Capitolo 24 - Sulla neve con Andy

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Carol

La notte precedente alla partenza faticai a prendere sonno, centinaia di pensieri mi vorticavano per la testa.
Non si trattava della consueta vacanza tra amiche, ma un viaggio in coppia , per me un'assoluta novità!
Nonostante fossi entusiasta per la mia prima settimana bianca, non smettevo di preoccuparmi di come sarebbe stato condividere gli stessi spazi giorno e notte con Andrè.
La mia condizione da single pregressa, mi aveva abituata a non passare più di una notte con lo stesso uomo e a gestire liberamente il mio tempo libero.
Pianificavo i viaggi da sola, scegliendo voli economici, B&B e ostelli adatti alle mie tasche; avevo sempre scelto cosa vedere e cosa fare seguendo il mio stato umorale e i miei gusti.
Se  avesse deciso coi suoi amici di frequentare un locale fighetto e io avessi preferito andare altrove? Avremmo litigato?
Cosa avrei fatto se a me non fosse piaciuto sciare? Avremmo dovuto passare tutto il tempo insieme o sarebbe stato meglio prendersi dei momenti per se stessi?
Infondo infondo mi terrorizzava uscire dalla mia zona di confort, temevo potesse andare storto qualcosa, avevo paura di nuocere al nostro rapporto.
Quel viaggio ci avrebbe dato l'opportunità di capire se eravamo fatti per stare insieme o se sarebbe stato un altro dei mie fallimenti amorosi catastrofici.

~•~•~•~

L'indomani Cloè ci svegliò prestissimo per partire.
La signora Léonore, santa donna gentilissima, si era alzata all'alba per preparare la colazione e accompagnarci all'aeroporto Parigi Orly, dove ci imbarcammo su un volo EasyJet per Ginevra.
Rimasi scombussolata dalla velocità in cui venimmo catapultati, in poche ore, dal clima triste e uggioso di Parigi al tempo secco e soleggiato alle pendici del Monte Bianco.
Sul pullman che ci conduceva a destinazione,  Didier, come un leader esemplare, elargì consigli e istruzioni sugli impianti sciistici e ci annunciò il calendario della settimana.
Aveva organizzato una festa quasi tutte le sere, così a ogni punto della lista,  si scatenava un boato di incitazioni e applausi.
Io invece ero un po' distratta, rapita dal paesaggio.
Guardavo fuori dal finestrino le macchie di boscaglia sui pendii, gli abeti spolverati di bianco, le montagne completamente ricoperte di neve come mai avevo visto prima nella mia vita.
Man mano ci addentravamo in paese, comparivano sempre più casette coi tetti spioventi e comignoli fumanti coperti di neve, negozi con insegne intagliate nel legno e vetrine colme di festoni natalizi.

Arrivammo davanti all'albergo, vicino gli impianti di risalita di l'Aiguille du Midi. a pochi passi dal centro di Chamonix.
Essendo la nostra comitiva numerosa, mi ero immaginata un Hotel commerciale, di quelli dispersivi multi piano, che accolgono famiglie dozzinali, invece rimasi nettamente spiazzata  da uno Chalet in legno tradizionale, tipico delle strutture Alpine.

Veronic: "Didi! Mi aiuteresti a portare dentro la mia valigia?"
Cloè: "Perché non l'ha chiesto all'autista?" - chiese guardando Didier che usciva a recuperare il suo bagaglio.
Carol: "Quella che diavolo è venuta a fare?"
Cloè: "È la cagna della compagnia! Fantastico...Dovrò solo tenerlo impegnato dall'alba al tramonto, senza mai perderlo d'occhio!"
L'Host della residenza, registrò i nostri documenti e appena appoggiò le chiavi delle camere sul bancone della reception, Veronic tentò di prendere la chiave della stanza vicino a  quella di Didier, ma io mi fiondai più veloce di lei e la passai alla mia amica:
Carol: "Scusa ma questa camera è già occupata!"
Lessi fin da subito la gelosia infondo ai suoi occhi.

Che dire invece della nostra camera? Appena aprii la porta, mi investì un atmosfera confortevole e me ne innamorai a prima vista!
Il balcone affacciava sul bosco innevato, offrendo uno scorcio fiabesco!
La mobilia di legno antico profumava ancora di cera d'api ed era decorata da elementi d'arredamento caratteristici montani.
I rivestimenti in castagno scuro donavano all'ambiente una luce calda e il camino riscaldava la stanza con una fiamma appena accennata.
Mi immaginai nuda, tra le braccia di Andy a farmi coccolare davanti al tepore del fuoco, come in una fuga romantica!
Purtroppo però, lui aveva già fatto altri programmi...
Andrè: "Dobbiano cambiarci in fretta per uscire a far la spesa!"
Carol: "La spesa???"
Mi fece indossare pantaloni impermeabili e piumino come dovessimo andare a sciare.
Carol: "Non siamo troppo infagottati per andare al supermercato?"
Andrè: "Fidati, l'escursione termica al tramonto ti farà congelare le chiappe!"
Dubbi mio malgrado, lo assecondai e uscimmo a visitare il paese con la comitiva.

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