Capitolo 31: Fragile come carta

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Eddie

"Cosa c'è tra voi, Eddie?" Mi chiese Brittany.

La vidi alzare la schiena, cingendo le gambe con le braccia, mentre continuava a fumare.

Tra me e Robin non c'è niente, ma c'è molto, anche.

Come potevo spiegartelo, Brittany.

Come potevo dirti che per tre mesi, diciamo, lei era riuscita a colmare di un minimo, una briciola, il tuo vuoto.

Aveva incominciato a fumare per farmi compagnia, ci vedevamo molto di più rispetto agli altri.

E loro non sapevano assolutamente nulla, non potevamo coinvolgere nessuno.

Più volte, da ubriachi e fatti, ci è capitato di baciarci, ma nulla di più, non potevamo.

Tu eri in coma. E noi eravamo proprio degli stronzi nel fare una cosa del genere.

Guardai il cielo, non proferendo parola.

"Il silenzio mi sta parlando, Eddie. E mi sta dicendo molto. Cosa è successo in questi tre mesi?"

La sua voce era seria e tremolante.

Come mi stavo odiando in quel momento.

Abbassai lo sguardo, guardandomi le scarpe.

Non glielo volevo dire, non potevo.

Non avevo nessuna intenzione di perderla, per nulla al mondo.

Ma dovevo anche prendermi le mie responsabilità e dirglielo.

Ma come potevo farlo. I suoi occhi erano distrutti ed espurgavano lacrime che cercava di nascondere.

Era così delusa da me.

Io avevo deluso l'unica persona che mi poteva amare per quel che ero veramente.

"Vaffanculo, Eddie. Non voglio vederti mai più, chiaro?"

Spense la sigaretta per terra, mettendo la cicca affumicata tra le mani, e incominciò ad incamminarsi verso casa.

Ero stato proprio un coglione, cazzo.

Non mi perdonerà mai.

Non sapevo che fare. Raggiungerla sarebbe stato inutile, ma non volevo lasciarla andare da sola.

"Ti prego fermati, Brittany." Le dissi, bloccandola dalla mano.

Lei si allontanò furiosamente, uccidendomi con lo sguardo.

Non l'avevo mai vista così.

Non l'aveva mai fatto perché nessuno l'ha delusa tanto quanto abbia fatto io ora.

E mi dispiaceva da morire.

"Io mi fidavo di te. Ti avevo raccontato tutta la mia vita. Ti ho fatto
conoscere le tre fottute uniche amiche che avevo. E tu che hai fatto? Dio santo non ci posso credere."

Mi diede le spalle cercando di fare dei lunghi respiri cercando di calmarsi.

Poi vidi le mani chiudersi sulla testa.

Si girò poco dopo. Sembrava essere più calma, ma sapevo che dentro tutto le stesse crollando addosso.

"Mi sono fidata tale da fare qualcosa con te. Pensavo fosse importante, per entrambi. Pensavo che non mi avessi tradito, che ero la persona giusta per te. Dopo come mi hai trattato ieri notte. Il modo in cui mi hai fatto sentire ieri notte. Quello che ci siamo detti. Era stato tutto così bello e sincero, per me. E invece per te no. Ti sei tenuto questo segreto per tutto questo tempo. Senza neanche pensare a me, o a come potessi stare."

𝒯𝒽𝑒 𝒲𝒶𝓎 𝐻𝑒 𝑀𝒶𝓀𝑒𝓈 𝑀𝑒 𝐹𝑒𝑒𝓁Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora