Capitolo 22

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Il Covo e la Cura

Usciamo dal cancello di casa mia e appena fuori mi fermo, non so dove andare, guardo Theo come per chiedergli dove dobbiamo andare, ma lui ha già capito tutto. Mi supera e mi dice con voce autoritaria «Cerca di non rimanere indietro, Turner».

Ci stiamo dirigendo verso il bosco, lo capisco dall'odore familiare degli alberi e delle foglie. Quanto amo questo profumo, mi fa sentire come se il bosco fosse casa mia!

Improvvisamente Theo si ferma e chiude gli occhi, rivolge il volto verso il cielo e inizia a respirare più rumorosamente. «Theo, cosa stai facendo? Dobbiamo muoverci» lo esorto.

Non mi da' segni di risposta. Niente. Mi avvicino ma sembra come se fosse in uno stato di trance. Gli afferro un braccio ed è come se si svegliasse improvvisamente, sbarra gli occhi e mi guarda. Tolgo istintivamente la mia mano dal suo braccio.

«Ho informato il branco che stiamo andando al nostro luogo di ritrovo, stanno venendo anche loro»

Resto perplessa. Ma come ... Mi sta dicendo che ha appena comunicato con il branco? In quel modo? «Cosa hai fatto?» gli chiedo spiegazioni.

«Oh, non ti preoccupare, è una cosa da lupi. Possiamo parlarci tra membri del branco tramite una sorta di comunicazione mentale. Te lo insegnerò quando sarai un lupo completo, adesso muoviti» inizia camminare velocemente e io lo seguo.

Ci addentriamo nella parte più fitta del bosco e diventa sempre più difficile seguire il passo veloce di Theo. «Aspetta! Tu non mi hai mai detto dove si trova esattamente il luogo di ritrovo del branco, anzi, non sapevo neanche che esistesse»

«Beh, ora lo sai. Nessuno deve sapere dove si trova, specialmente i cacciatori» mi lancia un'occhiata e capisco che si riferisce a Colin. Mi zittisco e lo seguo, non ho voglia di iniziare l'ennesima discussione su Colin. «Comunque non ti preoccupare, manca poco» mi informa.

I miei piedi iniziano a farmi male e ho non ho quasi più fiato quando vedo davanti a me un enorme spiazzo nel bel mezzo del bosco. Wow ... C'è una villa enorme e bellissima, interamente fatta di mattoni rossi; le pareti esterne sono ricoperte di piante rampicanti, giusto per mimetizzarsi meglio con il verde del bosco. Mi meraviglio che nessuno al di fuori del branco sia a conoscenza di questa meraviglia, non è facile farla passare inosservata ... Eppure ...

«Siamo arrivati. Benvenuta al Covo»

***

«Arriviamo subito al punto» dice Theo con il suo tono rigido e imponente.

Sono seduta al tavolo della sala più grande della villa, quella al piano terra dove immagino si tengano tutte le riunioni del branco. Il tavolo in mogano è semplicemente enorme, ci sarebbe posto per minimo altre 20 persone. La sala è ben illuminata grazie alle grandi finestre che ci sono sul lato lungo della stanza, quello opposto è ricoperto di quadri e specchi e il soffitto è molto alto con un lampadario in oro che si trova esattamente sopra il centro del grande tavolo. E' mozzafiato.

Oggi qui c'è tutto il branco al completo, tranne mia nonna, l'Alfa. Theo Davis siede a capotavola e io sono alla sua destra, alla sua sinistra c'è Steffy Nolan che continua a lanciarmi occhiatacce, accanto a lei siede Miles Gray e poi i genitori di Steffy, mi pare di ricordare che si chiamino Aimee e Sean Nolan, di fronte a loro siedono i genitori di Miles, Deborah e Nicholas Gray, se non mi ricordo male. I genitori di Theo non ci sono e ho paura di fargli domande sull'argomento, quindi per il momento ascolto il suo discorso.

«Qualche giorno fa sentii voi quattro» si rivolge ai genitori di Steffy e Miles «parlare di una possibile cura»

«Sì» inizia Nicholas «stavamo pensando ad un modo per salvare Lydia»

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