"E' il momento"

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Quando quella mattina aprii gli occhi sperai che fosse tutto un brutto incubo. 
Quella giornata sarebbe stata indimenticabile, purtroppo. Era il giorno che sognavo da bambina e che temevo da ragazza. 

Sarebbe stato orribile, ne ero certa. 

Si era mai visto un mangiamorte felice? 
No. 
E perché sarei dovuta essere io l'eccezione.

Sapevo ben poco di quello a cui stavo andando incontro. 
Conoscevo il mondo dei mangiamorte solo a causa di mio padre, che non sprecava un attimo della sua irrilevante esistenza senza idolatrare il Signore Oscuro.

Non volevo essere sottomessa a un 'signore' che nemmeno riconoscevo, ma non avevo scelta,  era tutto ciò che potevo fare: alzarmi da quel letto, prepararmi, scendere e permettere a un uomo qualunque di colorarmi un avambraccio. 

La normalità.


Dopo attimi infiniti di riflessioni mi decisi ad alzarmi, anche se appena misi un piede fuori dalle coperte fui tentata di rimettermi a dormire e dimenticare tutto quanto, ma non lo feci, per qualche strano motivo. 

Arrivai in bagno e feci la mia solita routine: doccia, vestiti, trucco. 
Indossai una gonna nera e un maglione grigio molto scuro.

Scesi e trovai molto trambusto tra i preparativi della notte di capodanno, che sarebbe stata la notte seguente, e per la cerimonia di iniziazione. In realtà quest'ultima non si sarebbe svolta nel Malfoy Manor, ma mia madre era comunque indaffarata ad organizzare il tutto. 

"Isabel" mi salutò appena mi vide. 
Mi venne incontro e mi abbracciò.
"Ciao, mamma" mi staccai.

Lei mi scostò una ciocca di capelli dal viso e sorrise. 
"Puoi fare colazione in cucina, ti stanno aspettando" mi disse. 
Annuii e mi allontanai, ma non prima che mia madre riuscisse a darmi un bacio sulla fronte. 
"Andrà tutto bene" mi sussurrò, come se ci fosse qualcuno pronto ad ascoltare ogni sua parola.

Entrai e vidi mio padre, mio fratello e i Riddle seduti alla solita tavolata. 
"Buongiorno. Mio signore" salutai, freddamente. 

Quel simpaticone di mio padre che era seduto accanto a me, sembrò accorgersi del mio poco entusiasmo e decise bene di farlo presente a tutti. 
"Isabel, dovresti essere più entusiasta, oggi è un grande giorno" disse. 
"Il grande giorno, Lucius" lo corresse il Signore Oscuro.

Feci un lungo sospiro. 
Quella frase mi innervosii particolarmente ma dovevo cercare di controllarmi. 
Mantenni lo sguardo sul mio piatto e non risposi. 

"Nulla da dire?" riprese mio padre.
Alzai lo sguardo e lo incenerii con esso. 
Il tavolo iniziò a traballare e tutte le stoviglie che si trovavano sopra esso presero a tremare. 

Non qui Isabel 
Non ora 
Non davanti a loro

Riuscii a fermare quello che stava succedendo e con un sospiro riportai lo sguardo su mio padre, apparentemente stupito. 
"No padre, nulla da ridire" affermai prima di iniziare a mangiare, per essere poi seguita da tutti gli altri. 

Ero riuscita a controllare il mio potere e ciò mi faceva sentire bene. 
Ora che avevo capito come fermarlo, restava da capire come controllarlo a pieno. 
Dovevo cercare qualcosa nella biblioteca di casa, dove ero sicura avrei trovato qualcosa. 

Non ebbi molto tempo per pensarci visto che poco dopo si fece ora di andare. 
Risalii in stanza, affiancata da mio fratello che non disse una parola, e lì vi trovai, sul letto, i vestiti che avrei dovuto indossare. Si trattava di un completo nero, ovviamente, gonna e cappotto. La gonna era lunga, fino alle caviglie, a vita alta, e il cappotto mi arrivava fino ai fianchi. Le scarpe erano degli stivaletti neri molto semplici. 

Memories || Mattheo Riddle ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora