29.

263 5 0
                                    

Ero tornata a casa dall'ospedale, ancora non mi sentivo bene al cento per cento ma stavo sicuramente meglio...fisicamente. Non mentalmente, infatti quei due giorni in università erano stati inutili, pensavo mi aiutassero a distrarmi a concentrarmi solo sulle lezioni, invece no. Avevo passato due giorni a chiudermi in me stessa e continuare a pensare. Avevo anche quasi ignorato del tutto Niall, con qualche scusa gli dicevo che ero impegnata e che non potevo vederlo, invece mi ritrovavo rannicchiata sul letto del mio appartamento a piangere.

Quel sabato mattina mi ero trascinata a forza giú dal letto quando il campanello era suonato.
Il sorriso splendente di mia zia, sulla porta, era scomparso appena mi aveva vista.
-tesoro, che succede?- subito era entrata in casa e mi aveva abbracciata, eravamo rimaste in quella posizione, in piedi all'ingresso, per qualche minuto e il suo abbraccio era super confortevole, ne avevo bisogno.
Aveva alzato la testa dalla mia spalla, solo per allontanarsi leggermente da me e guardarmi negli occhi.
-é successo qualcosa con Niall?- avevo scosso la testa -con l'università?- dinuovo avevo negato -Kris? Il lavoro?-
-no, nulla di tutto questo-
-e allora cosa?- l'avevo accompagnata fino al divano, dove ci eravamo sedute una difronte all'altra. Lí avevo preso un respiro profondo ed iniziato a raccontare quello che era successo negli ultimi giorni... Mia zia si era portata una mano davanti alla bocca, incredula per quello che era accaduto, mi aveva abbracciata piú volte e baciato la fronte, in segno di supporto
-sai tesoro, forse é stato meglio così, non lo sapevi e non ti ci sei affezzionata- e si aveva ragione, era lo stesso pensiero che avevo avuto anche io ma faceva male lo stesso.
-probabilmente non lo sai ma anche io ho perso un figlio... Anzi era una bambina.- la mia bocca si era spalancata, no non sapevo che mia zia avesse perso una figlia -solo che io lo sapevo, la gravidanza era quasi al termine, mancavano solo tre giorni alla nascita- cosa? -é successo qualche anno dopo l'arrivo di Beatrice, eravamo così felici di avere un'altra figlia, anche perché l'avevamo cercata con non poche difficoltà... Era tutto pronto a casa, un nuovo lettino, dei nuovi vestiti, nuovi giochi... Poi una mattina ho sentito una fitta, diversa da quelle che solitamente sentivo, poi non ho sentito più movimenti. Io e tuo zio siamo andati in ospedale e dopo varie ecografie ed esami ci hanno detto che non c'era nulla da fare, se non indurre il parto e far nascere una bambina morta, che si era strozzata con il cordone ombelicale troppo lungo- stavo piangendo, non riuscivo nemmeno ad immaginare il dolore che mia zia ha provato, portare avanti una gravidanza per nove mesi e a tre giorni dal parto ricevere una mazzata del genere. Probabilmente io non mi sarei mai ripresa. -qualche giorno più tardi, dopo essere tornata a casa dall'ospedale, tua madre mi disse di essere incinta di te. Sembrava come un segno del destino e quando sei nata sei stata chiamata come io volevo chiamare mia figlia- ero nuovamente senza parole, perché non avevo mai saputo nulla di tutta questa storia?
-sei stata la prima nipote a nascere e l'unica femmina- vero -sentivo come se ci fosse un pezzo di me in te, fino a quando sono rimasta in Italia, sono stata al tuo fianco il più possibile e Dio solo sa quanto mi dispiace per quello che hai passato tesoro, se lo avessi saputo prima ti avrei portata via da là.
Quando sei venuta a Londra il cuore mi é scoppiato di gioia. Quando sei stata a casa nostra mi sembrava di aver chiuso un cerchio, mi sembrava di avere quella figlia che é andata via troppo presto- l'avevo abbracciata con tutta la forza che possedevo. Mia zia era un angelo e nei miei confronti era stata sempre meravigliosa, come lo é tutt'ora.
-sei la madre che ho sempre desiderato- avevo detto interrompendola -ogni volta che a casa mi succedeva qualcosa pensavo sempre a te, pensavo a come mi trattavi e che sicuramente non mi avresti mai fatto del male. Ma ero piccola e non capivo molto bene la situazione, altrimenti sarei scappata prima e sei sempre stata tu, ogni volta che volevo andare via pensavo solo a te. E l'hai fatto, mi hai salvata dalla mia famiglia, mi hai accolto senza problemi, senza farmi sentire un peso, mi hai fatto sentire come se fossi tua figlia, mi hai dato l'amore che mi era mancato in tutti quegli anni e non posso che ringraziarti- ci eravamo strette nuovamente in un abbraccio e lasciato andare le emozioni...

N: amore, come stai?
   
     Sono appena rientrato a casa
     mi faccio una doccia e vengo
     da te, va bene? Mi manchi

    Posso rimanere da te stasera?

    Ci prendiamo una pizza?

Niall era davvero premuroso e carino, mi stavo mordendo il labbro inferiore mentre leggevo i suoi messaggi.
E si, era mancato anche a me. Ero stata un po' stupida ad evitarlo in questi giorni...

A: ciao amore, sto meglio. Tu?

     Mi manchi anche tu e ti aspetto
     a braccia aperte!

     Non devi chiedere se puoi
     fermarti stasera, puoi fare tutto
     quello che vuoi!!

     Sai che non dico mai no ad una
     pizza, però scelgo io!!

N: ti amo tantissimo ❤️

     Ci vediamo tra poco :)

Cosí avevo deciso anche io di andarmi a fare una doccia, solo dopo aver sistemato l'appartamento.
Uscita dalla doccia mi ero vestita, indossando come sempre i miei vestiti confort, ovvero una tuta. Avevo pettinato i capelli e realizzato due trecce che partivano dall'alto della mia testa, fatto skincare ed aspettato l'arrivo di Niall.

Niall da super fidanzato che ormai mi conosceva benissimo, era arrivato con delle monoporzioni di cheesecake ai frutti di bosco, la mia torta preferita... Le avevo messe nel frigorifero e dopo esserci seduti sul divano, avevamo ordinato le nostre pizze.

Avevamo deciso di cenare sul tetto, io avevo preso le pizze mentre Niall stava portando la sua birra e la mia Coca-Cola, ci eravamo seduti a terra con le schiene poggiate contro il piccolo muretto ed ammirato il tramonto estivo.
-dovremmo cenare più spesso qui sopra, é bellissimo- aveva detto Niall
-già, mi piace stare qui- e mi vennero in mente le parole di Kate, quando mi aveva detto che le piaceva venire qui sopra a pensare, scovare i dettagli della città e rilassarsi. In paio di notti sono uscita sul tetto, c'era la luna piena e mi ero messa ad ammirare tutte le cose illuminate da essa, in silenzio, come tutto il resto della città che dormiva.
-come stai?- aveva chiesto Niall -davvero- quella parola mi aveva fatta bloccare, voleva la verità
-sto- avevo risposto appena finito l'ultimo pezzo di pizza -continuo a pensarci, questo é il problema. Però oggi ho visto mia zia e mi ha raccontato delle cose e sto meglio ora...-
-ti dirò la verità, anche io continuo a pensarci. Però andrà meglio, ne sono sicuro. Anzi come hai detto tu una volta, magari l'universo ha dei piani migliori per noi. Sono sicuro che la prossima sarà la volta buona e non vedo l'ora che accada. Non vedo l'ora di creare una famiglia con te, di passare il resto della mia vita con te. Perché ho capito Ale, che tu sei la donna che voglio al mio fianco per sempre. Non ho mai avuto un sentimento così tanto forte per qualcuno come con te- stavo guardando Niall, con gli occhi pieni di lacrime, lacrime di gioia. Perché in questo momento il mio cuore era felice, felice di sentire quelle parole.
E si, ero sicura che l'universo avesse in serbo qualcosa di grande per noi.

______________
Hello!!

Nuovo capitolo, un po' corto ma é un capitolo di passaggio :)

Cosa ne pensate fino ad ora della storia??

Just Us | Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora