Capitolo 19

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Ma Che Cosa E' Successo Veramente?

Theo si addentra nella casa buia e io lo seguo, standogli molto vicina, come appunto mi ha detto di fare e non ho obiettato. All'improvviso una folata di vento freddo attraversa la stanza d'ingresso e mi fa accapponare la pelle, un'altra folata e la porta si chiude all'improvviso, cigolando in modo raccapricciante.

«Oh merda!» esclamo spaventata a morte girandomi di scatto verso la porta appena chiusa. «Non è che hai dimenticato di dirmi qualcosa? Tipo che è una casa infestata?!» urlo.

«Shh» mi zittisce mettendomi l'indice sulle labbra «Non dirmi che hai paura?»

«Tu no?» gli chiedo sorpresa. Lui scrolla le spalle. «E poi perché dovrei fare silenzio? Chi potrebbe mai sentirci qui?» dico gesticolando nervosamente mentre avanziamo verso le scale dell'enorme Casa Abbandonata.

«Non vorrai mica attirare l'attenzione degli spiriti ...» mi guarda con un sorriso compiaciuto sulle labbra.

«Gli spiriti?» urlo di nuovo. «Theo, non è divertente»

Theo si gira verso di me «Non sto scherzando, quando i 12 lupi del nostro antico branco sono morti qui dentro le streghe hanno fatto in modo che gli spiriti delle altre streghe morte venissero qui a vegliare sulle anime dei nostri lupi morti. Quindi cerca di non infastidirle più di quanto tu non abbia già fatto, non amano la confusione, non ci daranno noia se noi non daremo noi a loro, capito?». Continua a camminare lungo il corridoio e mi prende una mano per tenermi vicina a lui mentre saliamo le scale.

«Quindi non stavi scherzando quando parlavi dell'esistenza delle streghe e tutta quella roba lì?» mi sforzo di sussurrare.

Theo si gira improvvisamente verso di me, sgrana gli occhi, poi si guarda freneticamente intorno, non succede niente. Poi all'improvviso un cigolio di una porta e altri rumori metallici.

«Stai attenta a ciò che dici, le streghe sono molto suscettibili. Se continui ad insultarle non ne usciamo vivi da qui, smettila» mi fulmina e mi stringe la mano ancora più forte mentre continuiamo a salire.

«Scusa, non era mia intenzione offendere nessuno» dico con non molta convinzione. Ancora devo accettare l'esistenza di altre creature oltre a me, ma simili in un certo senso.

«Che cosa stiamo cercando esattamente? Non ci sono mobili qui, non ci sono quadri o altri oggetti che potrebbero fornirci informazioni utili» chiedo sconsolata.

«Sai Hayley, ci sono cose che neanche il fuoco può cancellare»

Entriamo in una stanza al primo piano, è molto ampia ed il soffitto è estremamente alto, ci sono degli ampi fori sulla destra che ci permettono di vedere il cielo notturno di Shirving Hills, un tempo dovevano esserci delle finestre. Probabilmente era la sala da pranzo. La debole luce della luna investe la stanza mostrando dei segni per terra e sulle pareti, come incisioni sulla pietra, mi inginocchio sulla fredda pietra e sfioro uno di quei segni con le dita. «Questo sembra un graffio» dico a Theo che è un po' più avanti di me.

Lui si avvicina e si inginocchia davanti a me «Oh sì, qualcuno quella notte si è trasformato. Beh questo conferma la presenza dei lupi in questa casa, un altro indizio che la Congrega non deve avere». Theo serra i pugni e si alza, avviandosi verso la porta dalla parte opposta della stanza.

«Ma non pensi che lo sappiano già? Insomma, saranno già stati qui dentro, avranno visto questi segni ... Non è stato difficile trovarli» ipotizzo.

«Ricordi quello che ti ho detto poco fa? Gli spiriti delle streghe sorvegliano questa casa, se pensi che facciano entrare chiunque ti sbagli di grosso. Hanno fatto entrare noi perché siamo dei lupi, farebbero entrare altre streghe, ma non credo proprio che lascino entrare quelli della Congrega» mi istruisce Theo.

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