Mentre Izuku scappava dall'infermeria con il quirk che non accennava a spegnersi, Eijiro aveva preso ad accarezzare i capelli di Katsuki.
Non che provasse sentimenti romantici per il biondo, solo che aveva sempre voluto toccarglieli per scoprirne la consistenza e a differenza di quello che pensava, erano morbidi e vaporosi come quelli di un cane.
Una risata gli sfuggì a quella allegoria, se Katsuki avesse potuto leggere i suoi pensieri come Izuku, sarebbe stato in guai seri per quel pensiero.
Un mugolio però lo ridestò dai suoi pensieri e la sua attenzione si rivolse totalmente al ragazzo steso a letto che si stava muovendo e strizzava gli occhi, come se la luce lo infastidisse.
«Deku...Scusa...Deku...» sussurrava stropicciando le lenzuola tra le mani.
Il sorriso allegro sulle labbra del rosso, venne sostituito da uno più triste.
«Dovresti dirgliele a lui quelle parole, non a me.» disse sottovoce, sperando che il verdino non fosse dietro la porta ad ascoltare quelle parole.
Non perché non volesse che i due si riconciliassero, ma perché sperava che se mai Katsuki avesse detto quelle parole, lo avrebbe fatto da cosciente e consapevole di starle pronunciando, non in quel modo.
«DEKU.» urlò alla fine il biondo sedendosi sul letto con la fronte madida di sudore, piccole esplosioni dalle mani che bruciarono le lenzuola completarono il quadro insieme al suo volto sconvolto.
«Bakubro, ehi...sono qui.» disse Eijiro, palesandosi davanti all'amico e cercando di fargli capire con lo sguardo che tutto andava bene.
«Kirishima, dov'è? Gli ho fatto di nuovo del male....cazzo.» parole sconclusionate uscivano dalle labbra del biondo che aveva preso a tirarsi i capelli con forza.
«No...fermo, non gli hai fatto nulla. Sta benissimo.» rispose il rosso afferrando con altrettanta forza i polsi di Katsuki, in modo che smettesse di farsi male.
«Non sono capace a tenerlo lontano da me e gli continuo a fare del male...perché devo fargli del male? Io non voglio...lui non se lo merita dopo tutto quello che gli ho fatto passare...»il respiro accelerato inframezzava quelle frasi dando un tono disperato a quelle parole, «Lo ucciderò alla fine se non si allontana...dovrei morire io al posto suo...me lo meriterei...potrebbe farmi subire quello che gli ho fatto passare e non mi opporrei...mi merito il peggio...cazzo...cazzo...cazzooo...» le mani vennero strattonate dalla presa del maggiore per tornare tra i capelli e tirarseli di nuovo.
Uno schiaffo dato con l'intento di far smettere quella crisi, venne lanciato sulla guancia del biondo, che stupito dal gesto, si portò le mani nella zona colpita con un'espressione shoccata in volto.
«Smettila Katsuki, il solo fatto che ammetti le tue colpe è già un passo avanti in tutta questa faccenda, inoltre Midorya sta bene, è appena andato via perché sono venuto io a vedere come stavi.» disse il rosso afferrando l'amico per le guance e guardandolo dritto negli occhi in cui le prime lacrime si stavano accumulando, «Smettila di dire che vuoi morire per rimediare alle tue colpe, quello che devi fare è trovare il coraggio di andare da lui per scusarti e riconciliarvi.»
«Come posso chiedere perdono dopo quello che ho fatto? Tu sai cosa gli ho fatto passare...non mi perdonerà mai, anche l'ultima volta che ci siamo parlati gli ho rivolto solo parole spregevoli.» rispose cercando di distogliere lo sguardo, gli occhi del rosso erano troppo intensi e lo facevano sempre ricapitolare nelle loro discussioni.
«Tu non hai bisogno di parlare con la bocca...fagli sentire i tuoi pensieri e vedrai che lui capirà.»
«Lui non mi leggerà mai i pensieri, me lo ha detto lui. Non c'è modo che io possa risolvere con lui, forse è il caso che me ne vada da questa scuola. Non merito di diventare un'eroe.»
La mano del rosso si staccò dalla guancia del biondo e stava di nuovo per caricare un altro schiaffo, ma Katsuki se ne accorse subito e la parò afferrando il polso dell'amico.
«Mi sa che ti ho picchiato troppo forte prima e ti ho fatto perdere il senno, forse con un'altra sberla rinsavisci.» disse con un sorriso gentile in volto che ben presto contagiò anche Katsuki che lo allontanò con un lieve spintone, facendo tornare il rosso a sedere sulla sedia.
«Va bene...va bene, hai vinto tu capelli di merda. Cercherò di mettere a posto questa merda in cui mi trovo.» disse Katsuki sdraiandosi di nuovo a letto.
«Allora un briciolo di cervello lo hai in quella bella testolina che ti ritrovi sulle spalle.» rispose il rosso ridendo.
«Vaffanculo.» fu la cordiale risposta del biondo.
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Kanashī
FanfictionQuesta storia è presa da uno delle mie One-shot che mi sono state cancellate. Izuku viene bullizzato tutti i giorni, mentre a casa cancella quel dolore infliggendosene altro. ma tutto questo dolore è destinato a fermarsi. Cosa succederà a Izuku? Vio...