Capitolo 23

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Completa Fiducia

«Oh, Hayley, tesoro ...» mi dice sorridendo e appoggiandomi una mano sulla guancia.

«Nonna» la guardo con le lacrime agli occhi. Ha funzionato davvero? Sto per piangere dalla gioia.

«Lydia» sento la voce di Theo alle mie spalle «Sono davvero felice che tu stia meglio ... Ma adesso è meglio che vada, avete bisogno di passare del tempo insieme».

«Grazie Theo. Ringrazia anche il branco da parte mia»

«Sarà fatto» annuncia Theo, poi sposta lo sguardo su di me «Ciao, Hayley»

«Grazie» lo saluto.

***

La mattina dopo decido di non andare a scuola e dedicare la giornata a mia nonna che dopo tanto tempo è come se fosse tornata da me. Le preparo la colazione e poi ci sediamo sul divano a parlare, mi racconta di come ha sofferto nell'ultimo periodo, di come ha lottato per rimanere in vita, ha lottato con tutte le sue forze per arrivare a questo, per tornare da me. Mi sento così in colpa per quello che è successo, mi sento responsabile per ciò che ha passato. Non voglio perderla mai più.

«Sto bene adesso, Hay» mi mette una ciocca di capelli dietro l'orecchio «Smettila di piangere».

Non mi ero neanche accorta di stare piangendo. Mi asciugo velocemente le lacrime e le sorrido «Va bene, hai ragione, non ce n'è motivo».

Le racconto tutto ciò che si è persa in questo ultimo mese: la scuola, i miei allenamenti con Theo, nei quali sono particolarmente migliorata, la nostra gita alla Casa Abbandonata ...

«Sei stata alla Casa Abbandonata?» è sorpresa da questa notizia.

«Beh, sì, diciamo che era per una ricerca di scuola» scoppio a ridere «Dovrei consegnare la ricerca tra una o due settimane».

«Cosa avete scoperto? Avete trovato qualcosa? Non devi consegnare niente a scuola, loro collaborano con la Congrega, Hayley!» sta urlando, è spaventata a morte.

«Lo so nonna, lo sappiamo, non ti preoccupare, non consegneremo proprio niente. Abbiamo trovato dei disegni in una stanza, c'erano disegni di lupi, streghe, volpi-mannare ...».

«Kitsune» mi riprende con voce autoritaria.

«Lo so, lo so ... Kitsune» le rispondo facendole il verso e facendo ridere entrambe. Adoro poter vivere di nuovo dei momenti così con mia nonna.

«Bisogna fare attenzione con i Kitsune, bisogna imparare a saperli riconoscere e distinguere» mi mette in guardia.

«E come si riconoscono?» le chiedo curiosa.

«La cosa difficile non è riconoscerli, è saper capire di quali ti puoi fidare e da quali invece devi difenderti»

«Esistono diversi tipi di volpi-man» mi blocco «di Kitsune?»

«Principalmente due tipi, ma adesso non voglio parlarne. Voglio passare del tempo con la mia piccolina» mi sorride dolcemente e nonostante la mia curiosità e la mia voglia di risposte mi arrendo e le sorrido anche io.

***
Il mio telefono squilla, sullo schermo leggo il nome di Theo. «Pronto?»

«Hay» la sua voce è agitata «Devo mostrarti una cosa, credo sia arrivato il momento»

«Il momento? Di che parli?». Mia nonna mi sta guardando con sguardo interrogativo.

«Non c'è tempo, vieni al Covo. Ti ricordi la strada?» mi chiede di fretta.

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