13.

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Il mio compleanno era arrivato, mi era sempre piaciuto festeggiare con le persone a cui volevo più bene al mondo. Anche se molti compleanni passati non erano andati molto bene.
In alcuni, il mio desiderio prima di soffiare sulle candeline era quello di morire. Di essere portata via da tutta la sofferenza che la mia famiglia mi stava facendo vivere.
Ma questa volta non sarebbe successo, avevo lasciato indietro i vecchi e tristi ricordi per concentrarmi sul prestente.
Mia zia infatti era stata la prima ad organizzare una cena per me, aveva prenotato nel mio ristorante preferito, infatti era proprio lí che sarei andata stasera.

A Londra faceva veramente freddo e la neve era già scesa molteplici volte imbiancando tutte le strade della città. Alla gente però non sembrava importare piú di molto, tutti camminavano veloci con la testa bassa incuranti di cosa stesse succedendo intorno a loro.
Mi ero stretta di più nel mio cappotto mentre, fuori casa, aspettavo l'arrivo di mia zia.

Al ristorante c'eravamo tutti: mia zia, mio zio, Beatrice, Kris, Jane ed Erika.
Ero contenta che lei avesse pensato a tutti, voleva farmi sentire speciale e amata. Anche se già mi sentivo così.
In questi mesi mia zia si é preoccupata molto per me, soprattutto dopo quello che era accaduto con i miei genitori e lei che non ne sapeva nulla. Mi voleva proteggere a tutti i costi e sapevo che avrebbe sacrificato la sua vita per me, così come lo avrebbe fatto per Beatrice. Non mi vedeva come sua nipote, mi considerava come una figlia, la sua seconda figlia.

Stavamo ridendo e scherzando mentre cenavamo quando il mio sguardo era finito su qualcuno che stava passando vicino al nostro tavolo: Niall.
Era rientrato dall'America, molto stanco e non l'avevo disturbato più di tanto, volevo si riposasse il più possibile in vista della leg europea.
Anche lui mi aveva vista, i suoi occhi puntati nei miei e aveva accennato ad un piccolo sorriso. Poi accompagato da un cameriere si era seduto al tavolo davanti al nostro insieme ad un paio di amici. Prima di sedersi però, si era girato ed aveva guardato verso il nostro tavolo ed aveva chiesto gentilmente ad un suo amico, già seduto, se potevano fare scambio di posto.
Ora lo avevo difronte a me, in mezzo ai miei zii. Non sapevo esattamente come sarebbe potuta finire questa serata.
-oh mio dio- aveva detto Kris seduta di fianco a me -é difronte a noi- mi aveva dato una gomitata
-già- mi ero promessa di non guardare nella sua direzione, altrimenti sarei morta sul colpo, nel vederlo lì seduto così perfetto. Ma nonostante ciò sentivo il suo sguardo su di me.

Niall aveva notato che Kris lo stava guardando e le aveva accennato un sorriso e sventolato la mano per salutarla. Lei stava cercando di controllarsi -secondo te si ricorda di me?- avevo fatto spallucce -forse- le avevo risposto.

La cena stava andando alla grande, ogni tanto incrociavo lo sguardo di Niall, anche lui si stava divertendo con i suoi amici ed ogni volta che lo sentivo ridere o lo vedevo sorridere, il mio cuore perdeva un battito. Non avrei mai superato la mia cotta per lui.

Le luci erano diventate più soffuse e un cameriere si stava dirigendo verso di noi con una torta in mano, le candeline illuminavano la stanza e mia zia mi indicava per far capire di chi fosse il festeggiato. La torta era stata posizionata davanti a me e non avevo potuto non alzare lo sguardo verso Niall, mi stava sorridendo in un modo dolcissimo, mentre io mi scioglievo come la cera delle candeline.
-tanti auguri tesoro- aveva detto mia zia accarezzandomi la mano -un desiderio prima di soffiare- e avevo chiuso gli occhi, desiderando solo una cosa: essere felice ed essere amata. Poi avevo aperto nuovamente gli occhi e soffiato spegnendo le candeline, le luci del locale erano tornate intense ed io ero veramente felice, come non mi sentivo da tanto.
La torta era stata portata via di nuovo, per essere tagliata e poi servita e mentre aspettavamo avevo iniziato a scartare i regali.
I miei zii insieme a mia cugina mi avevano regalato un bellissimo paio di orecchini con delle pietre lilla, a ricordare l'ametista abbinati ad un braccialetto. Beatrice, a parte, mi aveva regalato un album vuoto, dove potevo scrivere e attaccare fotografie, insomma per racchiudere tutti i miei momenti più belli e tenerli come ricordo.
Le mie colleghe invece, tutte insieme, mi avevano regalato una borsa di jaquemus, anche questa di colore lilla. Chissà forse si è capito che è il mio colore preferito?
-ragazze ma siete pazze?- avevo chiesto. Quella borsa non costava poco e avevano speso tutti quei soldi per me! -grazie davvero- avevo sorriso con le lacrime agli occhi.
-figurati! Siamo contente ti piaccia- aveva detto Jane.
Avevo ringraziato tutti, abbracciandoli uno per uno e quando mi ero seduta di nuovo avevo preso il mio cellulare dalla borsa, volevo scattare una foto. Ma la prima cosa che avevo visto appena acceso lo schermo erano dei messaggi da parte di Niall, avevo abbassato la luminosità per evitare che qualcuno potesse vedere, soprattutto Kris.

Just Us | Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora