1. Si torna a Hogwarts

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Oggi é il primo di settembre, il giorno in cui si torna a quella che io considero casa, Hogwarts.

I miei genitori adottivi hanno convenuto che avendo compiuto quattordic'anni fossi abbastanza grande per andare a prendere il treno da sola, tanto ormai so come funziona.

E poi mi sono abituata ad aggirarmi per il mondo dei maghi senza che qualcuno mi accompagnasse dato che loro essendo Babbani non possono nemmeno individuare dove sia Diagon Alley e io sono contenta di questa loro scelta.

Infatti qualche giorno fa sono andata a comprare i materiali, ingredienti per pozione e libri nuovi che erano scritti nella lista che mi hanno mandato, per le lezioni.

In questo momento con un carrello sto trasportando il mio pesante baule con tutto quello che mi servirà durante l'anno e con sopra la gabbia della mia civetta dalle piene argentee Snow. Mi sto dirigendo al binario 9 e 3/4 dove alle 11:00 in punto partirà l'Hogwarts Express e devo sbrigarmi perché sono quasi in ritardo e se lo perdo sono fritta.

Espiro più aria che posso e mi lancio, correndo attraverso il gran via vai di persone che affollano l'immensa stazione di King's Cross.

Arrivo davanti alla parete tra i binari 9 e 10, guardo che non ci sia nessuno e la attraverso trovandomi dall'altra parte con la maestosa locomotiva nera e rossa del treno davanti agli occhi.

Riprendo a camminare e avanzo sul marciapiede in fianco ai binari.

<<Ester Lily Potter.>> mi sento chiamare e sapendo chi é mi giro lasciando il cartello. Dietro di me c'è mio fratello, lo abbraccio. <<Harry! Come sono contenta di vederti.>>

Mi stacco e lui mi risponde con un gran sorriso, segno che é felice di incontrarmi. <<Hai...per caso visto Ron e Hermione?>> mi chiede guardandosi intorno. <<No, sono appena arrivata.>> rispondo e insieme andiamo alla ricerca, spingendo ognuno i propri bagagli, dei nostri amici.

Poco dopo tempo avvisto una folta chioma di capelli mori come l'ebano, quelli d'amica che potrei riconoscere tra mille. <<Ma..ciao, Hermione!>> la saluto gridando, spuntando alla sue spalle di soppiatto.

<<Ester! Tu sei pazza.>> dice girandosi verso di me, mio fratello ci raggiunge. <<Fa prendere infarti alle persone tua sorella, lo sai Harry?>> gli fa notare la mia amica riprendersi pian piano dallo spavento.

<<Non é vero.>> ribatto facendo la finta offesa incrociando le braccia e mettendo il muso. Lui non dice nulla e si limita a ridere sotto i baffi.

<<Ron?>> chiede poi a Hermione, la quale si limita a scrollare le spalle <<Non ne ho idea, lo stavo cercando anch'io.>> ci informa esasperata. Lei e Harry si allontanano per andare a cercarlo mentre io dopo averli avvertiti che non il avrei seguiti, salgo sul treno.

Non voglio vederlo. Non se ne parla proprio.

Deposito i miei effetti nello scompartimento apposito, saluto Snow e vado alla ricerca di una cabina in cui sederci.

Per fortuna non ci metto molto a trovarne una vuota, mi ci infilo dentro e aspetto i miei compagni giocherellando con la mia bacchetta (legno di pino, crini di unicorno, 12 pollici e mezzo, rigida) per ingannare l'attesa.

Passa poco meno di venti minuti tanto che mi sto quasi preoccupando così guardo fuori nel corridoio e li vedo arrivare, Harry davanti, faccio un cenno verso di loro con la mano e quando mi raggiungono entrano nel cubicolo dopo di me che li lascio passare.

I miei occhi incrociano quelli di Ron -un ragazzo alto dai capelli rossi e occhi blu cielo, migliore amico dal giorno in cui si sono conosciuti di mio fratello- il quale mi saluta con un sorriso.

Vulnerable ||Ron Weasley||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora