Nuovi Amici
Mi alzo di soprassalto. Ho la fronte sudata e il battito accelerato. Come ogni notte prima di un giorno importante: ho avuto un incubo.
Cerco di fare respiri profondi, cerco di dimenticare ciò che ho appena sognato. È orribile. Perché i miei incubi sono tutti così orribili? Beh, altrimenti non si chiamerebbero incubi!
Ormai parlo con me stessa nella mia mente. Non ho molta compagnia e io sono l'unica persona con cui possa avere una conversazione decente.
Mi passo una mano tra i capelli e butto fuori l'aria dai polmoni, lentamente.
Accanto ai miei piedi c'è la mia gattina che sta ancora dormendo. Zampetta.
Non mi va di svegliarla, dorme così bene. La guardo e no riesco a non sorridere.Guardo la sveglia sul comodino. Sono le 6 di mattina. Tra 10 minuti mi sarei dovuta svegliare comunque, quindi decido di alzarmi e iniziare a fare colazione.
***
Esco di casa e inizio a camminare per la strada. Arrivo alla fermata dell'autobus e ci sono solo io. Sono le 6:40, quindi tra 5 minuti più o meno dovrebbe arrivare il mio autobus. Ho letto che il viaggio dura, più o meno, un'ora; dovrei arrivare davanti alla scuola verso le 7:40. Bene.
Mentre aspetto mi metto le cuffie. Spero che mi aiutino a calmarmi.
L'autobus arriva, salgo e vedo solo molti ragazzi e ragazze. Pochi adulti. La cosa non mi dispiace. Sarà tipo una linea scolastica, farà il giro delle scuole.
Trovo un posto a sedere e mi perdo a guardare fuori dal finestrino. A un certo punto sale una ragazza che mi sembra familiare. È molto magra e ha i capelli corti e ricci, porta gli occhiali e ha lo sguardo smarrito, un po' come me.
Quando si avvicina a dove sono seduta provo a parlarle.
«Non so perché, ma penso di conoscerti» le dico sorridendo. Ho bisogno di amicizie per affrontare questa giornata.In un primo momento è spaventata, ma poi la sua espressione cambia, mi guarda bene e poi mi sorride. «Hayley! Ma certo che ci conosciamo! Abbiamo fatto la scuola materna insieme! Te lo ricordi? Ti ricordi di me? Sono Maya!» dice eccitata. «Che bello rivederti!» continua a parlare con il suo solito sorriso sulle labbra.
Rimango un attimo a guardarla. Sì, i suoi lineamenti mi sono familiari e ha anche un odore familiare. Non so perché, ma ultimamente ho sviluppato un notevole olfatto, mi ricordo gli odori di tutte le persone che incontro. È ... Strano. Ma adoro il suo odore, profuma di orchidea.
«Certo che mi ricordo di te, Maya! Sono contenta di vederti anche io» sorrido cercando di non esagerare, l'ho appena rivista dopo 10 anni ... È passato molto tempo.
Mi sposto verso il finestrino e le offro il posto sull'autobus accanto al mio. «Vuoi sederti?»
«Sì, grazie. Allora, te la passi bene? Immagino vada tutto alla perfezione» ha un sorriso innocente. Non lo sa, non ne ha idea.
La guardo e aspetto qualche secondo, sento lo stomaco chiudersi e la gola inizia a bruciare. No, non posso piangere adesso, devi essere forte Hayley.
«Non hai saputo ...» dico velocemente, spero non si accorga della mia voce strozzata. «Non hai saputo dei miei genitori?» finisco la frase anche se mi fa male il solo pensiero di averli persi. Per sempre.
Lei mi guarda con aria interrogativa, ma poi il sorriso sparisce dalle sue labbra e viene sostituito da un'espressione sorpresa e triste. «Oh Dio. Come ... Come è successo?» chiede interessandosi.
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Diversa
WerewolfTutto era normale, finché non scoprii la verità. Adesso capisco perché mi sentissi così diversa. Lo sono davvero. Non sono una di loro, non sono come loro, io non sono umana.