Sense of HomeB E A T R I C E
Londra è cupa come ricordavo, il che non è esattamente di aiuto per la tensione che provo. Sono passati tre giorni da quando Annalise si è presentata a casa mia e ci ha costretti a fare le valigie e da quel momento non sono certa di aver respirato correttamente. Ho dormito poco, sia nei giorni precedenti alla partenza che durante il volo; quelle poche ore in cui sono riuscita a chiudere occhio hanno peggiorato l'ansia nel mio corpo.
Prima di poter pensare a cosa stia succedendo mi trovo davanti alla grande villa Wellesley, affiancata da Connor che ha delle occhiaie tremende e un aspetto esausto. Anche lui non ha avuto pace. Annalise è la prima ad entrare e subito non posso fare a meno di accigliarmi quando noto la presenza di una donna sconosciuta che conversa brevemente con mia sorella e si offre di appendere il suo cappotto. "È la nuova governante" spiega Annalise dopo che la donna si è presentata a me e mio fratello. Ci spiega anche che i nostri genitori hanno deciso di trovare una persona di supporto dopo aver scoperto della malattia del Duca.
"Eccovi qua! Vi stavo aspettando."
Mia madre appare all'entrata prima che abbia il tempo di metabolizzare. Si prende del tempo per abbracciare ognuno di noi e io non posso evitare di tornare ai miei pensieri turbolenti.
"Bea che fai ancora lì imbambolata? Vieni."
Mi accorgo di essermi incantata quando mia madre mi richiama in salotto, dove i miei fratelli si sono già diretti. Trattengo il fiato e la seguo, cercando di reprimere tutte le sensazioni negative che sto provando."Com'è andato il viaggio?" chiede mia madre mentre sistema alcuni cuscini sul divano su cui mi siedo.
"Mamma... non voglio parlare del viaggio" ammetto, guardandola muoversi nervosamente nel salotto pur di non guardarmi. "Voglio sapere cosa sta succedendo."
A quel punto lei sospira e viene a sedersi accanto a me che mi limito ad osservarla in attesa. "Annalise mi ha detto che papà ha un tumore e che è peggiorato."
Lei annuisce seria. "Sì, la settimana scorsa si è sentito male ed è stato portato in ospedale..."
"Tu lo sapevi?"
"Bea..." sospira.
"Mamma" la interrompo, appoggiando la mano sul suo ginocchio. "Ti prego, sono stanca di essere tenuta all'oscuro da tutto."La donna annuisce e appoggia la sua mano sulla mia per rassicurarmi. Dopodiché mi guarda e i suoi occhi velati mi spezzano il cuore, facendomi sentire inutile. "Io non posso crollare, tesoro, non per le ragazze..."
Non dico altro: mi avvicino e l'abbraccio stretta per farle capire che può farlo. Mia madre è una delle persone più sensibili e forti che io conosca, ha sempre dedicato la sua vita agli altri senza chiedere mai nulla in cambio. Non si lamenta mai e ha una parola buona per tutti, anche per coloro che non lo meritano. Ma pure una persona forte come lei ha bisogno di sostegno e di poter abbassare la guardia.
"Le ragazze staranno bene. Non sei sola ad affrontare tutto questo, mamma, ci siamo noi" la abbraccio più forte e chiudo gli occhi trattenendo il respiro. Forse non ho ancora realizzato.
Mia madre annuisce e quando ci stacchiamo dall'abbraccio si asciuga alcune lacrime, mentre io forzo un sorriso di incoraggiamento.
"Papà dov'è adesso?" chiedo poi.
"In giardino. Il medico gli ha consigliato di trascorrere più tempo all'aria aperta."
Non sono certa che questo possa risolvere il problema, ma annuisco e dopo averla rassicurata ulteriormente decido di affrontare il Duca. Prima o poi deve succedere.Inspiro la fresca brezza di aprile e mi incammino nel grande giardino di villa Wellesley, sempre perfettamente curato nei minimi dettagli. Quando ancora vivevo a casa amavo trascorrere giornate intere a passeggiare sull'erba appena tagliata e leggere sulla mia amaca, dove ora è Olivia a passare il suo tempo.
Trovo mio padre senza troppa fatica: è in piedi accanto alla serra mentre osserva il sole abbassarsi sull'orizzonte e sembra perso nei suoi pensieri. Mi avvicino lentamente e lo affianco, rimanendo a guardare il tramonto per qualche minuto.
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Two Ghosts | RDA Sequel
Fanfiction[IN REVISIONE] Sequel di Rules Don't Apply (tratto dalla storia) "Pure io sono danneggiato, Beatrice. Pure io ti ho fatto del male entrando nella tua vita, fin dall'inizio, con tutte le bugie. Ho sbagliato a farti entrare nel mio mondo e per questo...