3. Le Solite Divergenze

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Arrivo in Sala Grande per la cena. I miei compagni sono già qui ad aspettarmi. Li saluto da lontano e veloce mi unisco a loro sedendomi accanto a mio fratello <<E per oggi è andata.>> annuncio mettendo la borsa dei libri sotto la panca. Il rosso, seduto davanti a me sembra voler dire per un attimo qualcosa...poi però alla fine sceglie di rimanere in silenzio. Che gli succede? Non è mai così silenzioso? Harry mi richiama all'ordine <<La punizione, come è stata? Malfoy?>> mi domanda, io so già che è più interessato alla seconda parte della frase quindi decido di rispondere prima a quello <<Lui si è comportato bene e no...non mi ha neanche sfiorata.>> affermo con serietà anche se tecnicamente in un certo senso è stato così quando l'ho trascinato fuori dall'aula di pozioni. Sono stata io a farlo però e per un buon motivo. Mio fratello annuisce, contento della mia risposta. Hermione alza gli occhi dal libro che ha tra le mani <<Davvero?>> mi chiede stupita, so anche che me lo sta chiedendo per ben altro motivo <<Si, sul serio. Ora basta parlare di lui, però.>> detto questo mio fratello porta la sua attenzione su qualcuno seduto al tavolo di Corvonero. Cho Chang, ogni tanto leggendo nella sua mente ho capito che ha una cotta per lei dall'anno scorso. È un ragazza dai lunghi capelli neri come i suoi occhi, di origini asiatiche. Una persona con cui non ho mai parlato, eppure non sembra così male a prima vista. Ma non lo conosco e quindi non ho il diritto di dare il mio giudizio su di lei. Harry la divora con lo sguardo, tanto che pure le amiche di lei lo notano facendolo notare a Cho che si gira verso di lui, sorridendo. Mio fratello sputa il succo di zucca che stava bevendo, facendo un figura a dir poco pietosa. Io sarei peggio però e quindi lui può solo consolarsi. A questo punto come se sapesse a cosa stavo pensando, Ron gli schiocca le dita davanti alla faccia per far ricomporre l'amico <<Scusate...>> replica quest'ultimo tornando pin piano al suo colorito normale.

Mi giro un momento verso il tavolo degli insegnanti e noto arrivare un uomo <<Chi è quello?>> chiedo distrattamente ai miei compagni, senza staccare lo sguardo dall'individuo appena apparso. Quest'ultimo ha i capelli di un biondo scolorito, indossa un capotto di pelle marrone e piuttosto malconcio, una gamba di ferro che noto da come camina, ma soprattutto possiede un occhio blu meccanico che per un momento sembra soffermarsi proprio su me e mio fratello. Sto cominciando a preoccuparmi. All'improvviso il soffitto della sala da sereno e pieno di stelle, diventa tempestoso. Il mago sfodera la bacchetta e lancia un incantesimo che riporta il cielo magico sopra di noi al suo stato originale. I miei amici sembrano finalmente notarlo, come tutto il resto degli studenti <<Moody, che ci fa qui?>> inizia Seamus Finnigan stupito <<L'Auror?>> chiede il suo amico Dean <<Si è proprio lui, Alastor Moddy. Detto Malocchio.>> conferma Lee Jordan, il commentatore delle partite di Quidditch, grande amico dei gemelli Weasley <<Molte celle di Azkaban sono piene grazie a lui.>> aggiunge poco dopo Ron spegnendo altre eventuali chiacchiere. Silente a incontro al tizio e lo ringrazia per aver sistemato il soffitto, non lo annuncia pubblicamente ma deduco già che quest'ultimo è il nostro nuovo insegnate di Difesa Contro le Arte Oscure. Il preside con un battito di mani fa apparire la cena e tutti noi studenti iniziamo a mangiare, senza più far caso al nuovo inquietante insegnante.

Stiamo per tornare in sala comune quando vedo Draco venire verso di noi o precisamente...verso di me. Che vuole adesso? Non siamo di certo amici anche se abbiamo scambiato due parole senza sbranarci a vicenda. Mio fratello, come spesso accade si mette tra me e lui <<Che vuoi Malfoy?>> glielo chiedo in cagnesco scrutando il biondo con ferocia <<Niente, caro Potter. Volevo solo scambiare due parole con tua sorella, se non è un problema.>> spiega l'altro facendo un passo avanti, nonostante lo soncerto che leggo in faccia ai suoi scagnozzi. Anche Harry avanza <<Assolutamente no.>> ribatte con i pugni serrati. Vedo Ron ed Hermione andarsene, forse per non far in qualche modo danneggiare la situazione anche se non capisco come potrebbero. Probabilmente lei si starà già facendo mille domande sul perché Malfoy voglia parlare con me, cosa che mi sto chiedendo io stessa...senza arrivare a una risposta. Decido di intromettermi <<Harry...>> tento di chiamarlo per tranquillizzarlo in modo da dirgli che può lasciarmi andare, lui però mi interrompe <<Ho detto di no. Tu con lui, da sola, non vai da nessuna parte.>> mi intima severo girandosi un attimo per guardami negli occhi, dando le spalle a Draco e la sua banda. Quest'ultimo produce un finto colpo di tosse <<Per la cronaca, penso che sia in grado da sola di scegliere se venire o no.>> afferma leggermente sprezzante <<Harry, ti fidi di me?>> chiedo a questo punto <<Si certo, è di lui che non mi fido.>> gli appoggio entrambe le mani sulle spalle, lo guardò negli occhi <<Torno subito, te lo prometto. Aspettami pure qui se vuoi.>> sussurro gentilmente per poi andare dal Serpeverde, il quale dice ai suoi compagni di attenderlo in sala comune per poi farmi strada.

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