15. Dorothea

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Dorothea

B E A T R I C E

La pioggia scende ininterrottamente mentre cammino per le strade principali di Parigi con il mio ombrello a proteggermi. Fa freddo a Parigi, dopotutto è fine gennaio. Non ci sono molti turisti in giro oggi; probabilmente si sono rifugiati al Louvre dato che non ha smesso di piovere da ieri sera. Non è esattamente l'idea di vacanza che avevo in mente quando ho deciso di partire, ma avrei dovuto immaginarlo.

Attraverso la strada e raggiungo l'edificio dove la mia amica vive da ormai tre anni. L'attico di Jane è piuttosto spazioso: si trova all'ultimo piano di un edificio nel quartiere di Belleville, luogo rinomato per i suoi numerosi cafè e bistrò. L'ascensore è occupato, perciò salgo le scale e quando arrivo all'ultimo piano lascio l'ombrello fradicio fuori dalla porta. Entro in casa e ad accogliermi è un batuffolo di pelo che mi corre in contro per salutarmi. Mi abbasso per accarezzare Spike, il yorkshire di Jade. Quando due anni fa mi ha detto di voler prendere un cane sono impazzita, dato che sono la prima ad aver sempre voluto un animale domestico. Spike è come un figlio per Jade: lo porta letteralmente ovunque, perfino sul set quando non è di fretta.

Raggiungo la cucina con al seguito Spike a farmi le feste e appoggio la borsa della spesa sul bancone. In breve tempo sistemo ciò che ho comprato e penso a cosa cucinare per cena, dato che Jade dovrebbe tornare a momenti dalle riprese. È sempre di corsa, perciò quando non ordiniamo per pigrizia mi cimento in cucina, anche se lei non è troppo felice di questa cosa. Sollevo gli occhi al cielo mentre decido di preparare della pasta al volo, dato che non ho poi così tanta voglia di cucinare. Accendo lo stereo e metto a bollire l'acqua in una pentola e aspetto poco pazientemente. Nel frattempo cerco la passata nella credenza e taglio dei pomodorini, mentre canticchio sulle note di This Town di Niall. Ricordo che a breve dovrebbe uscire il suo secondo album e mi appunto di chiamarlo per congratularmi. Non lo sento da un po' di tempo ma so che è in Irlanda per il tour.

Jade arriva nel momento in cui butto la pasta nella pentola e imposto il timer. "Dimmi che stai cucinando qualcosa di commestibile" implora, salutando nel mentre Spike per poi prenderlo in braccio e sbaciucchiarlo. Esattamente come un figlio.
"No, voglio avvelenarti" rispondo ironica, facendole una smorfia. Lei ridacchia e butta l'occhio sui fornelli.
"Mi raccomando, non scuocerla."
"Jade, guarda che vivo da sola da tre anni. So farlo un piatto di pasta" scuoto la testa, offesa. Mi manca spesso la cucina di Marie.
"Questo è da vedere" mi fa la linguaccia e mette Spike a terra per poi sedersi di fronte al bancone.

"Come sono andate le riprese?" chiedo mentre scaldo la passata in una padella.
"Niente di nuovo. Stamattina però avevo un servizio con Vogue e non immagini chi ho incontrato."
Sollevo il sopracciglio, non avendo idea di chi possa essere. Le faccio cenno di continuare. "Gigi Hadid e Zayn Malik. Avevano anche loro un'intervista, ci ho parlato un po'. Sono davvero belli insieme e così educati."
Annuisco in accordo. "Gigi è davvero una bella persona, si capisce che è genuina in ogni situazione."
"Sì e pure Zayn è un cuore. È così tranquillo ed equilibrato, o almeno dà questa impressione" pensa.
Sollevo le spalle. "Con tutto quello che deve aver passato non mi stupisce" lei annuisce in accordo.

La pasta è pronta e mangiamo tranquillamente con lo stereo in sottofondo e qualche pettegolezzo.
"Tra poco più di un mese finiamo le riprese e mi scade il contratto" dice, catturando la mia attenzione.
"Non ci saranno nuove stagioni?"
"No, hanno deciso di finire con questa. A dire il vero ne sono felice, ho voglia di iniziare qualcosa di nuovo" ammette.
Do un'occhiata fuori dalla finestra: sta ancora piovendo ed ora è buio, si riesce a vedere la torre Eiffel nonostante la tempesta.

"Che cosa farai?"
"Non lo so ancora, sto pensando di partecipare ad alcuni provini e poi valutare."
"E con Parigi?" Jade ama questa città, glielo sento dire da quando si è trasferita. Parigi le calza a pennello.
"Dipende dal lavoro, anche se non mi dispiacerebbe cambiare per un po' " dà un'occhiata a Spike, il quale la guarda con gli occhi dell'amore a qualche metro di distanza. "Anche se non credo Antoine sia d'accordo" ridacchia. Il suo fidanzato francese non lascerebbe mai la Francia, non c'è persona più francese di lui.
"Dovrà farsene una ragione, dipende da te" lei annuisce in accordo.

Two Ghosts | RDA SequelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora