La Commemorazione
La mattina la sveglia suona e mi sveglio, apro gli occhi e alzo la testa, mi guardo e mi rendo conto che sono ancora vestita come la sera prima. Lascio cadere la testa sul materasso e faccio un respiro profondo.
È il giorno della commemorazione di Liv.
Fisso il soffitto per qualche secondo e poi, non so come, trovo la forza per alzarmi.
Mi lavo velocemente e mi metto degli altri vestiti, faccio colazione, prendo il mazzo di rose per Liv ed esco di casa.
Tutti sull'autobus mi guardano in modo strano, ma non mi interessa.
Appena Maya mi raggiunge inizia a parlare, penso che mi dovrò abituare a fare finta di ascoltare i suoi discorsi infiniti di cui non mi interessa niente.Scendiamo dall'autobus e incontriamo gli altri ragazzi. Tutti insieme andiamo al bar, suona la campanella e mentre iniziamo a salire le scale, dico «Allora ci troviamo tutti in aula magna alle 9.00». I ragazzi annuiscono. Ognuno va nella propria classe.
***
La professoressa parla, ma non mi interessa, riesco solo a pensare a Liv.
Will prova a parlarmi, ma faccio finta di essere sotto a una campana di vetro, non voglio parlare con nessuno, non ce la posso fare. So che se lo facessi, scoppierei a piangere e non posso permettermi di piangere.***
La campanella suona e scendo le scale, l'aula magna è nel seminterrato. Davanti alla porta trovo gli altri ragazzi e tutti insieme entriamo. Ci sono tutte le sedie e alla fine c'è un leggio con un microfono, accanto un tavolo con la foto di Liv. Andiamo ad appoggiare i mazzi di rose accanto alla sua foto e ci sediamo nelle prime file.
Entra il preside Smith con accanto un ragazzo. È un ragazzo decisamente più grande di me, ma c'è qualcosa che mi attrae. Quando lui gira lo sguardo e i suo occhi trovano i miei mi rendo conto che lo stavo fissando. Distolgo subito lo sguardo e faccio un respiro profondo, quando torno a guardarlo, vedo che mi sta sorridendo.
Il preside va al leggio e inizia a parlare di Liv, tutti lo ascoltano attentamente e c'è già qualcuno che piange, compresa Ruby.
Non capisco neanche perché quel ragazzo sta lì affianco al preside. Chi è quel ragazzo alto, dai capelli neri e occhi azzurri?Dopo un po' tutti i miei amici sono in lacrime e anche io sento che sto per lasciarm andare come loro, mi viene l'idea di poter dire qualche parola per Liv, anche se non l'ho conosciuta affatto, però mi sembra giusto dire qualcosa da parte mia e dei suoi amici.
Torno alla realtà solo quando sento il preside dire «Passo la parola a Colin Jones, il fratello di Liv Jones». Lo invita al leggio e lui inizia a parlare della sorella. Non avevo idea che lui potesse essere il fratello di Liv.
Il mio cuore inizia a battere molto velocemente e mi sale un brivido di freddo. Istintivamente tiro su la zip della felpa fino al collo e involontariamente copro la collana.
La parlata di Colin mi distrae dal vero motivo per cui sono lì, mi concentro solo su di lui, sono estasiata dal suo accento, dal suo modo di ammaliare le persone e dalla sua eleganza.
Wow, il ragazzo ci sa fare!
Una volta finito il suo discorso, di cui non ho ascoltato una parola, il preside Smith riprende la parola «Qualcuno vuole dire qualcosa? Qualcuno vuole condividere qualche altra parola riguardo Liv Jones?»
Mi alzo e, senza dire niente, mi dirigo verso il leggio. Esito un po', non so esattamente cosa dire ma sento dentro di me che lo devo fare, per Liv.
Mi schiarisco la voce per prendere un po' di tempo.
«Buongiorno a tutti» sorrido a tutte le persone che sono sedute davanti a me, o almeno ci provo. Sono tutti seduti lì ormai da mezz'ora, hanno già lo sguardo spento e gli occhi rossi dal pianto, sono distrutti e l'ultima cosa che voglio è peggiorare le cose.
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Diversa
WerewolfTutto era normale, finché non scoprii la verità. Adesso capisco perché mi sentissi così diversa. Lo sono davvero. Non sono una di loro, non sono come loro, io non sono umana.