Capitolo 30: Grigio

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Brittany

Erano le ventidue e trenta, e di Eddie nessun segno.

Era molto ritardatario, è vero, ma pensavo che per momenti come questo potesse essere più puntuale, ma a quanto pare no.

Ricontrollai il cestino per l'ennesima volta, controllando che ci fosse tutto: il telo, le birre, le coke, le fragole, le patatine, la pizza. E poi, alla fine del cesto, c'erano i preservativi. Ben nascosti, così che se a Steve fosse venuta l'idea di spiare, non li avrebbe visti.

C'era tutto, mancava solo lui.

Ero agitata, e in ansia. Volevo che tutto fosse perfetto, proprio come diceva lui qualche ora prima.

Doveva essere perfetto, per la nostra non-prima volta.

Mi guardai allo specchio, aggiustando i capelli e facendo dei lunghi respiri cercando di colmare l'ansia.

Andava tutto bene, Eddie era solo un po' in ritardo, no?

Sarebbe arrivato, prima o poi.

Steve bussò alla porta, e gli dissi di entrare.

Mi vide in quel vestito rosa e si scioccò.

Lo so, non ero mai stata tipi di vestiti, ma pensavo che Eddie avrebbe apprezzato.

Ma soprattutto, sarebbe stato più facile da rimuovere in quel caso, no?

Sorrisi al pensiero, abbassando la testa.

Non vedevo l'ora di stare con lui. Avevo preparato tutto nei minimi dettagli, e doveva essere perfetto.

Lo sarebbe stato. Anche perché tutto con lui diventava automaticamente perfetto.

"Sei bellissima, Brì, davvero."

"Grazie Steve."

"L'appuntamento non era alle dieci?"

"Sì, sono solo..." guardai l'orologio appeso al muro, guardando i minuti aumentare sempre di più. "Solo cinquanta minuti di ritardo, arriverà. Lo so."

"D'accordo, vieni giù, lo aspettiamo insieme, che ne dici?"

"Sì, okay."

Presi il cesto e scendemmo le scale. Lui era dietro di me.

Pensavo a dove potesse essere il mio ragazzo, che fine avesse fatto.

Ci sedemmo sul divano, chiacchierando un po'.

"Volevo incominciare un film, me ne consigli qualcuno?" Chiese, passandomi delle cassette.

"Ti consiglierei di vedere Sabrina, ma non credo ti piacerà."

"Mi stai sfidando? Allora va bene, lo guardo."

Mise la cassetta nel corrispettivo lettore, e incominciammo a vederlo.

Pian piano, con il tempo che passava, io e Steve incominciammo a mangiare tutto quello che c'era.

Ci ero rimasta male che Eddie non fosse passato, ma che soprattutto non mi avesse avvisato.

Ma che mi dovevo aspettare? In fin dei conti Eddie è sempre stato così.

Dava appuntamento e poi dava buca per qualcosa di più importante.

Ed io che pensavo di essere importante per lui, da come me lo aveva fatto notare ieri e stamattina.

Mi sono solo illusa che potesse essere qualcosa di serio, che stupida.

Steve mi guardò piangere e mi strinse forte.

Menomale che avevo lui.

Stoppò il film lasciandomi sfogare.

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