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Ero a casa di mia zia, non era passato molto da quando mio padre mi aveva picchiata, mi ero assicurata che se ne fossero andati prima di andare da lei, non volevo avere altri incontri spiacevoli.

I lividi erano scuri ma piano piano se ne stavano andando, anche se continuavo a coprirli con il correttore, soprattutto al lavoro, non volevo farmi vedere così dai clienti.

-Ale, mi dispiace così tanto- mia zia aveva le lacrime agli occhi ed aveva iniziato a piangere quando mi aveva abbracciata, stringendomi a se con tutte le sue forze. -davvero io non sapevo di tutto questo. Volevo solo aiutarvi a riavvicinarvi ma non immaginavo...-
-non preoccuparti zia, non potevi saperlo. Hanno sempre fatto la faccia dei genitori perfetti quando in realtà sono l'opposto-
-se lo avessi saputo prima ti avrei portata via da quella casa. Oddio Ale, non riesco ad immaginare quello che hai passato-
-é ok adesso, sta tranquilla. Ti prego solo che se dovessero tornare o chiamarti non dargli più mie informazioni. Digli che mi sono trasferita e che non sai dove perché ho chiuso i rapporti anche con te. Non devo più esistere per loro-
-certo tesoro, farò di tutto per tenerti al sicuro. Puoi contare su di me, su di noi, anche con Bea, davvero. Sai che questo é il tuo posto sicuro-
-grazie mille- e questa volta ero stata io ad abbracciarla.
Avevo passato il resto della giornata a casa di mia zia ed avevo cenato insieme a lei e il resto della famiglia.
Quanto avrei desiderato una madre come lei...

-

In questo periodo mi sentivo molto sola, erano passati quattro mesi da quando avevo incontrato i miei genitori e in questo periodo stavo cercando di cambiare la mia vita.

Josh, il mio capo, era tornato da Liverpool anche se per un breve periodo, aveva deciso di trasferirsi definitivamente là, era tornato per fare delle nuove selezioni al lavoro.
Kris era la nuova responsabile, mentre io avevo un orario di lavoro ridotto in quanto avevo iniziato l'università e studio e lezioni mi portavano via tantissimo tempo. Quindi c'erano due nuove ragazze in negozio, molto carine e gentili con cui avevo allacciato subito i rapporti, che venivano anche in soccorso di Kris, per non dover fare giornata piena.

L'università andava bene, ero riuscita ad entrare nel corso di scienze dell'educazione, anche se era abbastanza complicata.
Però ero felice di questo nuovo inizio e determinata a portarlo a termine.

Ma ora arriviamo al punto che interessa a tutti: Niall.
Con lui le cose erano strane, da quando ci eravamo quasi baciati a casa mia si era un po' distaccato. Forse avevamo affrettato le cose? O forse aveva capito di non provare nulla per me.
Ci eravamo visti solamente un altro paio di volte a casa sua e poi era partito per l'inizio del tour in America e non ci eravamo salutati.
Non gli ho mai scritto da quando é partito, non volevo disturbarlo, visti i suoi impegni. Sbaglio forse? O forse no, altrimenti mi avrebbe scritto lui se gli faceva piacere.

I miei pensieri erano stati distratti dal cellulare che continuava a suonare.

K: ragazzeee vi va di uscire
     stasera??

J: si!! Andiamo all'ABQ?

K: a me va bene! Ho sentito parlare
     benissimo di questo locale

M: anche per me va bene!
      Si, quel locale é meraviglioso.
      Stasera alle 10?

J: per me é perfetto

K: anche per me... Ale? Ci sei o
     continui a studiare sempre?

A: hei ragazze! É perfetto, ci sono
     anche io. Cosí mi distraggo un
     po'! :) A stasera

Just Us | Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora