25. La Nuova Insegnante

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Il secondo giorno di scuola è iniziato e oggi pomeriggio ho ripetizione con Malfoy e per fortuna Herm non se l'è presa. Gli ho spiegato che le sue intenzionati non erano con un secondo fine e lei ha capito. Miglioramento in vista sul fronte gelosia, direi. Alla prima ora abbiamo lezione di Difesa contro le Arti Oscure e se non volesse dire vedere quella sotto specie di rospo rosa sarebbe anche piacevole. <<Buongiorno fanciulli!>> ci saluta arrivando la Umbridge con la sua nauseante voce <<Giudizio Unico per Fattucchieri Ordinari. G-U-F-O. più comunemente noti come G.U.F.O.>> dice andando verso la lavagna sulla quale scrive queste parole. Giuro che non lo sapevo, mi ha proprio illuminato con questa frase, professoressa. Arriva alla cattedra e sorride <<Studiate sodo e sarete premiati. Mancate di farlo e le conseguenze possono essere...severe.>> a questo punto con un gesto del polso fa librare nell'aria i libri sul tavolo che pian piano si posizionano davanti ad ognuno di noi. Mi viene la nausea solo a vedere la copertina, ha un disegno di streghe per bambini. <<In passato, l'insegnamento di questa materia è stato preoccupantemente discontinuo, ma vi farà piacere sapere che d'ora in avanti seguire un corso strutturato e approvato dal Ministero della Magia.>> finisce mentre noi studenti cominciamo a sfogliare il volume <<Qui non si accenna ad usare incantesimi di difesa.>> obbietto non appena mi accorgo che c'è qualcosa che non quadra qui, come tante cose ultimamente <<Usare incantesimi?! Ah...non riesco ad immaginare perché dovreste usare incantesimi nella mia classe.>> mi risponde ridendo. Mi sta prendendo per scema per caso? Se si, non è divertente. Per niente. La guardo in cagnesco cercando di trattenermi. Ron lo nota. Mi stringe la mano, mi pietrifico per la sorpresa. <<Est, stai calma.>> sussurra dolcemente. Dean Thomas alza la mano e prende parola <<Non useremo la magia?>> chiede inorridito mentre il mio compagno non smette di tenere incrociate le nostre dita. È un gesto così...dolce che quasi non mi sembra vero. Che stia cercando di rimediare pian piano al suo comportamento? Se si, ci sta riuscendo.

<<Voi apprenderete gli incantesimi di difesa in modo sicuro e privo di rischi. E con questo non intendo criticare il modo in cui le cose sono state condotte in questa scuola.>> risponde con rigidità sperando di darla a bene a tutti. Mi alzo di scatto lasciando la mano di Ron <<Se con questo intende riferirsi al professor Lupin, lasci che la informi di una cosa: lui è stato il miglior insegnante che abbiamo avuto.>> fremo dalla rabbia, ma non me ne frega niente. Non deve permettersi certi giudizi, specie se infondati dato che non penso proprio che sappia di chi sta parlando. Harry si schiarisce la voce <<Infatti. Ma a che serve? Se verremmo attaccati, non sarà privo di rischi.>> dice anche lui piuttosto alterato. Punto per te, fratellone. La Umbridge ritorna verso la cattedra <<Gli studenti alzano la mano quando vogliono parlare nella mia classe.>> lo ribecca come se solo lui non avesse rispettato questa stupida regola. Io per esempio. Nessuno ribatte e io mi risiedo con il cuore galoppante. Da un lato sono arrabbiata con me perché non avrei dovuto permettere ad Hermione di farmi sedere vicino a Ron, ma infondo non mi dispiace. Anche se non abbiamo parlato come voleva lei, un contatto c'è stato e anche se per pochi secondi per me è stato importante. La sua mano non la sentivo dall'ultimo giorno di scuola in cui me la mise dietro la nuca poco prima di...meglio che non ci pensi. Anzi, mi chiedo se Harry, seduto esattamente dietro di noi, se ne sia accorto. Sarebbe un pochino imbarazzante in quel caso. Il rospo prende fiato <<È opinione del Ministero che una conoscenza teorica sarà più he sufficiente per permettervi di superare gli esami che dopotutto è quello che la scuola ha come scopo.>> spiega gesticolando un po' e con in faccia un sorrisino che vorrei tanto farle sparire con un pugno <<E come può la teoria prepararci è quello che c'è là fuori?>> protesta combattiva cercando di rimanere seduta al mio posto <<Non c'è nulla là fuori, cara. Chi lei immagina che aggredirebbe dei ragazzini come siete voi?>> ribatte la professoressa con una sottile risata <<Ehm..non lo so, forse Lord Vordemort.>> rispondo alzando le spalle come se fosse una cosa dal niente. Il silenzio cala e alcuni studenti sussurrano tra loro frasi simili: "l'ha detto davvero" oppure "non ci posso credere". Tutti si irrigidiscono, tranne Harry ovviamente. La Umbrige gonfia il petto e avanza tra noi <<Ora permettete che chiarisca. Una volta per tutte. Mi è stato riferito che un certo mago oscuro è di nuovo in circolazione. Questa è una...BUGIA!>> dice accentuando l'ultima parola quando arriva al mio banco <<Non è una bugia. Io l'ho visto, l'ho affrontato.>> interviene Harry su tutto le furie sbattendo la mano sul banco <<Punizione signor Potter!>> declama in risposta il rospo e io vorrei protestare dicendo che se c'è qualcuno da punire qui, quella sono io. Non mio fratello. Purtroppo però non ne ho il tempo <<Secondo lei Cedric Diggory è morto così? Da solo?>> le domanda sempre più irritato Harry continuando la disputa <<Cedric Diggory è morto per un tragico incidente.>> risponde gonfiando il petto il rospo, che infame. Il ragazzo scuote la testa frustato <<è stato un omicidio. Voldemort l'ha ucciso e lei lo sa!>> sbotta a gran voce deciso a far sapere come è andata veramente <<BASTA! Ci vediamo domani signor Potter. Nel mio ufficio.>> detto questo la campanella suona e dato il mio urgente bisogno di andarmene da quest'aula, lontano da quella strega e da un'ora che sembra esser durata una vita, afferro le cose e mi precipito verso l'uscita insieme agli altri.

Vulnerable ||Ron Weasley||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora