18.

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Non potevo credere a quello che era successo poco fa. Forse una delle cose più belle della mia vita.
Ero andata a farmi una doccia veloce e quando ero uscita dal bagno avevo trovato Niall, con indosso solo i suoi boxer, seduto sul bordo del  mio letto, entrambi avevamo sorriso e lui mi aveva fatto segno di raggiungerlo, mi aveva fatta sedere sulle sue gambe e dato un bacio a stampo
-sei bellissima-
-tu di più occhi belli- avevo detto e lui aveva sorriso come non mai. Ormai quello era diventato il suo soprannome, lo avevo appena deciso.
-potrei venire di nuovo se lo dici ancora- aveva detto ridendo, contagiandomi.
-Niall!- lo avevo ripreso
-è la verità, è bello sentirti parlare in italiano- mi ero alzata dalle sue gambe ed ero andata a recuperare il mio telefono sulla scrivania, poi ero tornata vicino a lui e gli avevo mostrato che stavo cambiando il suo nome nella rubrica
-mi hai salvato con un cuore?- aveva chiesto
-mhh.. si..- avevo risposto imbarazzata, era stata una cosa stupida?
-oh, anche io- aveva detto ridendo e no, non era una cosa stupida. Anzi, mi aveva abbastanza stupito il fatto che avesse salvato il mio nome con un cuore, non me lo aspettavo.

Dopo essermi cambiata, mentre Niall era rimasto con indosso solo i suoi boxer, ci eravamo sdraiati sul mio letto sotto le coperte.
La mia schiena e la mia testa contro il suo petto mentre mi teneva stretta tra le sue braccia e le dita delle nostre mani giocavano insieme intrecciate. Eravamo così, in silenzio, senza dire una parola, entrambi con il sorriso sul volto.
-Niall?-
-mh-
-posso chiederti una cosa?-
-si, certo- ero in ansia a fare quella domanda e nemmeno sapevo perchè gliela stavo facendo, sono stati i pensieri troppo forti nella mia testa a farla uscire
-mi devi rispondere sinceramente però-
-certo- aveva stretto di più le nostre mani insieme.
-ti è piaciuto?- e per qualche secondo c'era stato un silenzio fin troppo imbarazzante.
-certo che mi è piaciuto- aveva fatto una pausa -guardami- e senza sciogliere il nostro abbraccio mi ero girata verso di lui guardandolo negli occhi come aveva chiesto
-sto dicendo la verità, non ti mentirei mai. Perchè questa domanda?-
-non lo so, mi è uscita- avevo alzato le spalle -è stata la mia prima volta, non so se ho soddisfatto le tue aspettative, volevo solo chiedertelo-
-certo che hai soddisfatto le mie aspettative, non devi preoccuparti di questo, anzi sono felice che tu ti sia sentita pronta e lasciata andare- Niall aveva sorriso e poi aveva lasciato un delicato bacio sulle mie labbra, avevo sorriso anche io e mi ero accoccolata di più a lui, appoggiando nuovamente la testa sul suo petto.

Non pensavo di essermi addormentata e invece era successo, ero ancora tra le braccia di Niall e quando avevo alzato lo sguardo lo avevo trovato a guardarmi sorridente
-ben svegliata dolcezza-
-scusa per essermi addormentata-
-mi spieghi perchè ti scusi sempre?- aveva riso -va tutto bene- in risposta gli avevo fatto una linguaccia -ah si?- e lui aveva iniziato a farmi il solletico, dio quanto lo soffrivo.
-Niall! No! Ti prego!- ridevo mentre mi contorcevo su me stessa -ti do un bacio se la smetti- avevo detto con il fiato corto
-uno? Non basta- ed aveva continuato
-e va bene, va bene, ti darò tutti quelli che vuoi-
-ecco, così si ragiona-

La giornata ancora non era finita, io e Niall eravamo ai fornelli mentre preparavamo la cena. Anche se in realtà ero più io che preparavo mentre lui guardava anzi, come aveva detto: imparava. Stavo semplicemente cucinando una carbonara, ovviamente potevo non cucinare qualcosa di italiano? Risposta negativa, questi ragazzi andavano abituati ad una buona cucina, alcune cose qui a Londra erano veramente imbarazzanti, non mi capacitavo di come potessero essere messe in vendita.

-questa pasta è veramente buonissima, sto per avere un orgasmo- aveva detto Niall ridendo ed emettendo versi osceni che avevano fatto ridere anche me.
-bene, sono contenta ti piaccia-
-si é deliziosa, dovrei mangiare più spesso cibo italiano, magari qualche volta potremmo andare direttamente in Italia a mangiarlo. Appena tornerò a Milano, é probabile che mi strafogherò di tutto il cibo possible ed immaginabile che entrerà nel mio stomaco-
-tu sei pazzo!- avevo detto ridendo
-naah, non ancora!- si era messo a riedere anche lui -ma ascolta, che ne diresti di raggiungermi a Milano? Mi piacerebbe visitare la città con te-
-con me? Sei sicuro? E se ci vedono insieme? Non so se sono pronta-
-potremmo uscire alla sera, tanto per tutta la giornata sarò impegnato e libero dopo il concerto- mi stava guardando con una faccia da cucciolo, come potevo dirgli di no? E poi la sua risposta mi aveva convinto, uscire alla sera sarebbe stato perfetto, poca gente in giro e saremmo stati liberi. Anche se un po' mi metteva l'ansia tornare a casa, anche se non avrei rivisto i miei genitori ma essere lí vicino a loro mi metteva l'agitazione addosso. Li odiavo per farmi sentire così ogni volta.
-quindi ci stai?- Niall mi aveva riprotata alla realtà
-devo vedere come sono messa con l'università, ti faccio sapere nei prossimi giorni, ok? Però intanto grazie per avermelo chiesto- avevo sorriso
-si, certo, tranquilla- e sorridendo aveva appoggiato la sua mano sulla mia.

-

Capodanno era arrivato, ancora non riuscivo a credere che fosse passato un altro anno e così in fretta poi.
Ecco una cosa che avevo notato era che da quando sono cresciuta, da quando ho molte più cose da fare, il tempo passa sempre più velocemente e mi sembra di non aver vissuto appieno...
Erano le sette di sera ed ero quasi pronta per raggiungere Niall a casa sua, a festeggiare con i suoi amici. A malincuore avevo dovuto rifiutare l'invito di mia zia, che invece era contenta di sapere che sarei andata ad una festa dove avrei conosciuto altre persone, a quanto pare tutti quelli che conoscevo non vedevano l'ora che mi facessi nuovi amici...
Chissà cosa avrebbero detto quando sarebbero venuti a conoscenza della mia frequentazione con un ragazzo, anche se sembrava che da Natale, mia zia avesse iniziato a sospettare qualcosa...

Avevo chiuso la mia giacca, preso la borsa che conteneva anche un cambio, visto che mi sarei fermata a dormire da Niall, e la profila che conteneva il tiramisù che avevo preparato.
Dopo essere uscita di casa, mi ero diretta verso la fermata del bus, non tanto lontano ed una ventina di minuti dopo ero fuori l'ingresso della palazzina di Niall, con un po' di difficoltà avevo comprato il numero sul citofono, cercando di non fare cadere la torta, e dopo pochi secondi aveva aperto, l'ascensore mi aveva portata fino all'ultimo piano ed appena le porte di erano aperte, mi ero ritrovata una bellezza irlandese davanti agli occhi, Niall era lì con il suo bellissimo sorriso a guardarmi.
Mi aveva salutata velocemente e subito dopo mi aveva baciata, come se non mi vedesse da tempo, quando in realtà era passato solamente un giorno e mezzo.
-ciao occhi belli- lo avevo salutato appena finito il bacio.
-alchni dei miei amici sono già qui, volevo solamente dirti di non farti problemi con loro o con me, se vuoi baciarmi fallo, se vuoi abbracciarmi fallo, loro non diranno nulla, anzi saranno solo che contenti- mi aveva sorriso e dato un veloce bacio a stampo prima di prendere la torta dalle mie mani -andiamo- e così eravamo entrati in casa sua, la prima cosa che avevo notato era il camino acceso, che dava alla stanza un' atmosfera bellissima, poi avevo notato le decorazioni natalizie della casa, molto belle e delicate e dei palloncini con i numeri del nuovo anno in arrivo. a riportarmi alla realtà era stato proprio il padrone di casa che aveva chiamato i suoi amici per presentarmeli.
-lui é Mitch- aveva detto, ma noi due già ci eravamo conosciuti al locale dopo il suo concerto. Era bello rivederlo dopo tutto questo tempo
-lei é Ale- aveva continuato e noi due ci eravamo stretti la mano
-lui invece é Lewis- mi ricordo anche di lui, il suo amico cantante che avevo incontrato nel backstage del concerto.
Poi avevo salutato Deo, suo cugino, ed eravamo rimasti un po' a parlare mentre Niall si intratteneva con gli altri.

-sono felice di vederti di nuovo- aveva detto Mitch seduto affianco a me a tavola -e con Niall- mi aveva sorriso -sai, la tua amica non mi piaceva- stava parlando di Kris e della sera al locale -ma Niall nemmeno le stava prestando molta attenzione, era già preso da te, da un bel po'- a quell'affermazione stavo arrossendo, Niall aveva parlato di me ai suoi amici e non so esattamente come mi stavo sentendo al momento. Ero senza parole e non sapevo cosa dire, fortunatamente Niall mi aveva distratta chiedendomi se volessi del vino.

-Lewis, non è vero che russo!- aveva detto Niall ridendo, sinceramente non sapevo nemmeno come eravamo arrivati a parlare di questo.
-Ale, Niall russa vero?- quasi mi stavo strozzando con l'acqua che stavo bevendo
-cosa?- avevo detto e mi ero voltata a guardare Niall che stava arrossendo, oddio era la prima volta che lo vedevo imbarazzarsi ed era così carino.
-no, io non russo- aveva risposto deciso e nuovamente tutti erano scoppiati a ridere. Lewis lo sapeva, probabilmente tutti lo sapevano che siamo stati insieme.

Mancavano meno di cinque minuti all'inizio del nuovo anno ed il mio desiderio era sempre lo stesso del mio compleanno: continuare ad essere felice ed essere amata, anche perchè già eravamo sulla buona strada.
Eravamo sul terrazzo di Niall e lui mi aveva appena presa per mano e trascinata un po' lontano dai suoi amici. Ci eravamo messi quasi vicino alla finestra d'ingresso in casa, uno difronte all'altro
-sono felice che tu sia qui con me- aveva detto
-anche io sono felice di essere qui insieme a te-
-io voglio impegnarmi con te, davvero. Mi piaci tanto e ti chiedo scusa in anticipo per la mia, a volte, prolungata assenza a causa del mio lavoro-
-non devi preoccuparti per questo, sono allenata- avevo detto ridendo e lui mi stava guardando in modo strano -si bhe, sai amarti e seguirti per dieci anni e non averti mai visto da vicino ed abbracciato, direi che è stato un buon allenamento- ora stava ridendo anche lui
-bhe allora non sarà un grande problema, ma ricordati sempre che io ci sono, okay?-
-me lo ricorderò- avevo sorriso e lui aveva appoggiato delicatamente le sue labbra sulle mie.
Gli altri ci avevano richiamato, mancava solamente un minuto.

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Helloo!

Continua nel prossimo capitolo

Just Us | Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora