"Me la cavo con la legilimanzia Riddle"

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 "ISA ALZA QUEL CULO DAL LETTO CHE SIAMO IN RITARDO" urlò mio fratello Draco dalla cucina.
"ARRIVO" urlai a mia volta con la voce ancora impastata dal sonno;
"Cazzo" imprecai quando, buttando l'occhio sulla mia adorata sveglia babbana, mi accorsi che era realmente tardi. 

Mi alzai di corsa dal letto e mi feci una doccia veloce per poi indossare una gonna ampia nera a metà coscia, con una magliettina bianca a maniche corte.
Lasciai i miei scuri capelli mossi sciolti e misi un filo di mascara. Afferrai la mia giacca di jeans e mi fiondai in cucina. 

"Ciao mamma" la salutai con un bacio sulla guancia mentre addentava il suo cornetto. Dio quanto la invidiavo in quel momento.
"Ciao tesoro, fa buon viaggio e ricorda di controllare tuo fratello!"
 mi disse mentre per la fretta stavo già uscendo di casa
"SI TRANQUILLA , SALUTAMI PAPA'" risposi io praticamente urlando dirigendomi verso la carrozza. 

Fortunatamente tutti i bagagli si trovano già all'interno di essa. 

"Cristo che fame" dissi sentendo il mio stomaco brontolare
"Potevi alzarti prima e fare una buona colazione come il sottoscritto" affermò mio fratello con un ghigno guardando fuori dal finestrino
"sempre simpatico" dissi a bassa voce per poi tornare anche io con lo sguardo perso nel vuoto. 

Arrivati alla stazione, raggiungemmo il binario 9 e 3/4 per poi salire sul treno raggiungendo i nostri amici. 

"ISA" urlò Pansy euforica saltandomi al collo.
"Ciao pans, mi sei mancata tantissimo" dissi mentre la abbracciavo.
"Anche tu, molto" rispose felice.
"Non si saluta più?" chiese una voce maschile alle mie spalle. Mi voltai per vedere Theodore e Blaise sorridenti per poi abbracciare anche loro. 

"Forza sediamoci, il treno sta per partire" sputò acido mio fratello con una punta di gelosia nella voce.
"sempre il solito" sussurrai provocando un sorrisetto sulle labbra dei miei due amici.

Entrati nella nostra cabina iniziammo a parlare del più e del meno raccontandoci la nostra estate. 

"Vieni" disse improvvisamente Pansy prendendomi la mano per portarmi in un'altra cabina. Una volta sedute la guardai con un cipiglio sul volto quando poi cominciò a parlare:
"C'è Mattheo Riddle, il figlio di tu sai chi, quest'anno ad Hogwarts" 
 Il mio cipiglio si trasformò in un'espressione interrogativa.
"C'era proprio bisogno di farmi alzare per dirlo?"
domandai alquanto scocciata.
"Dicono che sia molto bello"
riprese lei
"tipo?"
 chiesi ormai curiosa.
 "Riccio, moro, alto, occhi scuri"
 continuò e mi sfuggì un "non male". 

Una voce interruppe il nostro discorso 

"Qualcosa dal carrello?" chiese la signora con il suo solito sorriso.
"Due cioccorane grazie" rispose Pansy sorridendo a sua volta.
Prendemmo il nostro cioccolato quando la signora disse una frase inaspettata

"Forza ragazzo spostati, il mio carrello ha bisogno di spazio" sentimmo e una risatina lasciò le mie labbra, quando mi sporsi leggermente per vedere di che ragazzo si trattasse.
Scorsi una figura alta e muscolosa, riccio con i capelli scuri, lineamenti scolpiti ma allo stesso tempo delicati. Corrispondeva perfettamente alla descrizione di quel Riddle. 

"E' lui?" chiesi alla mia amica che, quando vide il ragazzo, sobbalzò. 
"Merda" disse scioccata
"È molto più figo del previsto" continuò evidentemente con tono di voce leggermente troppo alto visto che il ragazzo in questione si voltò verso la nostra direzione.
Un ghigno spuntò sul suo volto per poi venire verso la nostra cabina.

"Cazzo sta arrivando" disse Pansy alimentando la mia risata vedendo la sua espressione   
"Qualche problema ragazze?" chiese lui con tono persuasivo.
"No assolutamente" rispose Pansy mentre io stavo per morire dalle risate.
Scena molto comica.
In seguito lui si avvicinò a Pansy sussurrando qualcosa al suo orecchio che però riuscii a sentire anche io
"ti consiglio di accompagnare il mio nome a una parolaccia solo in certe occasioni" si inumidì le labbra per poi farle l'occhiolino ed uscire dalla cabina. Una fragorosa risata lasciò le mie labbra mentre lei rimase ancora imbambolata. 

...

Una volta arrivati ad Hogwarts andammo nelle nostre camere per posizionare i bagagli e  metterci comode. Fortunatamente eravamo solo io e Pansy quell'anno.

"HAI VISTO ISA? MI HA FATTO L'OCCHIOLINO" disse proprio quest'ultima ancora euforica per ciò che era successo precedentemente.
"Si ho visto Pansy" risposi io sorridendo mentre poggiavo i vestiti nell'armadio.  

Sentimmo bussare; decisi di aprire io visto che la mia amica era ancora mezza tramortita. Aprii e mi trovai davanti Theodore che, stranamente, non entrò. 

"Ehy, staser- ma è morta?" chiese indicando la mia amica stesa.
"No, è solo eccitata perché Riddle le ha fatto l'occhiolino" risposi io guardandola per poi riportare lo sguardo sul mio amico.
"Ah... vabbè dicevo" si schiarì la voce
"Stasera c'è una festa in sala comune verso le ventuno, venite?" affermò. 

"O-V-V-I-A-M-E-N-T-E" rispose Pansy tornando improvvisamente lucida alzando bruscamente il busto dal letto.
Theodore guardò me in cerca di approvazione ed io acconsentii con un cenno della testa.
"Okay allora a dopo ragazze" ci salutò con un sorriso ed io chiusi la porta. 

...

In poco tempo si fecero le 20 e, dopo cena, iniziammo a prepararci.
Pansy lasciò i suoi lunghi capelli mori sciolti ed indossò un tubino nero che arriva a metà coscia fasciando perfettamente le sue forme. Per il trucco scelse un ombretto nero con dei glitter argentati, che facevano risaltare i suoi occhi verdi; poi applicò del mascara e un rossetto nude. Abbinò il tutto ad un paio di tacchi neri che slanciavano la sua figura.

Io invece optai per un completo top e gonna neri molto semplici: il top era una fascia nera e la gonna, anche'essa nera, arrivava a metà coscia facendo risaltare il mio punto vita.
Anche io lasciai i capelli mossi sciolti e per quanto riguarda il trucco fu poco sgargiante: un filo di eyeliner nero e del mascara. Al tutto vi abbinai degli stivaletti comprati in qualche negozio babbano a Londra.  

Quando fummo pronte, arrivate ormai le 21:20, scendemmo le lunghe scale a chiocciola fino ad arrivare alla sala comune.

La musica entrò nelle mie orecchie e subito il suo ritmo mi portò in pista.
Mi avviai poi verso il tavolo degli alcolici prendendo un bicchiere di vodka babbana per poi portarmelo alla bocca e scatenarmi ancora di più. Mi scontrai contro un ragazzo alto e dai capelli rossi.
"Fred?" chiesi, urlando per la musica troppo alta.
"George" rispose sorridente
"Cazzo." imprecai.
Era diventata una sfida personale riuscire a distinguerli.   
"Ciao Isabel, anche tu qui?" domandò ironico
"Potrei farti la stessa domanda, pensavo fosse una festa per i serpeverde" continuai ad urlare
"Beh diciamo che potrei avere dei contatti" mi fece l'occhiolino per poi andarsene. Forse uno dei pochi grifondoro simpatici. 

Avvistai i miei amici e andai da loro. 
"Che si dice?" chiesi sedendomi di fianco a Pansy su un divanetto 
"Sei ubriaca?" domandò a sua volta proprio quest'ultima. 
"No, non ancora almeno" dissi e una rumorosa risata lasciò le sue labbra. Lei si, era decisamente ubriaca. Comunque era abbastanza tardi e considerando che domani avremmo avuto lezione, sarebbe stato meglio portarla in camera. 
"Okay..." dissi "forse è meglio andare a dormire no?" continuai alzandomi riferendomi alla mia amica. 
"Si si okay" mi rispose lei esausta. 

Mentre attraversavamo la sala incrociai lo sguardo di quel ragazzo che oggi in treno aveva parlato con Pansy.

Mi stava guardando. 

Mi fermai un secondo per osservarlo a mia volta.
Lessi un libro dove si diceva che osservando chi ti osserva potresti farlo sentire a disagio. Ma non funzionò.  

"Stai molto bene vestita così" 
accompagnato da un occhiolino

Nemmeno il coraggio di dirmelo in faccia? Alzai gli occhi al cielo

"Me la cavo con la legilimanzia Riddle" 

"Lo terrò a mente" 

Lasciai perdere e portai la mia amica in stanza, la struccai, le misi il pigiama per poi spedirla a letto. 

Feci lo stesso per poi  ricadere nelle dolci e morbidi braccia di Morfeo. 

Memories || Mattheo Riddle ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora