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correvo per il corridoio di una casa buia, c'era puzza di chiuso e muffa. non sapevo da cosa stavo scappando ma sentivo il bisogno di andare via da quella struttura, non trovavo l'uscita, mi mancava il respiro e le gambe stavano iniziando a cedere, avevo male al fianco e delle forti fitte al cuore, sentivo il sangue pulsare nelle orecchie.

mi fermai di colpo. silenzio. non riuscivo a sentire neanche il mio respiro. mi voltai e vidi due lucine che fluttuavano capì subito che si trattavano di occhi. si
avvicinavano sempre di più. all'improvviso si fermarono e sparirono.
sentì un dolore atroce al collo, qualcosa di caldo scorreva su di esso, avvicinai la mia mano dove  sentivo il dolore, toccai quel punto e un liquido viscido e caldo entrò a contatto con la mia mano, nell'aria si diffuse un odore acre di ferro ed è li che capì che dal mio collo usciva del sangue. il mio sangue.
qualcosa mi aveva colpita dritta alla giugulare con una precisione spaventosa non capivo e non vedevo cosa potesse essere, era un dolore mai provato in tutta la mia vita, un dolore che piano piano si faceva sempre più forte, un dolore che toglieva il respiro già irregolare. iniziai ad avere le vertigini, provai a camminare ma stavo perdendo le forze. mi girava la testa e il buio non aiutava per nulla.
appoggiai la schiena al muro e il freddo delle mattonelle mi fece sussultare. era una bella sensazione, avevo caldo ma nello stesso momento freddo. mi lasciai andare a caddi per terra. avevo la testa appoggiata a quella lastra fredda per cercare di calmare il giramento.
cercavo di fermare il sangue con le mani ma con scarsi risultati, scorreva sempre più velocemente e non aveva intenzione di fermarsi.
all'improvviso un altro dolore insopportabile mi colpì alla gamba destra. sussultai e sentì un urlo. mi toccai le labbra per capire se fossi stata io l'artefice di un suono così acuto. mi capacitai che quell'urlo proveniva da me per il dolore alle corde vocali che provai in seguito.
un brivido di freddo mi attraversò le ossa, sentivo il cuore sempre più lento, il respiro era più calmo. forse, pensai, sto morendo, è questo quello che si prova quando sei tra la vita e la morte. avvertì un altro dolore questa volta al petto, capì che era arrivata la mia fine, stavo perdendo troppo sangue, così abbandonai tutte le forze e le speranze che avevo per sopravvivere. sentì qualcosa attorcigliarsi al collo e stringere sempre di più...

mi sveglio di soprassalto con il respiro irregolare, il petto che si alza e si abbassa velocemente. lacrime calde cadono dai miei occhi e rigano le mie guance.
guardo l'orologio, sono le tre del mattino.
sento un braccio che mi avvolge e riconosco il profumo di Draco, mi appoggio al suo petto e mi lascio andare, ricomincio a piangere, le lacrime non smettono più di cadere e il respiro ricomincia a essere irregolare.
Draco:"shhh Daph, respira calmati è stato un incubo è tutto ok"
Daphne:"n-non risco a res-respirare"
Draco:"ei ei guardami, respira con me" mi disse cercando di tranquillizzarmi.
provai a seguire il suo respiro ma non ci riuscì, era sempre più doloroso respirare. Draco si alzò dal letto e accese la luce, aprì un cassetto del mio comodino ed estrasse un barattolino bianco con una scritta blu, mi porse una pillola e la bottiglia d'acqua. la misi in bocca e inghiottì, dopo pochi minuti il mio respiro si regolarizzò. stavo ricominciando a respirare.
Draco:"Daph guardami"
alzai lo sguardo su Draco, aveva un'espressione davvero preoccupata. mi era già capitato di avere degli attacchi di panico davanti a Draco ma di solito passavano dopo poco e soprattutto da soli, adesso invece ho dovuto prendere la pillola. è una pillola che il mio medico mi ha prescritto per questi casi per non andare a finire come l'ultima volta.
Draco:"stai bene?" disse abbracciandomi
Daphne:"mi gira la testa" dissi in un sussurro
Draco:"dormi ti passerà" mi fece stendere, si stirò accanto a me e mi abbracciò.
Draco:"vuoi cambiare la maglietta? stai sudando" annuì, si alzò e prese una maglietta dal mio armadio. me la porse e la cambiai. l'altra maglietta la porto nel bagno e la mise nella cesta dei vestiti sporchi. tornò nel letto e accese l'aria condizionata, ero bollente e stavo morendo di caldo.
Draco:"vuoi dirmi cos'hai sognato?" scossi la testa in segno di negazione
Draco:"va bene, adesso addormentati" mi sistemai tra le sue braccia Draco continuava ad accarezzarmi la testa e dopo un po' mi addormentai, così fece lui.

HELL OR PARADISE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora