Capitolo 18: Caravan

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Brittany

Arrivammo al caravan di Eddie.

Scesi dalla bici di Dustin con molta fretta, guardandomi intorno.

Entrammo scrutando ogni minimo particolare che potesse aiutarci per salvare i quattro ragazzi.

"Cosa stiamo cercando in particolare?"

"Dovrebbe essere un buco, può essere ovunque. I contorni sono neri, l'interno è rossastro o buio."

Sarebbe stato molto evidente, anche guardando superficialmente, giusto?

Max andò in camera, Erica in bagno, io guardavo attentamente il corridoio, mentre Lucas e Dustin la cercavano in soggiorno.

Dovevamo trovarla il primo possibile, loro dovevano uscire subito da quell'incubo.

"Bingo!" Sussurrò Dustin.

Girai la testa, notare i due fissare il soffitto.

"Trovata?" Chiesi, raggiungendoli.

Il cuore mi pulsava in gola, avevo una paura tremenda.

Lucas gli passò una mazza, rompendo il muro.

Sopra di noi, differentemente da come pensavo, non c'erano le stelle, la luna, il cielo.

C'era questo. Tutto questo camper, senza luci, con delle radici ovunque, e una strana polvere che svolazzava. Il sottosopra era così strano.

Ma non ci volevo entrare mai più.

Dopo qualche minuto, vedemmo i quattro ragazzi guardarci.

"O mio dio state bene!" Urlai.

Stavo piangendo.

Il terrore mi era passato in un attimo dopo aver visto Eddie.

Mi guardava con un sorriso sincero. Era sicuramente contento di vedermi, e lo stesso valeva per me.

Voltai la testa guardando Steve, anche lui sembrava stare bene.

Aveva una fasciatura per tutta la pancia, e la giacca militare di Robin.

Io e Max portammo il materasso, pieno di strani aloni scuri.

"Quello è..." Disse.

Lo fulminai con lo sguardo, non vedendo l'ora di scoprire la risposta.

"è...?" Ripetetti.

"Sai che c'è? Non vi riguarda."

"Non sei così santarello come fai credere, Munson." Mugugnai a denti stretti.

Sapevo bene cosa fossero come lo sapevano tutti gli altri, che infatti risero per la mia battuta.

"Vaffanculo Brì. Quando vengo lì giuro che"

"Prima mi saluti come si deve, poi si pensa a quello che farai."

Dustin lanciò una lunga fune composta da lenzuoli.

"Non so come funzioni la fisica in questo caso, ma dovrebbe funzionare."

"Okay, perfetto."

I quattro si guardarono per minuti che sembravano illimitati.

Ma che stavano aspettando? Che si muovessero piuttosto.

Dai cazzo, non volevo aspettare un minuto di più.

Volevo che il mio corpo si unisse a quello di Eddie, per sempre.

"D'accordo, farò da cavia." Batté Robin, saltando sulla fune.

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