Capitolo 15 - Malintesi

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Mi seccò sacrificare una serata con Carol per vedere Veronic, ma dovevo assolutamente chiarire le cose tra di noi.
Seppur reputassi il nostro rapporto unicamente una scopamicizia, quell'intimità ci aveva legati per diversi mesi e un discorso sincero mi sembrò il modo più onesto per chiudere con lei.
Le diedi appuntamento a Little Temple bar, l'attesi davanti alla vetrina, finché arrivò in sella alla sua Vespa rossa e parcheggiò tra gli scooter affianco al locale, appena mi vide, salutò allegra agitando le braccia.
Ero talmente avvezzo alla femminilità di Carol, alla sua sensualità e al suo fascino maturo, che quando vidi Veronic, vestita con cappottino trapuntato, cappuccio e guantini rosa, mi parve tremendamente infantile!
Mi venne incontro sfoderando un sorriso smagliante e mi gettò le braccia al collo: "Finalmente soli soletti! Mi sei mancato, cattivone!",
Ricambiai il suo abbraccio lasciandole appena un bacio sulla guancia.
Come due semplici amici, ci accomodammo al bancone del bar e ordinammo una birra.
Andrè: "Come vanno gli esami?"
Veronic: "Piuttosto bene, ho passato l'esame di  Diritto privato comparato,  ora Didi mi sta' aiutando con Inglese giuridico"
Andrè: "E come sta andando?"
Mi diede un colpetto spalla a spalla: "Dovresti saperlo che in lingua me la cavo piuttosto bene!"
Ignorai volutamente la sua battuta, era chiaro racchiudesse un sottile invito, ma a me non faceva più nessun effetto.
Ormai ero irrimediabilmente assuefatto dal fascino di Carol, anzi dalla mia splendida e incomparabile 'non ragazza'!
Prese ancora un sorso di birra e poi porse la domanda più ovvia che potesse farmi:
"E tu? Come mai ti sei dato alla macchia?"
Andrè: "Ho voluto vederti per questo, per spiegarti che ho conosciuto una ragazza, è una bella persona e negli ultimi mesi siamo usciti spesso.
Non voglio ne ferirti, ne prenderti in giro, credo sia più corretto smettere di...insomma andare a letto insieme"
Non ci fu bisogno di aggiungere altro, con quelle parole ero stato fin troppo esaustivo,
Veronic: "Mi stai mollando?"
Andrè: "Vero' credimi, è meglio per entrambe"
Veronic: "No, è meglio per te e basta! Quell'altra sa che ti portavi a letto tutte e due?"
Andrè: "Purtroppo sì, per questo ho dovuto fare una scelta"
Scattò in piedi stizzita, facendo traballare lo sgabello e scontrandosi con un ragazzo alle sue spalle,
Veronic: "È quella stangona che ti sei portato al 'wine weekend', vero?"
Andrè: "Non è stangona, è poco più alta di me!"
Veronic: "Quindi alla fine hai scelto lei! Grazie per la sincerità, ma avresti potuto dirmelo prima. Ora se non ti dispiace tolgo il disturbo!"
Indossò frettolosamente cappotto e borsa tracolla,
Andrè: "Vero' ti prego non arrabbiarti, per favore!"
Si rivoltò come una vipera, puntandomi il dito contro e urlando come un isterica davanti a tutti:
Veronic: "E come dovrei reagire? Cazzo Andrè, mi stai mollando per un altra!" - Afferrò il casco e uscì dal locale.
Ebbi appena il tempo di pagare il conto alla cassa, che quando varcai l'uscita la sua Vespa era già lontana, un puntino rosso infondo alla strada.
Ma che cavolo! Si era scopata i miei amici, non stavamo neanche insieme e dovevo sentirmi stronzo io?
Telefonai immediatamente a Didi per informarlo che la mia serata con Vero' si era già conclusa.
Non avevo voglia di tornare a casa, avevo bisogno di stare con i miei amici, così li raggiunsi nel quartiere Latino, al ristorante dove si teneva la cena coi nostri compagni di università.

Carol

Carol: "Ciao bella gioia! Che fai di bello stasera?"
Cloè: "Passa a prendermi Jaqueline e andiamo al Buddahbar. Tu?"
Carol: "Questo sabato, tuo fratello mi ha dato buca. Ha una cena con degli amici"
Cloè: "Ti ha detto così? Che io sappia doveva incontrarsi con Veronic, mentre Didi e Ray sono a cena in Rue Mouffetard, con altri compagni della Sorbonne."
Carol: " Come scusa?"
Cloè: "È uscito con Veronic, ne sono certa. L'ho sentito parlare con Didi e poi di nuovo con Ray"
Che bastardo! Dopo aver dormito tutte quelle notti a casa mia e averlo fatto senza preservativo, usciva ancora con quella?
Carol: "Tuo fratello è grandissimo stronzo!"
Cloè: "Mi dispiace Carol, ma nascondertelo sarebbe stato peggio. Voglio bene a Andy, ma penso dovrebbe fare pace col cervello!"
Mi feci inviare l'indirizzo del locale, avevo davvero bisogno di berci sopra!

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