7

684 15 0
                                    

rimasi ferma per non so quanto tempo. pensavo a quello che Draco mi aveva appena detto e aveva ragione, è mio fratello ed normale che si preoccupi per me, è normale che voglia sapere come stia. è tutto normale. invece non è normale il mio comportamento. non gli dico mai nulla, come sto, cosa mi succede, come vanno le mie giornate. non è normale cazzo. ma io sono fatta così, non voglio che sappia cosa c'è nella mia mente, non voglio che sappia come sto realmente, non voglio che stia male per colpa mia, non me lo perdonerei mai. ma così non si risolve nulla, rimarrà preoccupato per me.
mi stava scoppiando la testa, mi sentivo persa tra i miei pensieri, portai le mani alla più incasinata del mio corpo e mi massaggiai le tempie, mi sedetti sul mio letto e rimasi lì seduta con la testa tra le mani.
Daphne:"devo prendere aria" dissi a me stessa.
mi alzai, presi una felpa più pesante e il libro che avevo preso dalla biblioteca, presi una penna, un pacchetto di sigarette, un accendino e mi smaterializzai sulla torre di astronomia.
era splendida, illuminata soltanto dalla luce della luna, che pur non essendo piena emanava una luce abbastanza forte.
posai il libro e la penna per terra e mi avvicinai alla ringhiera, feci un respiro profondo cercando di inalare quanta più aria possibile, l'aria fredda che entrò a contatto con i miei polmoni mi fece rabbrividire, ma era una bella sensazione e dopo un po' mi abituai. trattenni il respiro per un po' e subito dopo buttai fuori l'aria con forza, era un metodo che avevo imparato per calmare i nervi e l'ansia, e molte volte funzionava.
mi sedetti per terra appoggiando la schiena a una delle colonne, estrassi una sigaretta dal pacchetto e l'accesi, la portai alla bocca e feci un tiro. non fumavo da un po' di tempo e sentire di nuovo quel sapore nella bocca mi fece rilassare.
iniziai a fumare quando avevo 15 anni, sapevo anche io che era sbagliato, ma provai una sigaretta in un brutto periodo e assaporare quel gusto mi fece provare una bella sensazione, da lì cominciai.
fumavo tanto, davvero tanto. sapevo che mi stavo facendo del male e lo sentivo, ma sentivo anche di stare bene quindi continuavo a farlo.
presi il libro e cominciai a leggere, mi accorsi che non stavo leggendo quando lessi una frase per 5 volte di fila, non riuscivo ad andare avanti, avevo troppi pensieri per la testa così lo chiusi e lo poggiai di nuovo per terra.
presi un'altra sigaretta e l'accesi.
guardai il castello, le luci che fuoriuscivano dalle finestre, la superficie splendente del lago nero che rifletteva le luci, le cime degli alberi che si muovevano lentamente e all'unisono a causa del vento, le nuvole di alcune tonalità più chiare del cielo, guardavo le stelle più luminose che si potevano scorgere in quello sfondo di un blu talmente scuro da sembrare nero, guardavo la luna, quello spicchio di roccia che io vedevo grigio chiaro, guardavo la sua luce che si proiettava sul pavimento della torre.
tutto mi trasmetteva tranquillità, stavo bene. per quel breve periodo avevo dimenticato quel battibecco con Draco e le cose che mi frullavano in testa.
stavo bene.
una folata di vento gelido mi fece sussultare, stavo morendo di freddo anche se avevo una felpa pesante,
così mi alzai presi l'accendino, le sigarette, il libro e la penna e mi smaterializzai in camera mia.
mi feci una doccia calda, misi il pigiama e mangiai quello che Draco mi aveva portato, lo feci perché volevo bere e sapevo che se non avessi mangiato l'indomani non sarei riuscita ad alzarmi dal letto.
finì di mangiare e apri la bottiglia. era opaca e aveva una scritta blu acceso sul davanti.
mi sono sempre piaciute le bottiglie degli alcolici le trovavo affascinanti, perché ognuna aveva una forma diversa, colore diverso, materiale diverso, decorazioni e colori diversi. erano tutte diverse ma tutte contenevano alcol.
la osservai per un po' e poi bevvi direttamente dalla bottiglia, presi un gran sorso e ingoiai, l'alcol mi fece infiammare la gola e per un momento i miei occhi si riempirono di lacrime. ma dopo un paio di sorsi mi abituai a quella piacevole sensazione.
continuai a bere con la musica in sottofondo ma non volevo ubriacarmi così smisi di bere e mi accorsi di averne bevuta più della metà.
andai verso la finestra e la spalancai, mi affacciai e accesi una sigaretta continuando a guardare fuori con il vento freddo che mi colpiva il viso.
ero stanchissima così finì la sigaretta, andai in bagno a  lavare i denti e andai a dormire anche per smaltire l'alcol che avevo in corpo. mi addormentai con le urla e le risate dei ragazzi e delle ragazze che si divertivano in sala comune e con la musica della festa ovattata dalle pareti.

SPAZIO AUTRICE
spero che la storia vi stia piacendo.
fati sapere cosa ne pensate.🤍

HELL OR PARADISE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora