Capitolo 11 - La gelosia di Carol

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Didier: "Definiamo il budget da raccogliere in cassa per la spesa. In quanti saremo?
Andrè: "9 certi e 3 in forse"
Cloè si avvicinò ad ascoltare la conversazione e cominciò a protestare perché l'avevamo esclusa dalla lista.
Cloe': "Voglio venire con voi!"
Andrè: "Questa volta no"
Didier: "Perché tuo fratello non ti vuole?" - chiese guardandomi storto.
Perché dovevo sempre portarmi dietro quella zavorra di mia sorella?
Speravo venisse Carol e magari concluderci qualcosa, non potevo farlo se dovevo riportare a casa Clo.
Andrè: "Non ti riaccompagnerò a casa, porterò una ragazza"
Cloè:"Ma uffa! Lila uscirà col suo ragazzo e io finirò per passare il sabato sera a casa"
Didier: "Potrei accompagnarla a casa io"
Andrè: "Noooo"
Cloe': "Ma Andy smettila! Te lo giuro fratellone: sarò invisibile! Dai , dai, daiii..."
Mi abbracciò supplicandomi coi suoi occhioni grandi e dolci  che riuscivano sempre a intenerirmi!
Sospirai: "E va bene!",
Cloe': "Siiii! Grazie, ti voglio tanto bene".
Mi baciò affettuosamente sulla guancia e si attaccò al mio collo lasciandosi ciondolare come una scimmietta...Ruffiana!
In quell'istante vidi Carol uscire dal centro estetico, incrociammo i nostri sguardi qualche secondo, poi rispose al cellulare e tornò indietro.
Andrè: "Chissà se accetterà di venire alla festa con me, ho timore di apparire appiccicoso"
Didier, gelido e razionale, replicò:
"Tanto se non la porti fuori tu, ci penserà certamente quel altro!"
Andrè: "Grazie della tua sempre 'cordialissima' franchezza!"

Uscito dalla doccia, dopo gli allenamenti, udii alcuni ragazzi parlottare:
"Ehi! Questo è lo spogliatoio maschile!"
...altri fischiarono, poi qualcuno si lamentò:
"Ma cavolo! Potresti avvisare prima di fare irruzione!"
Allungai il collo oltre l'anta dell'armadietto e me la trovai di fronte con le braccia incrociate al petto e lo sguardo incazzato.
Carol: "Potresti venire di la' in segreteria? Dovrei spostare il tuo appuntamento"
Andrè: "Non c'era bisogno di entrare qui, potevi telefonarmi"
Carol: "Se sono venuta fin qui è perché ho le mie buone ragioni! Muovi il culo!"
Seguirono altri fischi e commenti maschili idioti...
Mi infilai velocemente jeans e maglione, chiusi frettolosamente l'armadietto e la seguii.

Entrammo al Beutè Harmonie, rallentai guardandomi attorno disorientato mentre oltrepassava il banco della segreteria e  raggiungeva il suo studiolo.
Si arrestò invitandomi con un gesto ad entrare, poi chiuse la porta sbattendola e facendomi sussulrare.
Carol: "Prima mi porti a letto e poi ti spupazzi la mia amica? Cosa credi di fare?"
Andrè: "Io? Chi avrei spupazzato?"
Carol: "Cloè. Non è soltanto una mia cliente, siamo anche amiche"
Andrè: "Mi stava soltanto abbracciando perché..."
Carol: "NON MI INTERESSA! È minorenne, potrei anche denunciarti!"
Andrè: "Hai equivocato"
Carol: "Che intenzioni hai? Usarmi? Umiliarmi?"
Andrè: "Ti calmi? È mia sorella!"
Carol: "COOSA?"
Andrè: "Andrè Lagarde e Cloè Lagarde...che abbiamo lo stesso cognome non ti suggerisce niente?"
Carol: "Ma tu... tu mi hai detto di abitare coi tuoi genitori e una sorellina piccola, ne parlavi come se avesse 5 anni, Clo ne ha 17!"
Andrè: "Ma sono suo fratello maggiore, per me sarà sempre più piccola!"
Carol: "Porca miseria! Sono certa non le piacerà sapere cosa abbiamo fatto!"
Andrè: "Abbiamo fatto sesso, mica abbiamo ucciso qualcuno!"

Cominciò a camminare avanti e indietro nervosamente,
Carol: "Oddio! Se sapesse che ho fatto sesso con suo fratello...non sa nemmeno che siamo usciti assieme!"
Andrè: "Siamo adulti e vaccinati, non abbiamo bisogno del suo consenso!"
Carol: "È una questione di onestà e fiducia. Se un tuo amico se la fosse portata a letto, come avresti reagito?"
Andrè: "Sarebbe già cadavere!"
Carol: "Non me lo perdonerà...Lei è a conoscenza di alcune cose che tu non sai"
Sapevo benissimo a chi si stava riferendo. Carol aveva molteplici pretendenti ed io ero rimasto scottato dopo la storia con Simonne.
È ovvio che mia sorella avrebbe visto in lei, la ragazza più sbagliata per me. Del resto anche i miei amici la pensavano uguale!
Andrè: "Se ti riferisci al tuo rapporto con Gèrard lo sa tutta la palestra ...o il tuo problema è l'altro tizio che gioca a squash?"
Restò allibita. Non credeva conoscessi i suoi altarini.
Carol: "Lo so, sono veramente orribile"
Mi venne da ridere!
Andrè: "Perché? Sei un omicida? Sei un aliena con due teste? Eppure tutta nuda sei perfetta!"
Carol: "Non quanto credi tu"
Andrè: "Neanch'io sono un santo. Ci siamo appena incontrati e siamo usciti poche volte, bisogna pur dare tempo al tempo!"
L'abbracciai e la baciai
Andrè: "Non torturarti! Hai impegni per sabato sera?"
Carol: "Dove andreno di bello?"
Andrè: "A casa dal mio amico Raymond"
Carol: "Il cugino di Layla. Ci sarà anche Cloe?"
Andrè: "Sì, ma stai tranquilla  prima di sabato le spiegherò come stanno le cose tra di noi"
Carol: "Se dovesse uccidermi, sappi che è stato bello conoscerti!"

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