, solo che il colpevole non sono io ,devo sparire di qui, il prima possibile.

Buonasera scusate per l'orario
Ma pensavo si fosse caricato il capitolo è invece no, si è eliminato 🥲
Ma vabbè, eccolo e spero vi piaccia ❤️

Anime fragili, che amano senza amarsiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora