"Te lo meriti"

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Una volta entrate, Jo, come mi aveva detto di chiamarla, mi mostrò tutta la casa. 
Era molto semplice ed elegante, proprio come lei. 
Mentre parlava la osservai e notai quanto effettivamente assomigliasse a me e a mio fratello, sia nel modo di esprimersi che in quello di muoversi. 
Non si poteva certo dire che Madeline non avesse fatto un buon lavoro: strega ben istruita e persona molto educata. 
Mi fece sorridere diverse volte con battute che, forse, in un altro contesto, avrei considerato stupide e insensate. 

Le raccontai della mia passione per la musica, e lei mi disse che le sarebbe sempre piaciuto imparare a suonare, ma che non ne aveva avuto la possibilità. 
Da quel che avevo capito, il ministero forniva a Madeline uno stipendio mensile per mantenere sé stessa e Jo. 

"E questa è la mia stanza" affermò aprendo una porta di un colore diverso da quello delle altre: leggermente più chiaro. 

Era bellissima: c'erano due ampie finestre, una da cui si poteva vedere la fine dell'isola e l'oceano, e un'altra da cui si vedeva il suo giardino.
Avanzai lentamente e notai due principali interessi: la lettura e i cristalli. 
"Studi le pietre?" le chiesi. 
"Sì. Lo sapevi che tutte le pietre hanno significati diversi?" mi domandò a sua volta. 
Sorrisi. 
"No, non lo sapevo" 

Poi mi venne in mente una cosa. 
"E dimmi, il quarzo rosa cosa sta ad indicare?" 
Lei sembrò pensarci su.
"L'amore. Rappresenta l'amore puro" rispose e potei giurare di sentire il mio cuore tremare. 

Mi aveva regalato la collana di quarzo rosa perché mi amava. 
E non era una coincidenza, altrimenti non mi avrebbe guardato in quel modo quando me l'aveva consegnata. 
Non mi avrebbe accarezzato il collo in quel modo mentre me la metteva se non lo avesse saputo. 
Non mi avrebbe baciato in quel modo, se non mi avesse amata anche solo per un secondo. 

"A chi pensi?" mi distrasse dai miei pensieri Jo. 
"A nessuno, solo..." scossi il capo. 
"Andiamo Isa, non ti conosco molto bene ma sei pur sempre mia sorella. Quindi, chi ti ha spezzato il cuore?" disse ma poi si corresse. "Aspetta, ragazzo o ragazza?" 
"Ragazzo, un bellissimo ragazzo" 
"Hai una foto?" domandò sedendosi sul letto. 

Ci pensai. 
"Solo di lui da piccolo" dichiarai, sfilando dalla tasca la fotografia.
L'avevo sempre con me, e non sapevo nemmeno il perché, dopo tutto. 

Gliela mostrai e lei sorrise. 
"È Mattheo giusto?" 
Mi stupii che se ne ricordasse.
"Memoria di ferro" scherzai. 
"Beh, la propria famiglia non si scorda facilmente" abbassò lo sguardo. 

Mi sedetti di fronte a lei e le presi le mani. 
Gliele accarezzai. 
"Ti piacerebbe rivedere nostra madre?" 
Lei annuì con forza. 
"Sì, non aspetto nient'altro" disse ed io la abbracciai. 
Le accarezzai i capelli, proprio come faceva mia madre con me. 

Lei si staccò e si asciugò gli occhi. 
"Okay, basta piangere, raccontami di lui. Com'è nata tra voi?" 
"Beh...io non lo ricordavo, quindi l'ho 'conosciuto' quest'anno a scuola" iniziai. "Era uno stronzo all'inizio, molto stronzo. Poi però, quasi per magia, cambiò. In realtà non so nemmeno io com'è iniziata, è che l'ho sempre sentito mio, in qualche modo. 
Poi abbiamo ballato insieme, e mi sono resa conto che lui era più di una semplice cotta..."
mi fermai. 
"E dopo?" mi spronò. 
"Dopo mi ha spezzato il cuore, Jo. Ma non smetterò mai di pensare a lui, mai" 

Lei si guardò intorno. 
"Lo ami?" 
Mi prese alla sprovvista. 
"Beh..." venni interrotta da Draco. 

"Isa" mi chiamò "Brutte notizie" mi fece cenno di seguirlo e così feci, come Josephine. 

Scendemmo le scale di corsa e guardai fuori dalla finestra: mangiamorte. 

"Merda" dissi. 
Guardai Jo e Madeline. 
"Non uscite, per alcuna ragione" affermai prima di aprire la porta. 

Memories || Mattheo Riddle ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora