Capitolo 8 - Lucas

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Conobbi Lucas quattro anni fa, al mio primo mese di lavoro presso il De Beutè Harmonie.
Il nostro primo incontro fu talmente un disastro che ancora oggi, quando ne parliamo, ridiamo!
Si era stirato un muscolo della spalla giocando a squash e  stava seguendo un ciclo di massaggi con la mia capa, (bravissima fisioterapista di  56 anni...!), la quale causa impegno improvviso fuori Parigi, mi aveva affidato i suoi clienti da seguire per l'intera settimana.
Per correttezza li aveva contattati tutti per anticipargli  che al suo posto non ci sarebbe stata una fisioterapista, bensì un'estetista massaggiatrice.
I più scettici rimandarono l'appuntamento, mentre altri confermarono sulla fiducia.

Entrai nello studiolo che Lucas mi attendeva già
steso sul lettino a pancia sotto.
Salutai e cominciai il mio massaggio: "Bonsoir monsieur Roussel, bienvenue!"
Lucas: "Bonsoir!"
Terminata la parte posteriore della schiena, gli chiesi cortesemente di voltarsi per procedere  sul collo e le spalle.
Quando si accorse che ero io, saltò seduto come una molla sul lettino,  coprendosi frettolosamente con l'asciugamano.

Mi guardò spaventato neanche avesse visto un UFO.
Lucas: "Tu...tu da dove vieni?"
Dallo spazio!
Carol: "Sono dello staff, Monsieur"
Restò a guardarmi come un deficiente per diversi secondi sbattendo le palpebre,
Lucas: "Ma tu non sei Irènée!"
Ovvio che non ero Irènée, avevo 35 anni meno di lei!
Carol: "Mi chiamo Caroline"
Lucas: "Cosa ci fai tu qui, Caroline?"
Carol: "Lavoro qui!"
Lucas: "Ma scusi signorina, io avevo appuntamento con Madame Perrin"
Carol: "Lo so, la stò sostituendo io"
Lucas: "Forse non ci siano capiti" - Disse spazientito alzando la voce- "LE DICO CHE AVEVO APPUNTAMENTO CON MADAME PERRIN!"
Come si permetteva di alzare la voce con me?
Carol: "Madame Perrin si trova fuori Parigi.
Le garantisco che Irènée, prima di assentarsi,  ha contattato tutti i clienti di questa settimana per avvisarli che l'avrei sostituita io. Deduco che lei non abbia ricevuto la sua chiamata"
Lucas: " Bhe tu... tu sei troppo...troppo giovane!"
Puhahaha! Per poco non scoppiai a ridergli in faccia! Al porco piacevano la vecchie, eh?!
Carol: "Mi perdoni, le fisso immediatamente un altro appuntamento per settimana prossima"
Lucas: "No, aspetta! Hai ragione, ero all'estero per lavoro, è altamente probabile che abbia inserito la vibrazione o non abbia sentito la suoneria"
La prima impressione fu decisamente negativa, sembrava un vecchio bisbetico e polemico, pregai se ne andasse in fretta!
Lucas: "Ormai sei a metà del lavoro, finisci pure"

La seduta si concluse coi complimenti alla sottoscritta.
Ammise che se non avesse riaperto gli occhi, non si sarebbe nemmeno accorto della differenza, ero brava quanto la mia principale!
A fine turno lo incontrai casualmente al bar della palestra, si scusò per aver alzato la voce ed essere stato troppo brusco e mi offrì un caffè.
Tornò da me anche per gli appuntamenti  successivi e massaggio dopo massaggio non fu più solo il muscolo della spalla a indurirsi...
I caffè al bar divennero aperitivi, le chiacchierate appuntamenti, agli appuntamenti si aggiunsero le cene e col passare dei mesi i dopocena tramutarono in notti di fuego in albergo!

Seppur sposato, mi aveva sempre espresso i suoi sentimenti e pensieri con onestà, nel bene o nel male, senza illudermi.
È vero che sfogava con me le mancanze della moglie,  ma anche io ero una figlia trascurata e poco amata dai propri genitori.
Lui riempiva quei vuoti , con la sua maturità e la sua forza divenne il mio appoggio morale.
Non volevo si sentisse obbligato ad aiutarmi perché ero la sua amante, eppure, conoscendo la mia situazione famigliare e la mia giovane età, non riusciva a fare a meno di preoccuparsi per me!
Mio padre mi telefonava appena due volte all'anno, per Natale e per il mio compleanno...
Lucas invece quasi tutti i giorni, chiamate intercontinentali comprese quando si trovava oltre oceano per lavoro.
Dopo la morte della nonna, continuai a vivere da sola  nella casa a Cergy, ma per mantenere  il lavoro continuai a fare la pendolare.
Quei viaggi lunghi associati ai turni serali, mi sfibravano, così lui si premurò di trovarmi un pied-a-terre a Parigi adeguato alle mie possibilità economiche.

Un giorno ricevetti una telefonata dal numero del suo ufficio.
Voleva vedermi urgentemente nel suo studio, per parlarmi dell'acquisto del Beauty Harmonie e assolutamente quello stesso pomeriggio, in quanto l'indomani sarebbe partito per Stoccolma.
Dovetti chiedere alla mia collega di fermarsi oltre il suo turno, per coprire la mia agenda serale, in cambio mi chiese un trattamento filler per averla avvisata all'ultimo momento! Praticamente un estorsione...ma fu felice di aiutarmi.

Arrivai con anticipo all'appuntamento e la sua segretaria mi accompagnò immediatamente nel suo studio.
Lucas era generalmente un uomo dai modi gentili, sebbene a radice del suo ruolo di imprenditore, autorevolezza e intransigenza  a volte si palesavano provocandomi strane ondate di soggezione misto agitazione.
Ecco, quell'incontro era una di quelle occasioni.

Non si scomodò ad alzarsi dalla poltrona per venirmi incontro come sempre, bensì appena la signorina chiuse la porta alle mie spalle, rimase seduto.
Ehi?! Sono qui! : "Ciao Luc"
Lucas: "Siedi!" - ordinò senza togliere gli occhi dal monitor - "Ricordi perché ti ho detto che è fondamentale, durante le trattative di acquisto, non parlarne con nessuno?"
Carol: "Certo. Per non divulgare la notizia a eventuali concorrenti"
Alzò lo sguardo su di me con cipiglio,
Lucas: "Allora spiegami come mai Gèrard ha avanzato un offerta d'acquisto per il Beutè Harmonie?"
Merda! Perché glie ne avevo parlato io!
Ma le parole mi morirono in gola.
Lucas: "Allora?"
Carol: "Siamo amici ed entusiasta di questa possibilità mi è sfuggito..."
Lucas: "Ti sfuggono i miei consigli? Così mi deludi!
Ho ricevuto una mail dalla tua capa, Madame Irènée mi ha informato di aver ricevuto un offerta più alta.
Il mio avvocato sta' rileggendo la nostra proposta, per capire come agire e non perdere questa irripetibile opportunità"
Carol: "Altrimenti cosa accadrà?"
Lucas: "È chiaro che la perderai oppure dovremo rilanciare una  cifra più alta, il che significherebbe chiedere un prestito maggiore alla banca."
Carol: "Quel bastardo!"
Lucas: "Ti avevo avvisata di prestare più attenzione a chi frequentavi! Voglio che smetti immediatamente di vederlo"
Carol: "E dove andrò a mangiare???"
Lucas: "NON PRENDERMI IN GIRO!"
Arrabbiato, batté un pugno sulla scrivania - "Sai perfettamente a cosa mi riferisco! Credi che in un Club zeppo di gente, nessuno via abbia visto flirtare e uscire assieme? Credi sia stupido e disinteressato da non sapere quello che fai quando io non ci sono?"
Ooh  diavolo! Quindi lui sapeva? ...Ma aspetta un momento...
Carol: "Tu sei sposato, hai una famiglia con un'altra e io nessuna speranza che questa relazione ci porti da qualche parte! Come puoi dirmi chi devo frequentare o meno?"
Mi lanciò un occhiata tralice che mi congelò seduta stante!
Si alzò, si tolse la giacca e mi girò attorno. Quando fu dietro di me, le sue mani mi strinsero energicamente le spalle.
Lucas: " Benvenuta nel mondo reale! In affari non esistono amici, esistono i coltelli e lui ha impugnato il suo dalla parte del manico.
Ha fiutato l'occasione e te la sta' rubando da sotto il naso. A quel pezzo di merda non frega un cazzo di te, a me invece sì"
Si spostò di fronte, appoggiandosi al tavolo:
"Vuoi tenerti il tuo gattino? Fai pure! Ma ricorda che le vere leonesse corrono coi leoni!
Quando prendi queste fregature dovresti capire  che sono poche le persone a cui donare la tua fiducia"
Era  più anziano e saggio, avrei dovuto dargli retta. Delusa dalla mia stessa ingenuità e colpevole della mia stupidità, non obiettai.
Carol: "Touchè! Scusami"
Lucas: "Non scusarti, piuttosto rifletti e fai ammenda. Preferisco i fatti alle parole.
Io tornerò dalla Svezia venerdì sera, ma non potremo vederci. Dovrò  rientrare a casa perché sabato mattina devo assistere al saggio di danza delle bimbe. Conto di rivederti settimana prossima."
Carol: "Rivedermi?" - Domandai felice,
Lucas: " Sì Carol, sei sempre il MIO fiorellino! Ti chiamerò lunedì.
Prima di allora, voglio che torni all'AquaLoft da quel coglione per dirgli quanto è figlio di puttana e chiudi qualsiasi cosa ci sia tra di voi"
Carol: " Certo Luc, consideralo già fatto!"
Gli rubai un bacio prima di andarmene.
"Ti voglio bene Boss!" e chiusi la porta.

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