Fine LineB E A T R I C E
Casa dei miei nonni è sempre stato un posto felice, uno di quei luoghi che ricordi sempre e sogni di raggiungere quando le cose nella vita non vanno come vorresti. Spesso negli ultimi anni mi sono rifugiata in Italia: quando la vita a Londra iniziava a starmi stretta o quando Los Angeles non era più un posto sereno. Sono sempre scappata qui, dove ogni cosa sembra sempre tornare al posto giusto. Non so bene che cosa lo renda così magico ma sono certa che la presenza di mia nonna sia un fattore predominante, essendo lei una donna piena di vitalità e ottimismo.
"Ho sempre visto questo posto come una rinascita" commento, guardandomi attorno con un sorriso. Penso che voglio renderlo partecipe dei miei pensieri, perché spesso mi chiede a cosa stia pensando quando mi trova persa nella mia mente. Per la prima volta non lo fa, ma sono io a precederlo.
"Ho valutato più volte di mollare tutto e venire a vivere qui" dico poi con divertimento, facendolo sorridere.
"Mi sembra un'ottima alternativa a Los Angeles" riflette. Annuisco e appoggio la testa sulla sua spalla mentre il suo braccio mi attira a sé per darmi un bacio sulla testa.Io non riuscivo a dormire per l'ansia, mentre lui – parole sue – non riusciva a farlo per colpa mia che continuavo a muovermi senza pace nel letto. Entrambi arresi dopo un lungo battibecco sul fatto che potessi andare da sola, siamo usciti a fare una camminata. L'ho portato sulla mia collina preferita nel bel mezzo della notte con la fresca brezza notturna a creare un piacevole clima mite. Abbiamo parlato tanto, ma non sembra mai abbastanza per il tempo che abbiamo perso.
"Ho portato pure Niall qui quando è venuto a trovarmi" raccomto, mentre osservo i primi raggi solari illuminare tutto ciò che ci circonda. I suoni della natura mi infondono una sensazione di serenità e calmano i miei pensieri, lasciandomi prendere aria per qualche ora. Sono consapevole che sia temporaneo ma voglio godermelo senza troppe pretese.
"Ah sì? E io che credevo di essere speciale" risponde Harry ironico, facendomi roteare gli occhi.
"Niall lo è di più" reggo il gioco, facendolo sbuffare. "Abbiamo avuto una conversazione infinita su questa collina, quel giorno."
"E di cosa avete parlato?" chiede curioso, giocando con qualche ciocca dei miei capelli mentre torno a ricordare.
"Ciò che viene detto qui sopra rimane qui sopra" sorrido, facendolo sospirare con rassegnazione.
"Tanto lo so che avete parlato di me."
Scuoto la testa divertita quando ghigna. "Non alimenterò il tuo già enorme ego."
Sì, abbiamo parlato di lui: ero tornata da poco da Los Angeles dopo ciò che era successo, quando Niall era venuto a trovarmi. Mi ero inevitabilmente sfogata con lui dopo aver trattenuto tutto dentro per giorni, ammettendo di aver fatto un casino al quale non avevo un rimedio."Ci pensi che sono passati tre anni?" gli chiedo, ripensando al nostro primo incontro. "Sono successe tante cose."
"Troppe, direi" concorda.
Lo guardo curiosa. "Che cos'hai pensato quella sera, quando ci siamo conosciuti?"
Lui sembra pensarci su per qualche secondo, dopodiché il suo volto assume un ghigno che mi fa accigliare. "Anzi, non so se voglio saperlo" ammetto, sapendo che sta per tirare fuori una delle sue trovate.
"Che non ci avevo mai provato con una contessa" ecco, appunto.
"E dai! Dicevo sul serio" lo spintono leggermente trattenendo un sorriso mentre ridacchia. Le sue mani bloccano i miei polsi e in breve tempo si getta all'indietro sul prato e mi trascina con sé, facendomi sbattere contro il suo petto. "Idiota" borbotto, cercando di allontanarmi e fallendo dato che avvolge le braccia attorno al mio corpo per impedirmelo."Va bene, vuoi sapere cosa ho pensato?" Annuisco, guardandolo spostare gli occhi su tutto il mio volto. "Oltre al fatto che fossi la più bella in quella sala, e non solo in quella... " ghigna quando brontolo in disaccordo.
"Non lo so il motivo, ma qualcosa dentro di me mi diceva di volerti rivedere e conoscere. Dentro di me sentivo che non mi sarei sentito in pace se ti avessi lasciata andare."
Le sue dita si attorcigliano attorno ai miei capelli mentre rifletto sulle sue parole.
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Two Ghosts | RDA Sequel
Fanfiction[IN REVISIONE] Sequel di Rules Don't Apply (tratto dalla storia) "Pure io sono danneggiato, Beatrice. Pure io ti ho fatto del male entrando nella tua vita, fin dall'inizio, con tutte le bugie. Ho sbagliato a farti entrare nel mio mondo e per questo...