13. Discussioni e Sentimenti

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<<Non ci posso credere! Ma come si permette di trattarti in quel modo! Ahh, quel pirla di mio fratello!>> Ginny sta gridando per tutta la stanza. Ovviamente dopo la scorsa notte, quando sono rientrate dalla festa, mi hanno trovato nello stato più pietoso che potessi avere. Ho raccontato tutto a lei e Hermione. Quest'ultima mentre parlavo, ha solo detto che Ron é un completo idiota, dicendo nulla sul pezzo che riguarda il ragazzo che tanto le piace.
Decido di alzarmi dal letto per far smettere di urlare la rossa. Non voglio più sentir nominare quel nome, almeno per un mese se non di più, anche se so già che a ricordarmelo in continuazione ci penserà la mia mente <<Gin, ti prego, basta! Ho mal di testa.>> le dico con un filo di voce mentre mi massaggio la fronte <<Si, scusa. Adesso ci vestiamo e andiamo a fare una buona colazione, così ti tiri un po' su.>> propone per tentare di rimediare al suo errore, io e Herm annuiamo. Questa mattina nonostante abbia dormito per più di cinque ore sotto gli occhi ho delle occhiaie viola enormi, forse per via del pianto. Notando di avere ancora l'abito da sera addosso, afferro la prima tuta che trovo e vado in bagno per cambiarmi. Una volta fatto esco e vedo che anche le mie amiche sono già pronte, scendiamo in sala comune per poi uscire, dirette in Sala Grande. Spero solo di non vedere nessuno dei due ragazzi che ieri mi hanno rovinato la serata. Di tutto ciò mio fratello non so ancora nulla anche se ho l'impressione che qualcosa se lo sia già immaginato visto che finché lui ballava, io sono sparita e mai più tornata.

Arriviamo al tavolo della nostra casa e l'incontro Harry che mi viene incontro <<Oh, sorellina, ero così in pensiero per te. Cos'è successo ieri sera?>> mi chiede in un sussurro con voce preoccupata mentre si avvicina per darmi un forte abbraccio come se volesse esser sicuro che sono davvero lì con lui. Avevo intenzione di non parlargli di cosa è accaduto ieri, ma dopo questa domanda non posso negarglielo. Ci sediamo sulla panca più vicina e io inizio a raccontare, escludendo la parte che riguarda Malfoy. Non per proteggerlo, ovviamente, ma perché se lo sapesse Harry probabilmente andrebbe dritto dal Serpeverde, per picchiarlo e sinceramente una rissa é l'ultima volta cosa che voglio. Ce ne sono già parecchie a scuola senza che si aggiungono anche loro due. Quando finisco, mio fratello mi guarda con gli occhi spalancati <<Ma è completamente fuori di testa quello là? Dopo gliene dico quattro, a costo di litigarci un'altra volta. Non si può permettere di definire, mia sorella, una mignotta.>> non l'ho mai sentito pronunciare parole più dure in un certo senso volgari considerando l'ultimo termine che ho usato Che però rappresenta appieno quello che in poche parole voleva dire l'altro. Per tentare di tranquillizzarlo decido di cambiare argomento <<Lascia perdere, adesso non é importante. Hai capito come aprire l'uovo?>> gli chiedo mentre mi prendo un uovo sodo, giusto per mettere qualcosa sotto i denti E non perché abbia realmente fame. Se non lo facessi però mio fratello si preoccuperebbe ancora di più, quindi meglio non rischiare.

Posa la forchetta sul piatto <<Purtroppo no.>> fa appena in tempo a rispondermi quando arrivano Fred e George <<Ragazzi, che sono quelle facce? Non avete visto quanti bei regali ci sono sotto l'albero, in sala comune?>> ci chiedono con il loro solito tono allegro e festaiolo. Da dietro la schiena tirano fuori loro pacchetti, sfoggiandoli bene in alto così che tutti li vedono. Sto per rispondere dicendo che oggi, sebbene sia Natale, non mi importa nulla dei pacchi vicino al camino. Ginny però mi batte sul tempo e meno male anche, altrimenti i gemelli avrebbero cominciato a fare domande <<Sinceramente non ci ho fatto caso, ma se dite che ci sono...beh...andremo sicuramente a dare un occhiata, più tardi.>> I due sembrano contenti della risposta che ha dato sua sorella, ci salutano per poi raggiungere come al solito il loro amico Lee che sta tenendo loro il posto a tavola. Finisco di mangiare e mi alzo <<Ehi signorina! Dove credi di andare?>> mi domando un po' sconcertato Harry <<A prendere i pattini.>> rispondo prontamente per poi cominciare ad avanzare verso l'uscita <<Ah no, oggi non vai da nessuna parte. Adesso devi solo venire con me in sala comune per vedere i regali...e poi potrei raccontarti com'è andata la serata a me.>> si intromette saltando in piedi la rossa che mi raggiunge in un attimo, sto per ribattere dicendo che, per quanto sia curiosa di sapere cosa è successo ieri tra lei e Tancredi, al momento non è la cosa prioritaria nella mia lista <<Ginevra ha ragione. Devi distrarti. E per una volta senza i tuoi amati pattini, oggi stai al castello insieme a noi a chiacchierare, vedrai che ti farà bene.>> si aggiunge Hermione con l'aria di chi sa qual è la cosa giusta da fare, lascia mio fratello solo. Mi allontano di un passo per arrivare in corridoio <<No! Voglio andare a pattinare. Fuori sta pure nevicando e poi...se ci vado, sicuro, che mi rilasso abbastanza fino a sera.>> ribatto indicando con l'indice il giardino a pochi metri da dove siamo noi. Lei mie amiche però non sembrano voler mollare <<No, Ester. Oggi resti dentro se vuoi andiamo fuori ma per passare una bella giornata sulla neve tutte insieme.>> controbatte la rossa con decisione posizionandosi dalla parte dell'uscita in modo da non farmi muovere, mi arrendo. Posso lottare quanto e per tutto il tempo che voglio, ma conoscendola...so che non mi lascerà mai in pace finché non la ascolto. Con lei è una battaglia persa in partenza.

Vulnerable ||Ron Weasley||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora