"Il fascino dei Riddle"

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Dalla prima volta che io e Mattheo facemmo sesso iniziò ad esserci un altro tipo di intimità tra di noi. 
Ora non mi facevo problemi a passargli davanti mezza nuda mentre lui era steso sul mio letto. 
Dormivamo insieme tutte le notti, anche senza avere rapporti, solo per sentirci vicini. 

Ancora non gli avevo raccontato quello che era successo mentre ero  a casa; ma, alla fine, fu lui a a fare il primo passo. 

"Che succede?" mi chiese mentre eravamo sotto le coperte. Io avevo la testa appoggiata al suo petto nudo, pieno di cicatrici, con lui che mi accarezzava un braccio. 
"Perché?" 
"Ti vedo strana nell'ultimo periodo." rispose, preoccupato. 
"E poi non parli più con tuo fratello" aggiunse e quella affermazione mi fece rattristare ancora di più. 

Era vero. 
Avevo tagliato ogni tipo di rapporto con la mia famiglia negli ultimi giorni.
Non avevo alcuna intenzione di affrontarli, non ancora per lo meno. 
Draco lo incrociavo nei corridoi e in sala grande ma io non gli rivolgevo parola mentre lui mi lanciava sguardi indecifrabili. 
Mi dispiaceva, io amavo mio fratello, e lo avrei sempre fatto, ma non potevo perdonare facilmente ciò che mi aveva nascosto. 

Ad ogni modo, non sapevo come rispondere alla domanda di Mattheo, così mi limitai a sospirare, pensando alle parole giuste da usare. 
Decisi di raccontargli mezza verità, non me la sentivo di dirgli proprio tutto. 
"Succedono cose strane, quando mi arrabbio ad esempio. E' successo due volte, quando ero a casa, e quando mi trovavo sulla riva del lago nero qualche mese fa" 
"Perché eri arrabbiata?" mi chiese. 
"Ero confusa, ed essere confusa non mi piace, quindi mi innervosisco, fin troppo a volte"  
"E perché eri confusa quel giorno sul lago?" mi domandò. 
"Beh io credo...per te. Tu mi stavi confondendo. " risposi e lui sembrò stupito. 

Ci fu qualche secondo di silenzio. 
"Beh, che dire...lusingato"  
"Scemo" risi. 

Finiti quegli attimi di divertimento, fu lui il primo a parlare. 
"Puoi descrivermi quello che è successo?" 
"Non saprei come dire" riflettei
"Iniziò ad esserci più vento, la pioggia aumentò e percepii il terreno quasi tremare. Era strano perché sentivo che era colpa mia, che io stavo scatenando tutto quello, ma mi faceva sentire più forte, mi sentivo più potente".  dissi infine. 

Lui parve capire. 
"Posso darti una mano se vuoi" si offrii. 
"Come?" sollevai il busto. 
"Lo scoprirai solo vivendo" mi rispose mentre si alzò. 

Inclinai il capo leggermente. 
"Devi sempre essere così enigmatico?" 
Lui ghignò, come suo solito. 
"Fa parte del fascino dei Riddle" mi lasciò un bacio. 


Iniziò a vestirsi e così feci anche io. 
Mentre lui si infilava i pantaloni io mi abbottonavo la camicia.  
Eravamo praticamente schiena contro schiena. 
Mi voltai per prendere la gonna e lui fece lo stesso per prendere la sua cravatta. 
Lui mi squadrò da capo a piedi e così feci anche io. 
Lo osservai in tutta la sua altezza e quando con lo sguardo arrivai al suo viso lo notai inumidirsi le labbra. 

Lui avanzò di scatto e mi baciò con foga ed io non potei fare a meno di ricambiare. Mi sollevò e mi fece sedere sopra la scrivania. Io aprii le ginocchia e lui si infilò tra le mie cosce che strinse con forza. 
Mi spostò i capelli dietro le spalle e dalle mie labbra passò al collo che riempì di piccoli lividi. 
Buttai indietro il capo per il piacere e ansimai in cerca d'aria. 
Passò la sua mano sul mio interno coscia e mi sentii eccitata come non mai. 
Notai la sua erezione e sorrisi prima di prendergli il volto tra le mani e baciarlo per un'ultima volta. 

"Mattheo" dissi staccandolo. 
Posai gli occhi sulle sue labbra gonfie e fui tentata di ricominciare a baciarlo ma mi trattenni. 
"Isabel" rispose guardandomi negli occhi. 
"Dobbiamo andare a lezione" gli posai le mani sul petto e lui me le prese.
"Giusto, le lezioni" affermò tornando in sé. 

Memories || Mattheo Riddle ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora