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Erano passate le le due del mattino e io ed Eddie un ora fa ci eravamo messi sotto le coperte.

Ma anche se continuavo a girarmi e rigirarmi in cerca di una posizione comoda, quella notte sembrava proprio che addormentarmi fosse impossibile.

Eddie invece dormiva.
Non potevo vedere i suoi occhi chiusi dato che mi dava le spalle, ma potevo capire che si era addormentato dal suo respiro regolare che persisteva da oramai quaranta minuti.

Mi girai per l'ultima volta e mi costrinsi a chiudere gli occhi una volta per tutte, ma appena provai a farlo, qualcosa mi risvegliò di nuovo.

Un fastidiosissimo rumore di un continuo picchiettare sulla mia finestra mi ridestò dalla mia calma.
Sembrava che qualcuno stesse lanciando incontinuazione dei piccoli sassolini, battendo così forte che dopo un po si svegliò anche il ragazzo al mio fianco.

C: "Ma che ca-"

Aprì la finestra per vedere chi fosse, ma non feci a tempo a sporgermi per vedere chi fosse, che un sassolino mi colpì dritto in fronte.

C: "Aia!"esclamai sfregando con la mano la mia fronte.

Eddie si sporse al posto mio e "urlando" a tono basso -così da non svegliare nessun altro- chiese che ci facevano lì.

E: "Che ci fate voi qui?"

Non avevo ancora capito chi fosse, così mi affacciai anche io.

Erano i ragazzi, soltanto che sta volta Nancy e Robin non c'erano.
Solo Dustin, Max e Steve erano sotto la mia finestra.
Beh dopotutto me lo potevo aspettare, chi poteva essere a quell'ora se non loro.

C: "Anche a quest'ora?"chiesi con tono rimproverevole.

S: "Si! È importante!"

C: "Beh, aspetterete qualche ora, non posso farvi entrare adesso!"

M: "Ti prego Claudia!"mi supplicò la rossa.

Sbuffai rassegnata e dopo aver esitato per qualche secondo, alla fine mi decisi di scendere dal letto.

E: "Che fai?"

C: "Vado ad aprirgli! Tu resta qua!"

Lui annuì e io silenziosamente mi precipitai al piano di sotto per aprire la porta.

C: "Fate silenzio! Andate in camera mia!"gli ordinai, mentre io chiudevo di nuovo la porta.

Salirono le scale tutti e tre, uno dietro l'altro, ma appena Steve mise il piede su un asse del pavimento, questa iniziò a scricchiolare, facendoci così fermare tutti all'istante.

Diedi un colpetto a Steve sul braccio rinproverandolo con lo sguardo.

S: "Che c'è, non è colpa mia!"bisbigliò.

Li feci segno di proseguire e finalmente arrivammo in camera mia.

C: "Che cosa succede ora?"chiesi sempre sottovoce anche se la porta era chiusa.

M: "Sono stata maledetta!"sbottò all'improvviso la ragazza.

C: "Cosa?"

D: "Abbiamo trovato i fascicoli di Chrissy e Fred a scuola..."

M: "Ho i loro stessi sintomi: trauma passato, mal di testa, frequenti incubi...
E poi ad un tratto...ho sentito il rintocco di un orologio a pendolo..."iniziò a dire sconvolta.

E: "Un orologio?"

M: "Si, c'era un orologio a pendolo incastrato sul muro della scuola!"esclamò lei.

D: "Era un'alluccinazione, io e Steve non abbiamo visto niente!
Max è stata maledetta!"affermò Distin spiegando la situazione.

C: "Oh mio dio, che facciamo ora?"

~ Eddie the nutty Munson ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora