Capitolo 17 - La crocerossina

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Qualche ora prima...

Alle cinque e mezza di domenica mattina, ricevetti una chiamata inaspettata.
Carol: "Ray? Orario piuttosto insolito per una telefonata di cortesia!"
Raymond: "Perdonami Carol, ma abbiamo urgentemente bisogno del tuo aiuto"
Il suo tono insolitamente ansioso mi allarmò,
Carol: "È accaduto qualcosa ad Andrè?"
Raymond: "Sì, ha sfondato una parete di vetro. Ora siamo in Pronto Soccorso"
Carol: "Santo cielo! È grave?"
Raymond: "Ha una ferita in testa e un' altra alla mano,  fortunatamente per il resto se l'è cavata con qualche taglio da scheggia, ma..."
Attese qualche secondo...
Carol: "Non tenermi sulle spine, parla!"
Raymond: "Eravamo a una festa, o almeno doveva esserlo. Lui era depresso, così ha fumato erba e mischiato con un cocktail dopato.
Hanno dovuto praticargli una lavanda gastrica. È ancora intontito a causa della sedazione, ma tra poco lo dimetteranno"
Carol: "Ma è un incosciente! Come diavolo gli è venuto in mente di intossicarsi fino a questo punto?"
Raymond: "Appurato che abbia fatto una cazzata, ti garantisco che sta soffrendo molto per te"
Carol: "E cosa posso farci io?"
Raymond: "La tua presenza sarebbe preziosissima per tenerlo tranquillo"
Carol: "Vuoi che venga al Pronto Soccorso?"
Raymond: "Non serve, non è ancora in se per poter reggersi in piedi da solo.  Gli farebbe bene riposare, ma sinceramente riportarlo a casa sua in queste condizioni, farebbe venire un infarto ai suoi genitori!"
Carol: "Ho capito, lui fa il coglione e a me tocca curarlo?"
Raymond: "Carol, cerca di essere comprensiva, l'unica cura sei tu! È delirante e continua a chiedere di te. Credimi, in vent'anni che lo conosco non l'ho mai visto depresso a questi livelli!"
Carol: "Capisco. Portalo qui, ti invio il mio indirizzo"

Didi e Ray lo portarono in spalla dentro casa.
Il medico gli aveva rasato i capelli e applicato un cerotto gigante sul lato destro della testa.
Fu impressionante vederlo coi vestiti macchiati di sangue.
Carol: "Portatelo direttamente in bagno e per favore lavategli via quel sangue da dosso!"
Lo lavarono, lo asciugarono e non avendo nulla di sufficientemente grande per la sua stazza, lo coprii col mio kimono di flanella.
Didier: "Lo mettiamo sul divano oppure..."
Carol: "Non è il caso, potete metterlo a dormire nel mio letto"
Appena Andrè udì la mia voce, girò la testa verso di me e con sguardo ancora vacuo, ripeté il mio nome diverse volte.
Udirlo da lui, con quella voce spezzata dalla sofferenza, mi strinse il cuore.
Carol: "Sì, sono qui con te. Adesso andiamo a dormire, ok?"
Didier: "Scusaci Carol, l'idea della festa l'abbiamo avuta noi. Da quando avete smesso di vedervi, è divenuto triste e apatico. Credevamo che una festa coi nostri compagni di università, gli avrebbe tirato su il morale"
Carol: "Che situazione! Lo capisco bene, io ho addirittura preso un aereo per levarmelo dalla testa!"
Didier: "Tornerò più tardi a portargli dei vestiti puliti. Passerò dalla farmacia a prendere i medicinali che gli hanno prescritto"
Carol: "Lasciatemi pure le ricette, ci andrò io, voi procurategli solo dei vestiti.
Quanto tempo impiegherà a tornare nel mondo dei vivi?"
Raymond: "Tra qualche ora terminerà l'effetto dell'anestetico, per eliminare lo stress che ha subito il suo fisico sarebbe preferibile farlo dormire più a lungo possibile,.
Quando si sveglierà potrà bere solo del te' tiepido e mangiare dei biscotti prima di assumere l'antibiotico"
Mi lasciò delle banconote sul comodino,
Carol: "Oh no! Non disturbarti, ci penserò io..."
Raymond: "No, accetta il nostro contributo, ti serviranno per le medicine e fare un po' di spesa. Infondo la colpa di questo casino è sopratutto nostra. Avremmo dovuto fermarlo prima che facesse questa cazzata" -Disse con rammarico -
"Diremo ai suoi genitori che per oggi resta a casa della sua 'non ragazza'.
Ti preghiamo di non farne parola con Clo o altri, la responsabilità è solo nostra. Racconteremo che è inciampato, finendo contro la parete di vetro della sala giochi"
Carol: "Perché? Non è inciampato?"
I ragazzi si guardarono colpevoli...
Didier: "No, si è lanciato di proposito con una mossa di Muay Thai, convinto di essere il Dragone della disciplina!"
Restai senza parole! Era davvero impazzito?!

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