Capitolo 35: Addio

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Steve

Accompagnai Eddie alla porta. Era deluso della risposta che ebbe da Brittany.

Ma cosa si aspettava? Lei era orgogliosa, e aveva ragione ad esserlo.

Soprattutto dopo quello che gli ha fatto.

Non si fidava più di lui perché l'aveva delusa.

Ancora non riuscivo a capire come avesse potuto fare uno sbaglio del genere.

Lo abbracciai istintivamente, dandogli delle pacche sulle spalle.

"Cercheremo di venire, qualche volta. Tutti insieme. Okay?"

"Sì, va bene. Grazie Steve. E scusa per l'occhio."

"Oh, non preoccuparti, passerà. Scusami tu per il naso."

"è tutto okay, me lo sono meritato."

"Già." Si avvicinò alla macchina, ma lo bloccai ricominciando a parlare.

"Lei tornerà da te, Eddie. Anche se non vorrei che fosse così. Lo farà perché è innamorata di te. Per questo sta tranquillo. Prima o poi tornerete ad essere quelli di una volta."

Tutto questo erano come delle accoltellate. Accoltellate che mi davo io stesso.

Ma avevo ragione.

Anche se volessi provare ad essere l'uomo giusto per lei, Brittany continuerà sempre a scegliere Eddie.
Sono destinati a stare insieme.

Ed io invece sono destinato a rimanere solo.

"Non ne sono così convinto, amico. Si sta avvicinando sempre di più a te, vedrai che qualcosa la concluderete." Batté.

"No, non è così."

Effettivamente, magari lo fosse.

"Brittany è innamorata di te. E non posso fare niente per cambiare il suo pensiero."

"Sono sicuro di quello che dico. Lei verrà da te, Steve. Ha sempre avuto il bisogno di una persona come te. Se lo merita. Ogni volta che ha avuto il bisogno di te, c'eri. Ogni volta in cui era triste, o felice, o qualsiasi cosa le succedesse, lei aveva te. Sei il suo migliore amico. Sei tutto per lei. Se non ti arrendi, e continui a lottare per lei, ci sarà. Ti meriti un po' di felicità, Steve. Te la meriti, sul serio. Dopo tutto quello che hai passato..."

Chiusi lo sportello, alzando lo sguardo verso la finestra della camera di Brittany.

Era seduta, sul tetto, con le gambe chiuse al petto, che ci guardava parlare.

Gli occhi erano lucidi, ma non usciva neanche una lacrima.

Speravo che non avesse sentito tutto ciò.

Eddie alzò lo sguardo per guardarla e la salutò con un gesto di mano sorridendo falsamente.

Lei ricambiò con la stessa moneta.

Un po' mi dispiaceva vederli in quello stato.

Da amanti a perfetti sconosciuti.

Deve essere terribile.

Ed è proprio questo che mi bloccava dal dirle quello che provo.

"Fa buon viaggio, Eddie."

"Grazie amico." L'uomo partì, uscendo poco dopo dal nostro raggio visivo.

Salii in casa, raggiungendo la ragazza.

Si aggrappò al mio petto, si nascose, e ricominciò a piangere.

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