PIEDINI DI FATA
Caroline Klemen è una giovane donna single, attraente, indipendente, ambiziosa e anche una mangia uomini che non si accontenta di chiunque, sa essere molto selettiva!
Lavorare come estetista nel centro estetico adiacente al Club Aq...
Arrivati al pianerottolo del suo appartamento, intravidi lo spicchio di una testolina bionda attraverso lo spiraglio dell'uscio. Andrè: "Guarda che ti ho vista scimmietta!" Una graziosa ragazzina, stava sbirciando dietro la porta, in attesa del nostro arrivo. Spalancò la porta per accoglierci festosamente: "Buon Natale!" - trillò. Carol: "Buon Natale anche a te!" Andrè: "Lei è la mia cuginetta Vayèn" Carol: "Piacere, io sono Caroline" Mi girò attorno danzando in punta di piedi e si fermò a osservarmi con un sorriso furbetto: "Lo so, sei la fidanzata di mio cugino" Era questo che si raccontava di me? Le sorrisi imbarazzata. Andy la riprese, premuroso come un fratello maggiore: "Scimmietta, non essere invadente e vai a infilarti un paio di pantofole che prendi freddo ai piedini!" La piccola corse in casa annunciando a gran voce: "Sono qui...sono arrivati! ...e lei assomiglia alla Barbie!!!" Andrè rise allegramente: "Porta pazienza, è molto vivace!" Depositammo le giacche nel guardaroba all'ingresso e raggiungemmo la sala da pranzo. Mi arrestai sotto lo stipite ad ammirare i preziosi addobbi natalizi di vetro soffiato e vischio che pendevano dal soffitto.
Due ragazzi si alzarono in piedi per accogliermi...o meglio due OMONI, considerando che io ero 1,75 m. e coi tacchi gli arrivavo appena alle spalle! Si presentarono con una stretta di mano e mi posarono un bacio sulla guancia ciascuno. Erano uno più bello dell'altro e assomigliavano molto ad Andrè, avevano lo stesso fisico vigoroso, medesimo colore degli occhi e dei capelli. Andrè: "Ti ricordi quella volta che ti ho parlato dei miei parenti di Bruxelles? Loro sono Bart e Zach, cugini di primo grado da lato materno, mentre Vayèn è la figlia di mio zio lato paterno" Tornarono a sedersi, spintonandosi l'uno con l'altro, ridendo e scherzando in lingua belga. Guardai Andy sgranando gli occhi sbalordita: "Cavolo! In questa famiglia i maschi dovrebbero essere una specie protetta!" Andrè: "Vantiamo il pedigree dei Lagarde!" - si pavoneggiò, poi con tono più serio aggiunse: "Ma aspetta di conoscere mio padre! Lui si che sa come impressionare!" Carol: "Cioè? È un uomo più affascinante di te?" Andrè: "Pervertita, non ci provare! Intendo dire che ha il carattere più pungente di mia sorella ed è più indulgente di mia madre. Non era la prima volta che Andy ne parlava con tono amareggiato, ebbi la sensazione che il signor Lagarde fosse un padre molto rigido. Carol: "A proposito, Clo dov'è?"
Il fratello la chiamò dal corridoio e ci raggiunse accompagnata dalla madre. Cloe mi gettò immediatamente le braccia al collo, contentissima di rivedermi e si spostò per fare spazio alla madre. La signora Lagarde era una donna dallo charme francese e molto aggraziata. Vestiva bon ton e una cascata di lunghissimi capelli castano cenere le ricadevano ordinatamente dietro le spalle e attorno al volto. Questa volta guardandola con maggior attenzione, riconobbi le medesime iridi del figlio: un eccezionale amalgama di ambra scintillante e oro, che mi guardavano con curiosità e infinita dolcezza. Madre: "Benvenuta Carolin! Finalmente ci incontriamo in un occasione più tranquilla, avremo modo di conoscerci meglio" Ci eravamo sempre incrociate di sfuggita, mentre sgattaiolavo via dalla penthouse! Carol: "Il piacere è tutto mio signora Lagarde, Buon Natale" Madre: "Chiamami pure Léonore, nessuno degli amici dei miei figli mi da più del Lei, vanto di essere una mamma giovanile e mi piace instaurare un rapporto informale coi miei ospiti!" Le porsi il sacchetto con le mie vivande: "Ho cucinato personalmente alcune cose per Natale, le ho portate per la cena di questa sera" Léonore: "Ti ringrazio! Non hai idea di quanto le apprezzeremo! Oggi abbiamo tante bocche da sfamare! Hai già conosciuto i miei nipoti?" Carol: "Sì" Léonore: "Ottimo, allora seguimi che ti presento il resto della famiglia..."
Mi chiesi in quanti erano. La seguii attraverso il corridoio e quando entrammo in soggiorno, mi fu chiaro che c'erano proprio tutti!
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.