Capitolo 27

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Dolce Risveglio

La luce calda del mattino mi arriva fino agli occhi e mi costringe ad aprirli leggermente. La prima cosa che vedo è tanto verde, lentamente metto a fuoco e riconosco l'erba, in lontananza vedo degli alberi e mi accorgo di essere dentro ad una sorta di piccola grotta. Ho dormito nel bosco.

Improvvisamente mi accorgo della presenza di un altro respiro, quindi rotolo su me stessa per girarmi verso l'interno della grotta. Questa parte è meno illuminata, ma dopo qualche istante riesco a distinguere una figura. Theo. Ed è completamente nudo.

Sussulto e mi giro di scatto confusa. Perché è nudo? Poi un lampo di terrore mi attraversa la mente e realizzo che durante la trasformazione di ieri sera ho rotto tutti i vestiti, come probabilmente ha fatto anche lui, quindi, terrorizzata e pregando di essermi sbagliata, abbasso lo sguardo e noto che sono anche io completamente nuda. Merda!

«Buongiorno» la voce di Theo, tutta roca e ancora assonnata, mi raggiunge le orecchie e il terrore divampa in me. Il mio sussulto di prima ed i miei movimenti devono averlo svegliato. Merda. Merda. Merda. Speravo di andarmene prima che lui si svegliasse.

«Scusa, mi sono dimenticato di dirti che ogni mattina dopo una luna piena è così. Non ti imbarazza, vero?» mi chiede stiracchiandosi.

«A morte» rispondo concisa.

Theo sospira «Lo immaginavo» soffoca una risata «Ma devi sapere che io sono gentiluomo».

«Ah si?» non riesco a capire se è solo sarcastico o magari mi farà la grazia di chiudere gli occhi mentre me ne vado.

«Non ti preoccupare, ho pensato a tutto. Ecco a te» non fa in tempo a dirlo che mi piombano addosso dei vestiti. «Sai ieri ho fatto un salto qui a controllare che fosse tutto a posto, che il luogo fosse sicuro e a lasciare qualche vestito. Pensavo che ti avrebbe fatto piacere».

«Grazie mille» dico sollevata «Ora potresti ... Ecco, potresti girarti? Così mi vesto».

«Ma certamente» rotola verso l'interno della grotta, ma continua a parlare «Scusa se non ti ho preso delle scarpe, non ho idea del numero che porti, ma d'altronde non pensavo che ti sarebbe scocciato tornare a casa a piedi scalzi. Insomma, siamo lupi» ride di gusto.

Prendo freneticamente la maglia che mi ha lanciato poco prima Theo e me la infilo, mettendomi seduta dato che di alzarsi non se ne parla, questa grotta è davvero troppo bassa. Mi fermo un secondo ad annusare la maglia che mi sono appena messa ... porta l'odore inconfondibile di Theo. Lui continua a parlare proprio nel momento in cui mi accorgo che ... «Scusami anche per l'intimo, non ho idea della taglia che porti e poi non avevo tempo di andare a comprarti niente, tantomeno avevo intenzione di chiedere dell'intimo in prestito. Ho paura che dovrai accontentarti dei miei boxer per arrivare fino a casa tua».

Prendo in mano i boxer proprio mentre parla ed esito ad infilarmeli. «Tranquilla, sono puliti» mi rassicura. Faccio un respiro profondo ed un po' a fatica me li metto, poi mi infilo anche i pantaloni e sono finalmente pronta. «Ora puoi girarti gli dico» mi giro anche io verso di lui e scopro con sorpresa che anche lui si è già vestito. Per fortuna.

«Andiamo?» mi chiede sorridendo.

«Andiamo» rispondo ricambiando la sua felicità. Sono contenta che questa mattinata non si sia rivelata un incubo peggiore della sera prima.

Appena usciamo dalla grotta veniamo investiti dalla brillante luce mattutina. Gli uccellini cinguettano e si riescono persino a scorgere gli scoiattoli correre e rincorrersi sui rami, da un albero all'altro. Il sole fa persino sembrare il verde dell'erba e delle foglie ancora più verde, tutto questo ha un profumo così inebriante che ispira felicità.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 17, 2017 ⏰

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