Capitolo ventiquattro.

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La ragazza ingoiò un nodo amaro e dopo essersi schiarita la voce, parlò.

<<Che tipo di conquiste?>> domandò la ragazza, portando una mano sulla guancia per nascondere la scia di una lacrima.

<<Lo saprai non appena ti alzerai>> rispose la donna, addolcendo il suo sguardo per poi lasciarle cadere la coperta sulle sue spalle; e in seguito spostarsi da lì.

<<E' qualcosa di bello?>> domandò la giovane, strofinando gli occhi.

<<Che cosa ti ho detto prima?>> disse la donna, portando della frutta sul tavolo.

<<Arrivo>> disse Eiren, asciugando la pelle delle sue guance.

Prima di uscire da quelle coperte, la ragazza aspettò qualche momento per far schiarire il rossore dei suoi occhi e solo in seguito, si aggiustò un po' i capelli e scese dal letto. Quando si rese abbastanza presentabile a livello emotivo, si girò e rifece il letto in completo silenzio.

<<Avvicinati, ce la tua frutta preferita>> disse Zyan, volandosi dalla ragazza.

<<L'uva? Dentro la radura c'è un vigneto?>> domandò la giovane, osservando il viso del ragazzo.

Ancora Eiren non si abituò del tutto alla vista del ragazzo e pensò che non avrebbe avuto più modo per farlo, poiché il suo compito stava giungendo alla fine e Zyan disse di non volerla vedere fuori da quella radura.

<<Sì, da questa mattina>> rispose Zyan, guardandola avanzare con un sorriso stampato in volto.

<<Oh, grazie!>> enfatizzò la giovane, prendendone un grappolo. <<Come sapevate che la preferivo?>> continuò, sedendosi all'inizio del tavolo.

Lucilla dette uno sguardo a Zyan, il quale sorrise e abbassò lo sguardo sulla grande ciotola piena di chicchi d'uva di due qualità: verdi e neri.

<<Pura intuizione>> rispose la donna, guardando la ragazza.

Eiren continuò a mangiare l'uva e nello stesso tempo, sebbene sorridesse agli altri, dentro si sentì tremendamente in pena. Nonostante ciò, passarono insieme la colazione senza parole tristi o comunque discussione che alimentassero le emozioni negative. Quando la ciotola fu completamente vuota e lo stomaco di Eiren pieno, i tre iniziarono a parlare della loro ultima missione.

<<Quindi noi cercheremo di fare una sola mossa?>> domandò Eiren, ritrovandosi la testa immersa nei piani di Lucilla e Zyan.

<<Proprio così>> rispose Zyan, annuendo.

<<Visto e considerato che lo stregone aiuta magicamente la tua profittatrice e nel frattempo fa lo stesso gioco con Zyan, dobbiamo puntare direttamente a lui per farla finita>> ricapitolò Lucilla, vedendo lo sguardo incerto di Eiren.

<<Siete sicuri che lui stia aiutando la profittatrice? Non vorrei fare un buco nell'acqua>> domandò la giovane, toccandosi lo stomaco gonfio.

<<Ne siamo più che sicuri, altrimenti non te l'avremmo detto>> rispose Zyan, sbuffando.

<<Va bene, ma come faremo a trovarlo?>> domandò Eiren, spostandosi dallo schienale della sedia.

<<Come suoi apprendisti, sappiamo tutti i suoi nascondigli e anche un modo per arrivarci>> rispose Zyan, tornando serio.

<<In realtà, vorrei farla pagare privatamente alla mia profittatrice. Perché se ci pensate, senza il suo ordine, il mago a me non avrebbe fatto nulla>> rifletté Eiren, pensando a quella faccia da schiaffi.

PATTO CON L'OMBRA FANTASMA DELLA MAGIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora