Il suono della sveglia mi richiamò alla realtà.
Allungai un braccio verso il cellulare per posticipare l'allarme.
Carol era sparita da tre settimane, come risucchiata da un buco nero e a me spettava un altro giorno sospeso tra malinconia e tormento.
Mi dibattei per trattenere ancora un po' quello stato di incoscienza che mi aveva regalato il sonno.
Dopo un po' la sveglia suonò ancora. Se non fossi dovuto andare in università, sarei rimasto volentieri sotto le coperte a fare l'orso.
Dormire tornava comodo, perché non mi faceva rimuginare.
Mi alzai controvoglia per andare in bagno e mi guardai allo specchio, a parte l'espressione deprimente, la barba incolta non mi stava poi così male! La strofinai con le mani, pensando che mi facesse sembrare più adulto...
Mi preparai per andare in università e quando entrai in cucina per bere il mio succo d'arancia, mia sorella mi guardò schifata,
Cloè: "Che straccio! Potevi almeno raderti!"
Andrè : "Ho deciso di tenere la barba, non trovi che mi dia un aria più adulta? Lei preferisce gli uomini maturi, giusto?"
Roteò gli occhi al soffitto sospirando: "Sai Andy, sono le stupidate che fai e che dici a renderti immaturo!"
Andrè: "Sempre gentile puffetta!"Quella stessa sera, vidi la sua "Carolina" parcheggiata fuori dalla palestra.
Prima di andare agli allenamenti, presi coraggio e passai dal centro estetico a cercarla.
Chiesi di lei alla sua collega in reception, che la chiamò sul cordless,
Collega: "In questo momento Caroline è occupata, vuole lasciarle un messaggio?"
Te pareva!
Andrè : "No, grazie, provo più tardi. Intanto vorrei fissare un massaggio con Carol"
Volevo proprio vedere se mi avrebbe rimbalzato anche un appuntamento di lavoro...
La ragazza controllò sul monitor:
"Ha l'agenda piena fino a mercoledì prossimo, è disponibile giovedì, preferisce venire la mattina o il pomeriggio?"
Una settimana ancora? Che incubo! Volevo vederla, non ne potevo più!
Andrè: "A che ora?"
Collega: "La mattina alle 10:00, oppure il pomeriggio alle 15:00 o alle 16:00, cosa preferisce?"
Decisi per le 16:00 e per assicurarmi che non sparisse di nuovo, prenotai a cognome del mio amico: Royè.
Andai agli allenamenti di Muay Thai e quando uscii, tornai alla carica.
Andrè: "Buonasera, è possibile vedere Caroline?"
La collega la chiamò di nuovo: "Prego, si accomodi" - Disse indicandomi le poltroncine, Appena avrà finito, verrai a chiamarla"
Attesi un quarto d'ora col batticuore, sfogliando una dozzina di riviste di cui guardavo appena le immagini per l'agitazione.
Uscii una signora attempata e poi arrivò lei: bellissima come sempre nel suo grembiule rosa e sguardo incazzato...Ooh no!
Andrè: "Ti prego, non guardarmi così, mi uccidi!"
Carol: "Cosa vuoi?"
Andrè: "Te. Vorrei parlarti, non riesco a spiegarmi cosa sia successo"
Carol: "Allora pensaci meglio. Non ho ancora voglia di discuterne, perciò non ho alcuna fretta!"
Andrè: "Ma io non capisco, ho fatto o ho detto qualcosa di sbagliato?"
Mi fermò, appoggiando una mano sulle mie labbra,
Carol: "Ti prego Andrè! Lasciami in pace, ho bisogno di tempo, ok?
Il lavoro mi sta' inghiottendo, gestire il centro tutto da sola è un impresa titanica per me, ho tante cose da imparare e da organizzare"
Accettai a malincuore, ma almeno non era un no assoluto!
Andrè: "D'accordo, prendiamoci del tempo"~•~•~•~
Venerdì, come tutte le serate precedenti, mi rifiutai di uscire e restai a casa in tuta a guardare una replica dell' Asia Film Festival.
Riconobbi i passi sulle scale,
Mamma: "Cucciolo, c'è di sotto Didi che insiste per vederti"
Fantastico! Il sapientone era venuto a farmi la predica? Magari a ribadire quante volte mi aveva avvertito che Carol era una mangia uomini?
Sbuffai "Non ho voglia di vedere nessuno, ma ormai che è qui, fallo salire"
Didier: "Ciao Andy! Sono passato a vedere come stai, posso farti un po' di compagnia?"
Andrè: "No grazie, non mi serve il tuo aiuto per deprimermi, ci riesco benissimo da solo!"
Didier: "Non voglio infierire ok? L'opinione che avevo inizialmente su Carol è cambiata.
Credo sia la ragazza giusta per te e che tu non debba rassegnarti"
Andrè: "I weekend con lei trascorrevano rapidamente, adesso che mi ha scaricato, il tempo sembra non passare mai. Posso solo stare ad aspettare e sperare che non sia finita"
Didier: "Che pensieri lugubri! Non sei da solo, ci sono i tuoi amici, sono venuto apposta!"
Andrè: "Lascia perdere!"
Didier: "Mentre aspetti puoi contare sui di noi, ricorda il nostro motto: Do ut Des!
Siamo così in pensiero per te che Ray ha organizzato una festa in piscina a casa sua.
Niente Veronic, Clo o Lila, solo i nostri compagni di Università e ragazze nuove da scoprire"
Ovviamente il mio interesse a conoscerne altre era pari a zero.
Non poteva esserci altra all'infuori di lei, aveva completamente annientato il confronto con qualsiasi altra femmina su questo pianeta!
Era unica nel suo genere, così perfetta da esser nata con tutti i requisiti che avrei mai potuto desiderare in una ragazza, anzi di più!
Andrè: "Verrò, ma non per vedere gente, solo perché apprezzo il vostro gesto, ok?"
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PIEDINI DI FATA
RomancePIEDINI DI FATA Caroline Klemen è una giovane donna single, attraente, indipendente, ambiziosa e anche una mangia uomini che non si accontenta di chiunque, sa essere molto selettiva! Lavorare come estetista nel centro estetico adiacente al Club Aq...